Donald Trump, nel rapporto su Capitol Hill la richiesta di escluderlo da incarichi pubblici. Lui replica: «Caccia alle streghe»
Oltre 18 mesi di indagini e quasi 900 pagine di report finale, in cui si chiede di considerare l’esclusione di Donald Trump da futuri incarichi pubblici. Il Comitato ristretto della Camera Usa che ha analizzato cosa accadde prima, durante e dopo l’insurrezione del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill è giunto alle sue conclusioni e l’ex presidente Usa è stato ritenuto, dai sette Democratici e dai due Repubblicani della Commissione, responsabile per quanto accadde. Donald Trump ha contestato le loro conclusioni: «È una caccia alle streghe! Si sono dimenticati di menzionare che Pelosi non diede ascolto alla mia raccomandazione di utilizzare i militari a Washington». Nel dossier di 845 pagine, l’ex presidente viene accusato di aver cercato di ribaltare l’esito delle elezioni presidenziali del 2020, «supervisionando» il tentativo di presentare le false liste di elettori in sette stati. Secondo la commissione Trump si è impegnato attivamente per «trasmettere false schede elettorali del Collegio elettorale al Congresso e agli archivi nazionali», nonostante i suoi avvocati lo avessero avvertito che era illegale. Ma Trump nega e sul social Truth si è difeso: «Ho usate le parole in “pace e in modo patriottico” e ho invitato a esaminare il motivo della protesta».
Il rapporto si basa su un migliaio di interviste e documenti come email, messaggi, tabulati telefonici. Dopo un anno e mezzo di indagini con nove audizione pubbliche la commissione ha chiesto che Trump venga incriminato per aver «incitato, assistito e sostenuto» una insurrezione. La deputata democratica Bennie Thompson, una dei membri della commissione, ha detto che Trump «ha perso le elezioni del 2020 e lo sapeva. Ma ha scelto di tentare di restare in carica attraverso un piano articolato per ribaltare il risultato. E bloccare il trasferimento dei poteri. Alla fine, ha sollevato la folla a Washington pur sapendo che era armata e alterata, l’ha indirizzata al Campidoglio e l’ha incitata a combattere furiosamente. Su questo non c’è dubbio». I repubblicani hanno pubblicato un contro-rapporto stilato da una commissione ombra composta da cinque eletti del partito. Tra cui Kevin McCarthy, Jim Banks e Jim Jordan. Nei confronti degli ultimi due Nancy Pelosi ha opposto il veto personale alla partecipazione alla commissione. Nella difesa di Trump del Gop si sottolinea che l’ex presidente ha fatto appelli alla calma nei confronti della folla di Capitol Hill. E che invece il responsabile della sicurezza del Campidoglio ha chiesto di rafforzare la sicurezza in più occasioni. Senza ottenere l’autorizzazione.