L'uomo ha indicato il luogo in cui era sepolta la ragazza, per poi chiudersi nel silenzio. Ancora da chiarire il movente del duplice omicidio
È ancora giallo sull’omicidio di due italiani residenti in Germania, Christian Zoda, 23 anni, e Sandra Quarta, ventenne. I sono stati uccisi a colpi di pistola ad Albstadt, un cittadina 100 chilometri a sud di Stoccarda. C’è un presunto colpevole, lo zio di Sandra, ma manca ancora un movente. La polizia sta indagando per capire per quale motivo il corpo senza vita della giovane sia finito nel giardino dello zio sotto diversi metri di terra. Lei di origini pugliesi, lui siciliane. I due erano inseparabili, riporta il Corriere della Sera, amici fin da bambini, entrambi figli di immigrati italiani. Quando le forze dell’ordine hanno raggiunto lo zio, tutto ciò che ha fatto è stato indicare dov’era seppellito il corpo di Sandra, prima di chiudersi nel silenzio. L’uomo ha dei piccoli precedenti, ma nulla che potesse far pensare a un omicidio. Da quando è scoppiato il caso non si contano i messaggi dei familiari dei due, che sono profondamente scossi. «Fai buon viaggio amore mio, ti amo immensamente», ha scritto la sorella di Christian, Noemi, sui social. La cugina del ragazzo, non ricorda di aver mai sentito nominare lo zio di Sandra: «Christian era legatissimo a Sandra», racconta la ragazza, Lilly Cannarozzo, che mercoledì sarà in Germania per partecipare ai funerali. «Era generoso, gli piaceva divertirsi, amava lo sport, aveva mille amici». Anche la madre di Christian si interroga su Michele Quarta: «Mio figlio non me lo aveva mai nominato», dichiara. «Non riesco a spiegarmi cosa sia accaduto, ma voglio la verità», aggiunge.
L’omicidio di Christian
La storia ha inizio domenica scorsa. Tutti aspettavano che Sandra andasse a lavoro, ma nessuno sa dov’è. Christian scrive un post su Facebook: «Sandra è scomparsa lasciando a casa borsa, scarpe, giacca, occhiali, e cellulare. Aiutatemi a trovarla». Nel piccolo comune tedesco partono le ricerche, persino con cani poliziotto ed elicotteri, ma di Sandra non c’è traccia, e Christian non si dà pace. I giorni passano e arriva mercoledì. Christian esce dalla pizzeria del padre, dove lavora assieme alle due sorelle, Valeria e Noemi. I tre sono legatissimi, tanto che in famiglia sono noti, scherzosamente, come «i gemellini». Fuori dal locale un uomo gli si avvicina, e tirata fuori una pistola gli spara alle spalle. Christian cade, e l’assassino ha l’occasione perfetta per finire quello che aveva cominciato. Dopo i primi tre colpi gli scarica il caricatore addosso. Poi fugge. Christian viene portato in ospedale, ma per lui non c’è nulla da fare, e poche ore dopo muore.
Le indagini portano allo zio di Sandra
Partono le indagini, e i testimoni della scena, avvenuta in pieno centro, non mancano. Tutti gli indizi portano a Michele Quarta, lo zio di Sandra 52enne, anche lui emigrato in Germania per raggiungere il fratello, il padre di Sandra. L’uomo viene arrestato. Quando la polizia lo raggiunge, si trova in casa, un appartamento in un palazzo dove viveva anche la nipote, a 300 metri dal luogo del delitto. Con sé ha ancora la pistola. Non proferisce parola, se non per dire che il corpo di Sandra è seppellito in giardino, dove la polizia lo trova sotto pochi metri di terra. L’autopsia conferma che anche lei è stata uccisa a colpi di arma da fuoco. La polizia è ora al lavoro per ricostruire i motivi del duplice delitto. I due erano molto noti nella cittadina di 45 mila abitanti. Dove Christian è stato ucciso, sono già comparsi i mazzi di fiori.
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