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«Un gigante della fede e della ragione», da Meloni a Macron e Scholz: il ricordo dei leader mondiali di Ratzinger

31 Dicembre 2022 - 13:03 Redazione
Al cordoglio dal Quirinale di Sergio Mattarella si è aggiunto anche quello del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ricorda il legame con Ratzinger di «memorie e vincoli di stima e di rispettosa amicizia»

«Una gigante della fede e della ragione». Così la premier Giorgia Meloni ha definito Papa Emerito Benedetto XVI, che oggi, 31 dicembre 2022, è morto all’età di 95 anni. «Ha messo la sua vita al servizio della Chiesa universale e ha parlato, e continuerà a parlare, al cuore e alla mente degli uomini con la profondità spirituale, culturale e intellettuale del suo Magistero», continua il saluto della presidente del Consiglio su Twitter. Papa Ratzinger venne eletto a pontefice nel 2005 e mantenne il papato fino al febbraio del 2013, quando si dimise lasciando il posto a Papa Francesco. A 95 anni è stato il papa più longevo della storia, e viene ricordato anche per la sua battaglia contro gli abusi sessuali nella Chiesa cattolica e il suo grande intelletto. Proprio come un «intelligente teologo» lo ricorda il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che scrive ha dichiarato: «Come Papa “tedesco”, Benedetto XVI è stato un leader ecclesiastico speciale per molti, non solo in questo Paese. Il mondo perde una figura formativa della Chiesa cattolica». Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha voluto salutare Benedetto: «I miei pensieri vanno a tutti i cattolici in Francia e nel mondo» – ha scritto – «addolorati dalla scomparsa di Sua Santità Benedetto XVI, che ha lavorato con la sua anima e la sua intelligenza per un mondo più fraterno».

Il ricordo del Quirinale

Al coro di cordoglio si è aggiunto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «La morte del Papa emerito Benedetto XVI è un lutto per l’Italia. La sua dolcezza e la sua sapienza hanno beneficato la nostra comunità e l’intera comunità internazionale», ha dichiarato. «Con dedizione ha continuato a servire la causa della sua Chiesa nella veste inedita di Papa emerito con umiltà e serenità. La sua figura rimane indimenticabile per il popolo italiano. Intellettuale e teologo ha interpretato con finezza le ragioni del dialogo, della pace, della dignità della persona, come interessi supremi delle religioni. Con gratitudine guardiamo alla sua testimonianza e al suo esempio», si legge nel suo messaggio.

ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI | Vaticano, 27 aprile 2014: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontra papa Benedetto XVI

Ha scelto di mandare una lettera a Papa Francesco il predecessore di Mattarella, Giorgio Napolitano. «Desidero farle pervenire le più sentite espressioni del mio profondo cordoglio e della mia partecipazione al dolore Suo e della Chiesa», scrive l’ex presidente della Repubblica a Bergoglio. «Memorie e vincoli di stima e di rispettosa amicizia mi legavano a Sua Santità Benedetto XVI, sviluppatisi in particolare negli anni trascorsi come Presidente della Repubblica Italiana», continua il messaggio di Napolitano al pontefice. «Pur provenendo da esperienze intellettuali e umane lontane e differenti» – scrive il presidente emerito – «con il Pontefice allora potei sviluppare una condivisione di ansie e intenti e una consuetudine di riflessione sul futuro dell’Italia e dell’Europa. Fu per me un’esperienza di rilevante intensità spirituale, culturale e umana, segnata dall’interazione positiva di mondi diversi e aiutata anche dal comune amore per la musica».

«Non abbiate paura del mondo, né del futuro, né delle vostre debolezze»

Parole d’addio sono arrivate anche dal premier britannico Rishi Sunak, che ha menzionato la visita di Benedetto XVI nel Regno Unito del 2010, ricordandola come «un momento storico per i cattolici e i non cattolici nel nostro Paese». Sunak si è detto addolorato dalla scomparsa di Ratzinger e ha diretto «i suoi pensieri ai cattolici del Regno Unito e del mondo». Ha voluto esprimere il suo dolore anche la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola, che su Twitter ha citato una delle frasi più iconiche del Papa Emerito. «Non abbiate paura del mondo, né del futuro, né delle vostre debolezze», ha scritto pubblicando una sua foto.

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