Migranti, il governo approva il decreto: sanzioni fino a 50mila euro e sequestro delle navi per le Ong
Nel consiglio dei Ministri di mercoledì 28 dicembre sono stati approvati il decreto legge sui migranti e quello per gli impianti di interesse strategico, nel quale vi sono misure per l’ex Ilva. Alla seduta non era presente il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, influenzato, che si è collegato virtualmente. Per quanto riguarda la questione immigrazione, il ministro Piantedosi ha presentato un testo di condotta per le Ong che si occupano di ricerca e soccorso in mare – nel 2022 sono 10mila, circa l’11 per cento del totale, i migranti arrivati in Italia attraverso le navi delle Ong -, e che semplifica le procedure per le richieste di asilo e di permesso di soggiorno. Nello specifico, nel decreto è previsto che «il transito e la sosta di navi nel mare territoriale» sono garantiti ai soli fini «di assicurare il soccorso e l’assistenza a terra delle persone prese a bordo a tutela della loro incolumità».
Le sanzioni alle Ong
Le navi delle Ong – che devono avere l’idoneità tecnico nautica alla sicurezza della navigazione – devono tempestivamente avviare le procedure per richiedere la protezione internazionale, richiedere immediatamente alle autorità Sar il porto di sbarco e raggiungerlo senza ritardi. Il comandante deve riferire alla autorità italiane come si è svolta l’attività di ricerca e quella di soccorso dei migranti in mare e, nel caso di operazioni plurime, quelle successive alla prima non devono compromettere le tempistiche concordate per il raggiungimento del porto sicuro. In caso di violazione di queste norme, il comandante della nave è costretto al pagamento di una sanzione amministrativa tra i 10mila e i 50mila euro. Contestualmente, viene poi imposto il fermo amministrativo dell’imbarcazione fino a 2 mesi, contro il quale si può fare ricorso al prefetto. Nel caso in cui il comandante o l’armatore della nave non forniscano le informazioni richieste, si applica una sanzione dai 2 ai 10mila euro. Per quanto riguarda la semplificazione delle procedure per il rilascio della protezione internazionale, viene previsto che «il nulla osta è rilasciato in ogni caso qualora, nel termine indicato, non sono state acquisite dalla questura le informazioni relative agli elementi ostativi». Il rilascio del visto di ingresso e del permesso di soggiorno viene anche concesso per il lavoro subordinato quando il migrante superi un corso di formazione «organizzato nei limiti delle richieste di assunzione», comunicate allo sportello unico per liimmigrazione dai datori di lavoro tramite le associazioni di categoria del settore produttivo interessato.
Ex Ilva: 680 milioni per l’aumento di capitale
Per quanto riguarda il decreto sugli «impianti di interesse strategico nazionale» presentato dal ministro Urso e dal ministro Nordio, il governo ha dato il via libera affinché il prestito ponte di 680 milioni di euro, già stanziati, possa essere utilizzato per un aumento di capitale per l’ex Ilva di Taranto. Il dl prevede inoltre modifiche alla normativa per la attivazione delle procedure per l’amministrazione straordinaria in caso di insolvenza della società. Il governo autorizza poi Invitalia.
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