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Calcio sospeso in Ucraina, lo Shakhtar Donetsk chiede i danni alla Fifa: 40 milioni per i giocatori fuggiti all’estero

21 Dicembre 2022 - 20:15 Redazione
La federazione internazionale aveva consentito ai calciatori di svincolarsi dal club a parametro zero. Ora il club chiede il rimborso del denaro perso

40 milioni di euro: questo è l’importo del risarcimento che lo Shakhtar Donetsk chiederà alla Fifa domani, 22 dicembre, davanti al Tribunale arbitrale sportivo (Tas) di Losanna (Svizzera). La ragione risiede nel danneggiamento economico che la squadra ritiene di aver subito dopo l’addio di alcuni giocatori a causa della guerra in Ucraina. Diversi calciatori hanno infatti lasciato lo Shaktar negli ultimi mesi per continuare a giocare lontano dalla guerra e al sicuro, come consentito di fatto dalla Fifa. Dopo l’invasione russa iniziata lo scorso febbraio, la federazione internazionale del calcio aveva diramato una circolare dispondendo, in considerazione del conflitto, che «i giocatori e gli allenatori stranieri (tesserati in Ucraina) avranno il diritto di sospendere il proprio contratto di lavoro fino al 30 giugno 2023», se non troveranno un accordo preventivo d’altro tipo con le rispettive società. Una decisione dalle enormi ripercussioni finanziarie, lamenta ora lo Shaktar. Il direttore generale del club, Sergei Palkin, ha detto che le decisioni della Fifa hanno fatto sì che molti giocatori di livello internazionale lasciassero il club ucraino «con trasferimenti a costo zero». Che hanno finito per causare «una perdita di introiti per le cessioni dei giocatori e a una diminuzione del reddito base del club di circa 40 milioni». Soldi che adesso sta cercando di recuperare: «La Fifa dovrebbe rimborsare i danni di cui è responsabile», aggiunge Palkin. In un’altra circolare risalente a luglio, la Fifa riconosceva che i club ucraini avrebbero potuto «dover affrontare un gran numero di esodi», ma riteneva che questa fosse «una conseguenza inevitabile della situazione in Ucraina», promettendo di garantire la «protezione» dei club ucraini. L’udienza è fissata per domani, 22 dicembre, alle ore 9.30.

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