Juventus, il passo d’addio di Andrea Agnelli agli azionisti: «Lascio in piena serenità. Nei nostri confronti rilievi ingiustificati»
A un mese dall’annuncio dalle sue dimissioni, insieme a quelle di tutto il cda, si chiude formalmente oggi, 27 dicembre, l’era di Andrea Agnelli alla guida della Juventus. Il presidente uscente ha partecipato infatti questa mattina all’ultima assemblea degli azionisti della società che controlla il club bianconero. E nell’occasione, parlando agli azionisti, è tornato sulla bufera giudiziaria e societaria esplosa a fine novembre. «Non è stata una decisione facile», ha detto Agnelli. «Mi sono sempre impegnato al massimo in questi anni, che sono stati straordinari. Tuttavia ho preso la decisione, essendo del tutto convinto e in piena serenità». Lo scorso 28 novembre, in una seduta straordinaria del consiglio di amministrazione, Agnelli ha messo fine ai suoi dodici anni di presidenza del club bianconero. Stessa sorte, insieme a lui, per il suo vice Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene e i membri di tutto il cda, Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood. Una decisione arrivata nel pieno dell’inchiesta sulle plusvalenze e sulle manovre sugli stipendi che ha coinvolto la società bianconera, da mesi sotto la lente della procura federale e del Tribunale di Torino. «La società è chiamata a difendere la propria posizione. Io personalmente sono convinto del buon operato di questi anni», ha continuato Agnelli davanti agli azionisti, «opinione confermata anche nelle ultime settimane dalle analisi di numerosi esperti, e i rilievi nei nostri confronti non sono giustificati: Juventus dimostrerà in ogni sede le sue buone e legittime ragioni». Il prossimo 20 gennaio è prevista l’udienza davanti alla Corte d’Appello della Figc per il caso plusvalenze: pochi giorni fa i giudici federali hanno chiesto la revoca della sentenza con cui la Corte d’appello della Figc aveva assolto il club bianconero e altre 10 società. Tra poche settimane dunque si deciderà se il processo per la Juve dovrà essere riaperto alla luce delle nuove prove rilevate dalla procura di Torino. Nel frattempo la società si prepara a voltare pagina sul piano della governance: l’assemblea degli azionisti dovrebbe esprimersi sulla lista di candidati per il nuovo cda bianconero presentata ieri dall’azionista di maggioranza, Exor. Dal 18 gennaio il gruppo, dimezzato a cinque componenti, avrà il compito di rappresentare e difendere la società.
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