Qatargate, Panzeri e Figà-Talamanca restano in carcere. Il 17 gennaio la prossima udienza
L’ex eurodeputato Antonio Panzeri e il segretario generale dell’ong No Peace Without Justice Niccolò Figà-Talamanca, entrambi sospettati di essere al centro della presunta rete corruttiva allestita presso le istituzioni Ue da Qatar e Marocco, rimangono in carcere. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Bruxelles e che ha annullato la decisione di prima istanza sulla concessione del braccialetto elettronico per Figà-Talamanca (la procura aveva presentato ricorso), e rinviato al 17 gennaio, su richiesta dell’ex eurodeputato, l’udienza di Panzeri. I due sono indagati a Bruxelles nell’inchiesta sul presunto dispositivo di corruzione allestito dal Qatar e dal Marocco, che coinvolgerebbe anche l’ex vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili, detenuta nel carcere di Haren (Bruxelles) dal 9 dicembre scorso. «In caso sia rilasciata resterà in Belgio e combatterà fino a quando non sarà riconosciuta la sua innocenza. Il suo cuore sta letteralmente sanguinando per la sua bambina di 22 mesi che è sola e che può contare solo sull’anziano nonno» ha affermato in un’intervista il suo legale, Michalis Dimitrakopoulos.
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