Anche Vittorio Sgarbi contro La Russa: «Inopportuno, Meloni faccia una nuova Fiuggi»
La celebrazione del Movimento Sociale Italiano da parte del presidente del Senato Ignazio La Russa non è illegittima ma inopportuna. E Giorgia Meloni dovrebbe fare una Fiuggi 2 per rivendicare la sua diversità. Parola del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che in un’intervista a Repubblica oggi parla della destra “nostalgica” già stigmatizzata da Liliana Segre. «Il ricordo del Msi del mio amico La Russa, che si arrabbierà, è stato non illegittimo ma quantomeno inopportuno. Soprattutto politicamente. Perché finisce per richiamarsi al passato e non al futuro, come invece fa Giorgia Meloni. Tra i due, ci scommetto, probabilmente ci sarà qualche discussione», dice Sgarbi. Proprio mentre La Russa ribadisce il punto: «Me ne frego delle liturgie».
Almirante? Un post fascista
Sgarbi sostiene che Almirante era un post-fascista: «La Costituzione non avrebbe potuto prevederlo. Sono nostalgici di un mondo battuto dalla storia. La loro cultura non può prescindere dal fascismo, che però è finito nel 1944. La Russa non ha elogiato Bottai o Arnaldo Mussolini, ma un partito che era dentro il Parlamento. Per quanto anche a me allora sembrava incredibile che ci fosse». Mentre «Fratelli d’Italia è un mondo che ormai è più ampio, pur avendo delle radici ben definite nella destra. Poi c’è chi è erede diretto del Msi e chi, come la giovane Meloni, viene da Fiuggi, figlia della svolta di Fini che si era già spinto oltre le colonne d’Ercole e aveva portato An al 15 per cento. Oggi Meloni ha raddoppiato il consenso e se tocchi il 30 per cento avrai a che fare un po’ con tutti. La Russa è l’ultimo emblema di quel mondo lì, che esiste ancora nella loro area di riferimento. Non puoi certo uccidere chi proviene dal Msi». Proprio per questo Meloni dovrebbe fare una Fiuggi 2: «Gliel’avevo proposto quando era al 4 per cento in una colazione a cui l’avevo invitata. “Cambia il nome di FdI, trasformalo in Rinascimento”, le dissi. E ancora: “Taglia completamente la fiamma, la memoria del Msi. Vai oltre». Ma non gli ha dato retta: «Disse che doveva confrontarsi con gli organi di partito».
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