No! La moglie di Fauci non si occupa della supervisione etica del marito come insinua Elon Musk
Un recente tweet di Elon Musk ha riacceso le insinuazioni riguardo un presunto conflitto di interessi tra Anthony Fauci del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) e la moglie Christine Grady del National Institutes of Health (NIH). Secondo il proprietario di Tesla e Twitter «sembra che quasi nessuno si renda conto che il capo della bioetica presso il NIH – la persona che dovrebbe controllare che Fauci si comporti in maniera etica – sia sua moglie». Una dichiarazione priva di fondamento, già smentita nel 2021.
Per chi ha fretta
- Si insinua che Christine Grady, moglie di Fauci, supervisioni il lavoro del marito.
- Con l’arrivo dei vaccini anti Covid, Grady venne tirata in ballo in merito alla loro approvazione, mentre tale compito aspetta all’FDA e non al NIH.
- Christine Grady è a capo del dipartimento di bioetica del centro clinico NIH, che non si occupa dell’approvazione di farmaci o ricerche.
- Fauci e Grady lavorano in due diverse agenzie, dove la moglie non supervisiona il marito come spiegato dal NIH.
- Dal 2021 ad oggi non è stata avviata alcuna indagine su presunti conflitti di interessi.
Analisi
Ecco come viene condiviso e commentato nei post Facebook il tweet di Elon Musk:
Questo era l’ultimo tassello che ci mancava. Il capo della commissione bioetica dell’Istitituto Nazionale della Sanita’ che doveva controllare i propositi etici della ricerca di Anthony Fauci (quello che con i soldi di Bill Gates ha fatto ingegnerizzare il vrs malefico a Wuhan negli anni ’10) altro non era che sua MOGLIE.
Nel tweet di Musk, pubblicato il 28 dicembre 2022 in risposta all’abbonato Twitter Blue @pmarca, leggiamo:
Almost no one seems to realize that the head of bioethics at NIH – the person who is supposed to make sure that Fauci behaves ethically – is his wife
Una falsa notizia datata
Non è la prima volta che Christine Grady veniva citata come protagonista all’interno di false notizie durante la pandemia. Nel 2021 venne associata all’approvazione dei farmaci e dei vaccini anti Covid-19, un’operazione che non riguardava affatto il NIH: quello era compito dell’FDA. Tale falsità era stata ampiamente trattata e spiegata nei fact-check dei colleghi di APnews e di Usa Today.
Grady è a capo del dipartimento di bioetica del centro clinico NIH. Di fatto, lei e il suo staff insegnano etica medica. Lo stesso istituto aveva negato ogni forma di coinvolgimento della moglie di Fauci nell’approvazione di protocolli di ricerca e non aveva mai fornito contributi all’FDA per il rilascio dei vaccini. Non si tratta, dunque, di un “comitato di revisione” come farebbe intendere il tweet di Musk e diversi utenti in passato.
Per quanto riguarda l’accusa di un presunto conflitto di interessi tra marito e moglie, le ricerche sugli esseri umani finanziate dal NIAID di Fauci vengono approvate non dal dipartimento di bioetica di Grady, ma dall’Institutional Review Boards (IRBs), quello che potremmo definire il “comitato etico”.
A smentire ulteriormente le insinuazioni di Elon Musk è un articolo di FoxNews del 30 dicembre 2022 dove si afferma chiaramente che il ruolo di Grady comporta «una posizione che non le dà la supervisione del lavoro del marito». Non solo: «Fauci e Grady lavorano in due diverse agenzie che, sebbene entrambe supervisionate dal NIH, sono entità separate». A spiegarlo a FoxNews è lo stesso NIH: «Per essere chiari, il Dipartimento di Bioetica NIH è un centro di ricerca, formazione e servizi relativi a questioni mediche e di ricerca bioetica».
Conclusioni
Le insinuazioni su un presunto conflitto di interessi tra Fauci e Grady, rispettivamente marito e moglie, non trovano fondamento. Tali dicerie risalgono fin dal 2021 nel corso della campagna vaccinale e a seguito dell’approvazione da parte dell’FDA.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.
Leggi anche:
- Twitter, Elon Musk chiede e ottiene la rimozione dell’hashtag #ThereIsHelp che rimandava ad associazioni per prevenire il suicidio
- No! Questa email non prova che il governo americano pagava Twitter per censurare, come afferma Elon Musk
- Twitter, Musk verso le dimissioni: «È alla ricerca di un nuovo Ceo». La svolta dopo il sondaggio-boomerang tra gli utenti