Usa, il caso dei quattro studenti uccisi in Idaho. La svolta nelle indagini: arrestato un 28enne
Sessantadue agenti dell’Fbi, sei detective locali e 13 statali e un milione di dollari investiti dal governatore dell’Idaho. Sono queste le cifre e il numero delle forze messe in campo per indagare sulla morte di quattro studenti dell’Università dell’Idaho, uccisi a coltellate nella notte del 13 novembre scorso. Dopo oltre un mese di possibili indizi e piste accantonate, il giallo cha ha travolto la piccola città di Moscow sembra essere arrivato a un punto di svolta. Un ragazzo di 28 anni, Bryan Christopher Kohberger, sarebbe stato fermato dalla polizia in Pennsylvania. Arrestato nella sua abitazione alle tre del mattino di venerdì, il presunto assassino si troverebbe ora in stato di fermo in attesa di essere trasferito in Idaho, dove dovrà affrontare un processo per omicidio premeditato. Davanti alla casa era parcheggiata la Hyundai Elantra bianca nel mirino delle autorità da giorni, tanto da spingere gli agenti a chiedere ai cittadini di aiutarli – come riporta Ap – nelle ricerche del proprietario del veicolo. Non sarebbero ancora chiare le motivazioni che avrebbero spinto il giovane ad agire. Il ragazzo, infatti – secondo il Washington Post – non avrebbe precedenti penali e si sarebbe laureato alla Washington State University di Pullman, nello stato di Washington, non lontano da dove i quattro studenti 20enni sono stati uccisi.
La vicenda
Il fermo di Kohberger arriva al termine di settimane di indagini sulla morte di Kaylee Goncalves, Madison Mogen, Xana Kernodle e Ethan Chapin, uccisi a coltellate nel sonno tra le 3 e le 4 del mattino nella casa in affitto dove vivevano vicino al loro campus universitario. La sera del 13 novembre le due 21enni Mogen e Goncalves erano state riprese dalle telecamere di videosorveglianza in compagnia di un ragazzo dirette al camioncino-bar dove hanno ordinato del cibo prima di salire su un taxi e tornare nell’appartamento. Kernodle e Chapin, invece, avrebbero trascorso la serata a una confraternita studentesca. La polizia, scrive il Washington Post, ha riferito in conferenza stampa che le vittime sarebbero state accoltellate in due stanze diverse: al secondo e al terzo piano. I loro corpi senza vita sono stati trovati dopo che alcuni loro amici avevano fatto scattare l’allarme. Le autopsie eseguite hanno poi rivelato un tentativo di difesa da parte degli studenti attaccati nel sonno.
Foto copertina: WASHINGTON POST | Il presunto assassino dei quattro studenti uccisi il 13 novembre scorso
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