Juventus, si riapre il processo plusvalenze? La decisione il prossimo 20 gennaio. Cosa rischia il club
Si terrà il 20 gennaio prossimo l’udienza davanti alla Corte d’Appello della Figc per il caso plusvalenze nel quale sono coinvolte la Juventus e altre società calcistiche italiane, secondo quanto riporta Ansa. Sarà lì che si deciderà se il processo nel quale la Juventus è stata assolta dovrà essere riaperto alla luce delle nuove prove della procura torinese. Giusto ieri, infatti, la Procura federale ha proposto il ricorso per revocazione parziale non solo per la Juve, ma anche per Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara, oltre a 52 dirigenti di queste società. Nel ricorso verranno portate le richieste di condanna alle sanzioni proposte dalla procura, che verranno rivelate proprio durante l’udienza del 20 gennaio. Questa arriva dopo che la Figc ha chiesto la revoca della sentenza della Procura di Torino che aveva assolto il club bianconero. Secondo la federazione, infatti, nelle 14 mila pagine di documenti che sono passate al vaglio degli inquirenti torinesi, esistono «numerosi, nuovi e ulteriori indizi gravi precisi e concordanti, idonei a modificare la decisione finale».
Il metodo delle plusvalenze
Al centro dell’attenzione c’è sempre lo stesso «sistema collaudato nel tempo dalla Juventus di scambi incrociati di calciatori con altre società sportive non finalizzati a dotare la squadra di determinate qualità tecniche bensì di realizzazione di plusvalenze». Ciò sarebbe avvenuto «senza esborsi finanziari», riporta Eurosport, e con «scambi addirittura a prescindere dal soggetto da scambiare spesso neanche nominato se non con una semplice X». Eloquente è un’intercettazione attribuita all’allenatore della Juventus, Max Allegri: «Il mercato di oggi è quello vero, dove uno va a comprare il giocatore che gli serve, cioè tu devi capire che il mercato dell’anno scorso era solo plusvalenze e quindi era un mercato del ca**o».
La Juventus rischia la retrocessione?
Secondo la Gazzetta dello Sport, la possibilità di retrocessione dei bianconeri sono «molto remote». Ciò si deve alla difficoltà nello stimare quanto denaro sarebbe effettivamente stato spostato con il metodo delle plusvalenze. La possibilità è inclusa nel comma 2 dell’articolo 31 del codice di Giustizia sportiva, ma sarebbe solo una grossa differenza di ricavi a fare sì che i giudici lo possano considerare.
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