Tamponi, sequenziamento, isolamento. Come funziona l’ordinanza del governo per frenare il Covid dalla Cina
L’Italia corre ai ripari per scongiurare l’aumento di contagi da Covid-19 tramite i voli in arrivo dalla Cina, dove il virus è tornato a dilagare dopo lo smantellamento delle restrizioni. L’ordinanza firmata ieri – mercoledì, 28 dicembre – dal ministro della Salute Orazio Schillaci sull’obbligo di tamponi per tutti i passeggeri in arrivo dalla Cina sarà in vigore fino al 31 gennaio 2023. Ecco come funziona nel dettaglio. Chi entra in Italia dalla nazione asiatica dovrà presentare la certificazione che attesti di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti l’ingresso in Italia, a un tampone molecolare, o nelle 48 ore antecedenti, a un test antigenico. Per contrastare il rischio di una nuova ondata di coronavirus nel Paese, il ministro della Salute ha inoltre disposto, con ordinanza, tamponi antigenici al momento dell’arrivo in aeroporto, o se non fosse possibile entro le 48 ore. In caso di positività riscontrata dal test, il passeggero dovrà sottoporsi immediatamente al test molecolare per il sequenziamento e sottoporsi a seguire al regime di isolamento fiduciario, con test finale per uscire dalla quarantena. Oggi, 29 dicembre, alle ore 17 alla Camera il ministro Schillaci darà conto delle misure e del suo contesto in un’informativa urgente.
Le esenzioni
A condizione che non insorgano sintomi di Covid-19 – si legge nell’ordinanza – «le disposizione non si applicano ai minori di sei anni, ai membri dell’equipaggio e al personale viaggiante dei mezzi di trasporto di persone e merci, ai funzionari e agli agenti, comunque denominati, dell’Unione europea o di organizzazioni internazionali, agli agenti diplomatici, al personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, ai funzionari e agli impiegati consolari, al personale militare, compreso quello in rientro dalle missioni internazionali, e delle Forze di Polizia, al personale del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e dei Vigili del fuoco nell’esercizio delle loro funzioni».
Variante Omicron dominante
La variante Omicron sembra essere dominante tra i tamponi risultati positivi al Covid, fatti a chi è rientrato dalla Cina ed è atterrato all’aeroporto di Malpensa. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno. «Il ministro della Salute Orazio Schillaci mi dice che i primi casi sequenziati sono varianti Omicron già presenti in Italia – ha specificato -: in questo momento la situazione dovrebbe essere abbastanza tranquillizzante». E poi ancora: «Per il futuro credo che la soluzione siano sempre i controlli, i tamponi, le mascherine: il modello di privazione delle libertà del passato non mi è parso così efficace e credo che lo dimostri bene il caso cinese», conclude.
Zaia: «L’Europa crei un cordone sanitario»
«Spero che l’Europa decida di creare un cordone sanitario». Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a margine dell’inaugurazione della della nuova Cittadella della Salute, a Treviso, rispondendo alle domande sull’aumento del numero di contagi in Cina. Per il governatore, infatti, «eseguire tamponi su chiunque provenga dalla Cina pure se attraverso uno scalo intermedio è obbligatorio. I nostri aeroporti avranno un banco con accesso dedicato – ha aggiunto Zaia – e avremo i nomi di tutte le persone provenienti dalla Cina in modo da poterle controllare anche se già valutate in altri aeroporti».
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