Lukashenko accoglie Putin in Bielorussia: «Pronti a dispiegare i missili S-400 e Iskander consegnati dalla Russia»
Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato oggi, lunedì 19 dicembre, a Minsk il leader bielorusso Alexandr Lukashenko. Un incontro durato due ore e mezza e organizzato con uno scopo: «fare un buon bilancio delle questioni più urgenti, commerciali e naturalmente militari, vista la situazione turbolenta e caotica che ci circonda». Ad affermarlo era stato nel pomeriggio il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, smentendo – inoltre – la notizia che il presidente della Federazione russa sarebbe pronto a coinvolgere la Bielorussia nella guerra in Ucraina. Durante il faccia a faccia, Lukashenko e Putin – che non metteva piede a Minsk da oltre tre anni – si sono detti pronti «a continuare le esercitazioni militari congiunte», mentre il presidente bielorusso ha affermato che il suo Stato «dispiegherà i sistemi missilistici S-400 e Iskander consegnati dalla Russia». Difficile dire se sia cambiato o meno qualcosa durante i colloqui tra i due, ma su una cosa Putin è certo: «la Federazione russa non ha interesse ad assorbire nessuno, non c’è convenienza in questo», ha detto lo zar commentando in conferenza stampa con Lukashenko le voci su un possibile assorbimento della Bielorussia da parte della Russia. Insieme i due Paesi continueranno però «a combattere» contro un nemico comune, ovvero «le sanzioni». «E lo stiamo facendo – ribadisce Putin – in modo efficace». «Insieme – continua – resistiamo alla pressione delle sanzioni da parte di stati ostili, ai tentativi di isolare la Russia e la Bielorussia dai mercati globali, coordiniamo le misure per ridurre al minimo l’impatto delle misure restrittive illegali sulle economie dei nostri paesi. Devo dire che lo stiamo facendo in modo abbastanza sicuro ed efficace», ha concluso.
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