Il ministro Sangiuliano al Colosseo: «Italia prima superpotenza culturale del pianeta, usiamo il patrimonio per far crescere il Pil» – Il video
Gennaro Sangiuliano, il 26 dicembre, ha provato a dismettere i panni del ministro per andare in giro a Roma da semplice turista. Tentativo durato qualche minuto: ha preso in prestito una macchina fotografica da un reporter al suo seguito, ha scattato qualche foto al Colosseo e poi ha riconsegnato l’apparecchio. Dopodiché, accompagnato dalla direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, ha completato la visita dell’Anfiteatro Flavio. Ringraziando i giornalisti che si sono accodati al suo tour e hanno lavorato anche in una giornata festiva, ha esordito: «La cultura lavora anche oggi 26 dicembre e credo sia doveroso». Sangiuliano ha mostrato entusiasmo per le aperture straordinarie di musei e luoghi della cultura statali, durante questo periodo di festa. Ha rimarcato che «l’Italia è la prima superpotenza culturale del pianeta per l’unicum di civiltà che nella nostra Nazione si sono sedimentate attraverso i secoli. Noi possiamo accrescere il nostro Pil anche utilizzando in maniera efficiente il nostro patrimonio, aumentando i servizi e presentando al mondo questa strepitosa vetrina che possiamo offrire».
Il ministro della Cultura del governo Meloni ha parlato dell’affluenza odierna al Colosseo, «un fatto importantissimo anche perché rappresenta un fattore di crescita civile. Mi raccontava prima la direttrice Russo che il 70% dei visitatori è composto da giovani. Ragazzi che qui si interessano all’archeologia, della storia del Colosseo e poi possono realizzare anche una loro crescita culturale e civile acquistando libri, continuando a documentarsi. Con tutte queste persone qui presenti, tocchiamo con mano l’importanza della cultura in questa Nazione. Oggi i nostri più importanti siti archeologici e museali sono aperti, e lo saranno anche il primo gennaio. La cultura deve essere certamente preservata, tutelata, conservata, ma deve diventare anche un grande volano economico per l’Italia». Sangiuliano ha colto l’occasione per fare un accenno al tema degli stipendi, spesso molto bassi tra gli operatori culturali. «Chi lavora va rispettato e retribuito adeguatamente. Noi dobbiamo assolutamente far crescere i servizi e un intero sistema che vada a ruotare attorno ai nostri siti museali, su questo c’è un grande lavoro da fare. Pian piano lo faremo, queste aperture sono mattoncini nel rinnovamento e potenziamento della cultura italiana».
In chiusura, il titolare del dicastero ha citato il crollo del settore dovuto alla pandemia di Coronavirus. Conscio di ciò, Sangiuliano è certo che «nei prossimi anni aumenterà il numero delle persone che nel mondo viaggeranno, che hanno sete di conoscenza. Noi dobbiamo predisporci con un sistema efficiente per recepire tutto ciò». Tra i campi su cui intervenire, «dobbiamo puntare anche alla modernità, il che significa servizi multimediali, che vanno migliorati e portati a target elevati. Anche se il livello dei nostri musei e parchi archeologici è molto cresciuto – ha ricordato il ministro -, non ci possiamo lamentare. Da turista mi è capitato di visitare altri luoghi del mondo e possiamo dire che come abbiamo uno dei migliori sistemi sanitari al mondo, abbiamo anche uno dei migliori sistemi museali».
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