«Basta lockdown, chiusure e Green pass», la linea Meloni sulla gestione della pandemia
La pandemia di Coronavirus è «imprevedibile», recita l’ultima circolare del ministro della Salute Orazio Schillaci, diffusa nelle ore in cui l’asticella dell’attenzione nei confronti del Covid è cresciuta, con un occhio alla situazione in Cina. E sempre in quella circolare, il ministro lanciava una sorta di monito: «Il Paese di prepari». Sono così tornate le ipotesi di indossare le mascherine nei luoghi chiusi, così come il ripristino dello smart working nel caso in cui il quadro epidemiologico dovesse davvero peggiorare. Difficile però che, almeno per il momento, le misure anti Covid vadano oltre. Di certo non rientra nelle intenzioni della premier Giorgia Meloni, come racconta in un retroscena sul Corriere della Sera Tommaso Labate. Palazzo Chigi avrebbe fissato una linea da non varcare nella gestione della pandemia: niente lockdown e nessun ritorno del Green pass. E se la situazione dovesse peggiorare, la regia sarà nelle mani della premier, che al ministero della Salute ha voluto fortemente una persona di fiducia come Schillaci. Una nomina che le era costata sfibranti fibrillazioni con Forza Italia in fase di costruzione del governo, quando Silvio Berlusconi spingeva per piazzare Licia Ronzulli su quella poltrona.
Nella conferenza di fine anno, era stata la stessa premier a ribadire in sostanza quale fosse la linea che avrebbe voluto seguire nella gestione della pandemia. E cioè quando, a proposito della situazione cinese, Meloni aveva detto come «il modello di privazione della libertà non mi è parso così efficace, come dimostra la Cina». E nonostante le polemiche sul reintegro dei medici No vax, norma infilata nel decreto Rave, la linea del governo che emerge dal retroscena del Corriere risponde di fatto alle proteste delle opposizioni, che accusano il governo di voler silenziare il Covid: «Seguiremo le indicazioni che ci darà la scienza, così come abbiamo cominciato a fare con gli aeroporti – indica la premier Meloni citata dal Corriere – E di certo non neghiamo l’esistenza del Covid. Siamo stati tra i primi paesi Ue ad adottare misure di prevenzione, prenderemo provvedimenti adeguati all’evoluzione del quadro ma ci sono due punti ai quali non torneremo mai. E sono il Green pass e il lockdown. Non ci saranno più, né l’uno né l’altro. Quella storia è finita».
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