In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ATTUALITÀCarlo FidanzaFdIFinanziamenti illecitiInchiesteLegaLobby neraLombardiaMilanoNeofascismo

Milano, inchiesta sulla «lobby nera»: la procura pronta a chiedere l’archiviazione per Fidanza e altri 7 indagati

20 Dicembre 2022 - 09:22 Redazione
Secondo i giudici le indagini non avrebbero evidenziato le ipotesi di reato di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio

Verso l’archiviazione l’inchiesta aperta nei mesi scorsi dalla procura di Milano sulla cosiddetta «lobby nera» di cui avrebbero fatto parte esponenti di Fratelli d’Italia e Lega tra cui l’eurodeputato Carlo Fidanza. Le valutazioni, scaturite dall’indagine giornalistica di Fanpage, non avrebbero infatti evidenziato le ipotesi di reato – contestate dai pm Giovanni Polizzi e Piero Basilone – relative a finanziamento illecito ai partiti e di riciclaggio. Oltre a Fidanza erano state iscritte nel registro degli indagati altre sette persone: Roberto Jonghi Lavarini, detto il «barone nero», il commercialista Mauro Rotunno, Lali Panchulidze, presidente dell’Associazione culturale internazionale ecumenica cristiana Italia Georgia Eurasia. E poi ancora l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, il consigliere lombardo Massimiliano Bastoni, la consigliera comunale milanese di Fratelli d’Italia Chiara Valcepina, e infine Riccardo Colato, esponente di Lealtà Azione. Da quanto si apprende, il pm Polizzi avrebbe disposto la richiesta di archiviazione dell’indagine che nei prossimi giorni sarà inoltrata al gip.

L’inchiesta e l’archiviazione

Era stata la video-inchiesta di Fanpage nell’ottobre del 2021 a far aprire il fascicolo alla procura. Dal lavoro di un giornalista infiltrato era infatti emerso un presunto sistema di «lavanderia» per pulire i soldi versati in nero e destinati alla campagna elettorale per le elezioni comunali 2021 di Milano. Era stato lo stesso «barone nero» a introdurre nel giro il giornalista di Fanpage, che crede imprenditore, per chiedere un finanziamento e a presentarlo a Fidanza. In un dialogo ripreso con una telecamera nascosta l’eurodeputato gli avrebbe spiegato che poteva contribuire alla campagna in diverse modalità: «Le modalità sono: o versare nel conto corrente dedicato. Se invece voi avete l’esigenza del contrario e vi è più comodo fare del black, lei si paga il bar e col black poi coprirà altre spese». L’invito era arrivato durante un evento elettorale. Fidanza poi era stato ancora più esplicito: «Lui trova quattro o cinque professionisti, queste persone fanno loro il versamento tracciato sul conto elettorale». Per il clamore mediatico della vicenda Fidanza si era autosospeso da tutti gli incarichi del partito. Nella seconda puntata della video-inchiesta di Fanpage era stata inoltre coinvolta anche la Lega e i suoi legami con la galassia dell’ultradestra.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti