I rifugiati ucraini, vittime due volte della Russia
Secondo un recente report pubblicato dall’European Digital Media Observatory (EDMO), il 7% della disinformazione sull’invasione russa in Ucraina riguarda la demonizzazione dei rifugiati ucraini.
Ecco un elenco dei fact-check pubblicati da Open:
- Non ci sono prove che il ragazzo costretto a cancellare una svastica dal pavimento sia ucraino
- La propaganda contro i rifugiati ucraini, dalle accuse di nazismo agli «italiani stufi di ospitarli»
- I negozianti di Praga non hanno proibito l’ingresso ai rifugiati ucraini: il cartello è un fotomontaggio
- No! Questa donna coi tatuaggi nazisti non è una rifugiata ucraina in Spagna
- I rifugiati ucraini hanno vandalizzato un treno in Germania? No! Sono stati i tifosi di una squadra tedesca
A questo elenco aggiungiamo le presunte opere degli ucraini all’estero:
- 1/10Gli attacchi contro la figura di Volodymyr Zelensky
- 2/10La falsa narrazione dell'Ucraina "nazista"
- 3/10Gli attacchi agli alleati di Kiev
- 4/10La negazione dell'invasione (dal 2014)
- 5/10L'inesistente genocidio nel Donbass
- 6/10I rifugiati ucraini, vittime due volte della Russia
- 7/10Le teorie del complotto durante l'invasione russa in Ucraina
- 8/10Le varie fake news filorusse, dai bombardamenti a Bucha
- 9/10Le altre fake news (anche ucraine)
- 10/10«Quattro fake news in tre giorni»