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Giovani italiani uccisi in Germania: «L’arrestato è lo zio della 20enne Sandra Quarta»

23 Dicembre 2022 - 13:01 Redazione
La cugina ha riferito che i due ragazzi erano amici stretti. Il 23enne lavorava nel ristorante del padre a Stoccarda

È stato arrestato in Germania il 52enne sospettato di aver ucciso il 23enne messinese Christian Zoda. Si tratterebbe di Michele Q, zio di Sandra Quarta, la 20enne scomparsa tra il 18 e il 19 dicembre, amica stretta di Zoda, e il cui cadavere è stato trovato nel giardino dello stesso Michele. A darne notizia è il quotidiano tedesco Bild. I due italiani sono stati trovati morti ad Albstadt, cittadina tedesca a sud di Stoccarda. Il 23enne è stato ferito a colpi di pistola mercoledì, 21 dicembre, davanti la pizzeria del padre in Germania. Verso mezzogiorno è stato portato in ospedale dove è morto poi nel pomeriggio. Il corpo della ragazza è stato trovato nel giardino del 52enne a seguito delle dichiarazioni che ha rilasciato sotto interrogatorio. Gli inquirenti sono al lavoro nel tentativo di individuare il movente e l’esatta dinamica dei fatti. Il giallo si aggiunge a quello dei due fidanzati della provincia di Messina uccisi nella contea del North Yorkshire, in Inghilterra: la 20enne Francesca di Dio e Nino Calabrò.

Il post su Facebook di Zoda sulla scomparsa di Quarta

Solo due giorni fa, il 23enne messinese aveva condiviso sul proprio profilo Facebook un annuncio con le foto di Sandra Quarta in cui veniva denunciata la scomparsa della giovane. Nel post veniva denunciata la scomparsa della ragazza, la quale aveva lasciato «borsa, scarpe, giacca, occhiali, e cellulare a casa». Sandra – si legge – «non ha contattato nessuno non è andata al lavoro». Su Facebook nel profilo della ventenne si vedono solo alcune foto di lei con gli occhiali e diverse acconciature.

La cugina: «Non era il fidanzato, ma erano molto amici»

«Christian lavorava nel ristorante di suo padre. Viveva in Germania dall’età di 12 anni e stava col padre, perché i suoi sono separati. Non era il fidanzato ma a quanto ne so era un amico molto stretto di Sandra. Ancora sappiamo molto poco sulla dinamica dell’omicidio». A parlare è la cugina di Christian, Lizzy Cannarozzo che riferisce come il giovane non tornasse a Messina dal 2018. I due erano, però, soliti sentirsi. «Era un giovane molto perbene – commenta – e un gran lavoratore. Sappiamo solo che nell’omicidio c’entra lo zio di Sandra. Non sappiamo altro. Le indagini sono ancora in corso spero sia fatta giustizia»

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Cambridge Analytica, Meta pronta a pagare 725 milioni di dollari: «La class action più ricca di sempre»

23 Dicembre 2022 - 12:47 Simone Disegni
Lo scandalo emerso nel 2018 aveva rivelato come Facebook consentisse all'azienda britannica (e non solo) l'accesso a informazioni di milioni di utenti

Meta, la società proprietaria di Facebook, Instagram e Whatsapp, ha accettato di pagare 725 milioni di dollari per risolvere la class action presentata nei suoi confronti per le violazioni dei dati personali degli utenti. Il procedimento giudiziario era stato attivato negli Usa nel 2018, dopo che lo scandalo Cambridge Analytica aveva fatto emergere come Facebook consentisse a parti terze – tra cui la società britannica di ricerche – l’accesso alle informazioni personali di decine di milioni di utenti. La proposta di settlement del caso è stata resa pubblica nei documenti giudiziari ieri, 22 dicembre. Se sarà accettato, hanno evidenziato gli avvocati che seguono il caso, la somma che Meta verserà sarà la più alta mai versata per risolvere una class action (un ricorso presentato collettivamente per conto di una vasta gamma di consumatori, da tempo consenito negli Usa e dal 2010 anche in Italia).

La versione di Mark

Tecnicamente, Meta ha proposto di risolvere con l’esborso il caso, ma non ha ammesso alcun torto, limitandosi a indicare in una nota come la risoluzione del caso vada incontro «al miglior interesse della nostra community e degli azionisti». Meta rivendica anche di avere negli ultimi tre anni «rinnovato il nostro approccio alla privacy e implementato un programma completo per tutelarla». In precedenza, la società aveva argomentato che gli utenti non hanno alcun interesse legittimo sulla protezione delle informazioni che condividono con gli amici sulla piattaforma. Ma il giudice distrettuale Vince Chhabria aveva respinto nettamente tale tesi, procedendo nell’esame del ricorso. Per gli avvocati che l’hanno presentato, Facebook faceva credere di fatto agli utenti di poter avere il controllo di dati personali che in realtà venivano venduti a parti terze.

Le altre sanzioni pagate e il fascicolo aperto

Già nel 2019, dopo l’esplosione dello scandalo Cambridge Analytica – società nel frattempo chiusa – Facebook aveva accettato di pagare 5 miliardi di dollari per risolvere l’indagine sulle pratiche scorrette aperta dalla Federal Trade Commission americana, e altri 100 milioni di dollari di sanzione alla Securities and Exchange Commission – l’ente supervisore degli scambi di Borsa – per aver ingannati gli investitori sull’uso dei dati personali degli utenti. Resta tuttora aperta l’indagine del procuratore generale di Washington.

Foto: EPA/MICHAEL REYNOLDS – Il Ceo di Meta Mark Zuckerberg nel corso della testimonianza resa al Congresso Usa il 23 ottobre 2019.

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Caro voli per la Sicilia sotto Natale, l’Antitrust indaga su Ryanair, Easyjet e Wizz Air: «Possibile cartello sui prezzi»

23 Dicembre 2022 - 11:40 Redazione
Aperta un'istruttoria sulle tre compagine dopo un esposto del Codacons che ha denunciato anomalie di mercato

L’Antitrust ha avviato un’istruttoria contro alcune compagnie aeree per capire se abbiano distorto la concorrenza aumentando i prezzi dei biglietti aerei sulle tratte per la Sicilia. Le compagnie nel mirino sono Ryanair, Wizz Air e EasyJet e le tratte coinvolte riguardano in particolare i voli per Catania e Palermo in partenza dalle grandi città del centro-nord – Roma, Milano, Torino, Bologna – nel periodo delle festività natalizie. Il procedimento avviato dall’Antitrust arriva a seguito di un esposto che ha presentato il Codacons Sicilia lo scorso 13 dicembre, denunciando come le distorsioni dei prezzi «risulterebbero particolarmente gravi, soprattutto nell’attuale fase di crisi, di difficoltà per i consumatori e di riduzione del potere d’acquisto» delle famiglie italiane. Nel provvedimento l’Antitrust parla di possibile «intesa restrittiva della concorrenza nel mercato del trasposto aereo di passeggeri di linea, con particolare riferimento ai voli di classe economy sulle rotte definite dalle coppie di origine-destinazione alle cui estremità vi siano, da un lato, Palermo o Catania e, dall’altro, una città tra Roma, Milano, Torino e Bologna».

La denuncia di Schifani

Alle compagnie, nel dettaglio, viene contestata la violazione dell’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue). Già lo scorso 8 dicembre, il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, aveva annunciato di voler denunciare il caro voli all’Antitrust definendolo uno scandalo che necessità di una risposta immediata ed efficace. «Ma serve anche più attenzione da parte del governo – ammoniva Schifani – È inaccettabile che a minare il diritto alla mobilità dei cittadini sia una compagnia a capitale totalmente pubblico come Ita, impegnata in un cartello con Ryanair sulla rotta Palermo-Roma in quanto unici vettori ad operare su quel percorso».

Foto: EPA/CLEMENS BILAN

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La nota di Dario Fabbri sul mondo che cambia: il viaggio chiaroscuro di Zelensky a Washington – Il video

23 Dicembre 2022 - 11:36 Dario Fabbri
Ogni settimana il direttore della rivista «Domino» approfondisce in meno di 3 minuti i fatti più importanti dell’attualità internazionale

Il viaggio del presidente ucraino Volodymir Zelensky a Washington cambierà le sorti del conflitto? E qual è il reale valore dell’incontro tra il presidente ucraino e quello americano? Perché Zelensky ha scelto di parlare al Congresso americano proprio adesso? Nella sua rubrica settimanale, il direttore di Domino Dario Fabbri analizza luci e ombre del primo viaggio fuori dall’Ucraina del presidente Zelensky.

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Covid, calano Rt e l’incidenza. Ma 10 regioni hanno i reparti ospedalieri sopra la soglia critica – Il monitoraggio Iss

23 Dicembre 2022 - 10:55 Redazione
I ricoveri in terapia intensiva sono in lieve calo: dal 3,2% della settimana scorsa passano al 3,1%

Scende ancora l’indice di trasmissibilità del Covid. L’Rt medio calcolato sui casi sintomatici si attesta a 0.91 – range 0,83-0,97 – nel periodo dal 30 novembre al 13 dicembre contro lo 0,98 della settimana precedente posizionandosi sotto la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in diminuzione e sotto la soglia limite. Diminuisce anche l’incidenza dei casi a 7 giorni per 100mila abitanti: sono 233 nel periodo 16-22 dicembre 2022 contro i 296 tra il 9 e il 15 dicembre. È questa la fotografia del Paese catturata dal monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. Trend in negativo anche per quanto riguarda il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale che scende al 13,7%, secondo la rilevazione giornaliera del ministero della Salute dal 22 dicembre, rispetto il precedente 14,8%.

La situazione negli ospedali

Lieve calo nelle terapie intensive. I malati di Coronavirus in area critica cala al 3.1% rispetto al 3,2% di una settimana fa. Il valore più alto si registra in Calabria con il 9,5% sfiorando la soglia critica del 10%. Altro dato più alto è dell’Umbria con 5,5% di occupazione di posti letto in rianimazione, ma lontano dalla soglia. Dieci regioni hanno un tasso di occupazione dei posti letto nei reparti ordinari degli ospedali sopra la soglia di allerta del 15%. Umbria in testa con il 39%. A seguire Liguria con il 28,7%, Valle d’Aosta con il 28,4%, il Friuli Venezia Giulia con il 20,4%, le Marche co il 19,8%, l’Emilia Romagna con il 18,8%, la Calabria co il 17,3%, l’Abruzzo con il 16,6%, la Sicilia con il 15,3% e, infine, il Veneto con il 15%. Situazione più positiva se si prende in considerazione il valore a livello nazionale, il quale si allontana dalla soglia limite e si attesta al 13,7%, registrando un calo rispetto al precedente 14,8%.

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Roma, il presepe dei migranti in piazza San Pietro: l’opera di Harry Greb per i richiedenti asilo

23 Dicembre 2022 - 10:37 Redazione
I protagonisti della natività indossano giubbotti salvagente. Il titolo è «Holy Night. Welcome to Europe»

L’artista Harry Greb ha installato una sua opera in piazza San Pietro a Roma. I protagonisti della natività indossano giubbotti salvagente e l’opera ha come titolo Holy Night. Welcome to Europe. Nell’opera la notte di Natale diventa il simbolo della realtà dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo. «Cercano speranza, solidarietà, fratellanza e diritti, spesso trovano solo ostacoli a causa di una politica discriminatoria», commenta Greb. «Vengono trattati non come esseri umani ma, come un problema da evitare. Come qualcosa che non ci riguarda. Vorrei che si riflettesse su questo. È talmente evidente che riguarda ognuno di noi. Come si può scambiare una risorsa, un opportunità per un problema? È davvero svilente per l’Europa, culla della civiltà».

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Giorgia Meloni in Iraq: incontra il premier Al Sudani e i soldati italiani a Baghdad – Il video

23 Dicembre 2022 - 10:17 Redazione
La premier: «Il 25 dicembre come una festa ufficiale è un segno di rispetto per la comunità cristiana»

La premier Giorgia Meloni è arrivata a Baghdad, in Iraq. La premier è stata accolta questa mattina, 23 dicembre, dal suo omologo Mohammed Shia Al Sudani, con il quale ha avuto un colloquio al Palazzo del governo. Nel corso della visita ai contingenti militari italiani, Meloni ha dichiarato che un Iraq forte è una condizione per la prosperità del Medio Oriente. «Il fatto che il governo iracheno consideri il 25 dicembre come una festa ufficiale è un segno di rispetto per la comunità cristiana», ha detto. Prima della cerimonia ufficiale con Al Sudani, ha incontrato l’ambasciatore italiano Maurizio Greganti ed è stata poi alla base militare Union 3 – sede dei Comandi della Missione Nato (NMI) e della Coalizione anti-Daesh (OIR) – per incontrare il Comandante della Missione Generale Giovanni Maria Iannucci, una rappresentanza di militari italiani presenti e il personale del contingente militare italiano in Iraq. Per Meloni «l’Iraq è una Nazione che ha compiuto importanti passi avanti sul piano della sicurezza e della stabilità politica e che dal nostro punto di vista può guardare con ottimismo alla ricostruzione. L’Italia è da sempre in prima linea nel sostenere l’Iraq a 360 gradi. Lo facciamo anche nel quadro della Coalizione Anti Daesh: perché non vi può essere stabilità e prosperità in Medio Oriente senza un Iraq forte. L’Italia è stata sempre al fianco dell’Iraq nella sua rinascita».

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Modena, «Sto venendo a ucciderti». 15enne sente la telefonata di un uomo e lo fa arrestare: scongiurato un femminicidio

23 Dicembre 2022 - 09:49 Redazione
Il 30enne aveva premeditato tutto. A tradirlo è stata la sua lingua madre. Ovvero la stessa parlata dal giovane

«Sto venendo a ucciderti». È questa la frase che un 15enne ha sentito dire in rumeno a un passeggero presente sul suo stesso treno. Il giovane non ha esitato ad allertare le forze dell’ordine, scongiurando un possibile femminicidio. A tradire l’uomo in questione è stata la sua lingua madre, nonché la stessa parlata dal giovane. Secondo quanto riferisce Il Messaggero, il 30enne che è stato fermato aveva premeditato il tutto da giorni. La potenziale vittima è una ragazza che aveva conosciuto online a cui era seguita una relazione virtuale di qualche settimana. I due avevano un appuntamento di persona per il 17 dicembre, dove abita la donna, ma man mano che si avvicinava la data l’uomo diventava sempre più aggressivo tanto che lei ha deciso di annullare l’appuntamento. E, da quel momento, sono iniziate le violenze psicologiche: minacce di morte, insulti e video intimidatori in cui mostrava armi da taglio.

Trovato con un coltello da cucina

Ma l’uomo non si è fermato alle aggressioni verbali e, il giorno previsto per l’appuntamento, ha preso un treno per Misano Adriatico (Rimini) verso l’abitazione della donna. Armato di coltello da cucina. Sul convoglio ha iniziato a urlare al cellulare le sue intenzioni in romeno, pensando forse che non sarebbe stato compreso da nessuno. Ma il 15enne a bordo ha chiamato subito il 112 che ha atteso il 30enne alla destinazione. L’uomo è stato perquisito e trovato con un coltello e un altro attrezzo appuntito, nonché gli stessi che aveva inviato alla donna in video qualche giorno prima. L’analisi del cellulare ha confermato che l’intenzione dell’uomo fosse quella di uccidere la ragazza. Gli inquirenti della Procura di Modena lo hanno fatto arrestare per tentato omicidio ritenendo che vi fosse un «pericolo di recidiva».

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Tregua fiscale, le 12 sanatorie in arrivo con la Legge di Bilancio: dalle criptovalute al salva calcio

23 Dicembre 2022 - 09:20 Redazione
La rateizzazione delle multe, le liti in Cassazione, i versamenti omessi

Il testo della Legge di Bilancio su cui il governo ha posto la fiducia prevede 12 tipi di sanatorie. Una «tregua fiscale» che tocca più settori, dalle cripto attività al salva calcio. Misure che hanno un costo per lo Stato di 889 milioni di euro, riferisce Il Sole 24 Ore. Molti contribuenti potranno chiudere, dal 1° gennaio, i conti con il Fisco, a patto di pagare l’intera imposta dovuta, anche rateizzando. Non sono, però, mancati gli scontri politici. Dal Pd c’é chi definisce il pacchetto in questione «una saga dei condoni». Si tratta di Maria Cecilia Guerra che denuncia come queste misure riguardino tutta la fase del rapporto fisco contribuenti e costano nell’insieme oltre un miliardo che avremo potuto destinare al taglio al cuneo per chi le tasse le paga».

Criptovalute

Sul mondo delle criptovalute, la legge di bilancio ridefinisce le regole di tassazione introducendo una sanatoria per coloro che non hanno indicato in dichiarazione il possesso e i redditi di cripto attività. I coinvolti dovranno presentare domanda di emersione sulla base di un modello ad hoc delle regole che verranno fissate dall’Agenzia delle Entrate nei prossimi mesi. Domanda accompagnata dal versamento della sanzione. Nel caso in cui il contribuente dovesse avere un reddito dalle cripto attività emerse, dovrà versare anche una tassa sostitutiva pari al 3,5% del valore delle attività detenute al termine di ogni anno.

Salva calcio

La norma più contesa della legge di bilancio. Le federazioni e le società sportive dilettantistiche e professionistiche hanno incassato, spiega ancora Il Sole 24 Ore, la sospensione dei versamenti di Iva e ritenute. Si potrà pagare il conto entro il 29 dicembre, in unico versamento o rateizzando. A questo andrà aggiunta una sanzione del 3% sulle somme dovute.

Avvisi bonari

Tregua anche per gli errori risultanti dai controlli del fisco. I contribuenti potranno definire con modalità agevolate le somme contestate bonariamente dall’amministrazione finanziaria che fanno riferimento ai periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2019, 31 dicembre 2020 e 31 dicembre 2021. La scadenza di pagamento non deve, però, essere scaduta entro l’1 gennaio. Per accedervi bisognerà versare i contributi previdenziali dovuti e le imposte con gli interessi e le somme aggiuntive, oltre alle sanzioni ridotte al 3% rispetto al 30%. Agevolazioni previste anche per le somme risultanti dai controlli automatizzati, con la stessa procedura.

Le altre sanatorie: dagli errori formali alle liti in Cassazione

Tra le 12 sanatorie previste vi sono tregue anche sulle irregolarità di natura formale. Per chiudere il conto si dovrà pagare una somma forfettaria di 200 euro per ogni periodo di imposta delle violazioni, in due rate: una entro il 31 marzo 2023 e l’altra entro il 31 marzo 2024. Nella manovra emerge anche un ravvedimento speciale per i tributi amministrati dalle Entrate che riguardano le dichiarazioni del 2022 in riferimento ai redditi del 2021. Per accedervi servirà versare un 18esimo del minimo edittale delle sanzioni, l’imposta dovuta e gli interessi. Il pagamento si può frazionare in 8 pagamenti trimestrali. La prima rata dovrà essere versata entro il 31 marzo 2023, quelle successive entro il 30 giugno, il 30 settembre, il 20 dicembre, e il 31 marzo di ogni anno. L’interesse è pari al 2% annuo. Agevolazioni anche sul fronte degli accertamenti con sanzioni ridotte da un terzo a un 18esimo del minimo per gli accertamenti con adesione.

Versamenti omessi: si può recuperare senza sanzioni e interessi

La manovra prevede che la definizione agevolata delle liti pendenti riguarderà anche le controversie in cui è parte l’Agenzia delle Dogane. Un altro aiuto riguarda anche la rinuncia agevolata alle controversie tributarie in cui è parte l’Agenzia delle Entrate e che sono pendenti in Cassazione. Con la rinuncia agevolata, sarà necessario il pagamento delle imposte e gli interessi, ma le sanzioni saranno ridotte a un 18esimo del minimo previsto dalla legge. Per quanto riguarda, invece, i versamenti omessi si può recuperare senza sanzioni e interessi. La cancellazione delle mini cartelle fino a 1000 euro è stata rivista nel passaggio alla Camera della manovra: sono stati allungati a 2 mesi i termini in cui l’operazione dovrà essere effettuata l’operazione. Per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle, la misura è stata estesa anche alle multe stradali, ma lo sconto toccherà solo gli interessi e l’aggio.

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Ucraina, il prete a processo per aver negato l’aggressione della Russia e il massacro di Bucha

23 Dicembre 2022 - 08:56 Redazione
Il sacerdote ha negato i crimini di guerra dei militari russi

Un sacerdote diocesano di Zhytomyr andrà a processo in Ucraina con l’accusa di aver negato l’aggressione russa. Ukrinform racconta che la notizia è stata annunciata su Telegram dall’ufficio della procura della città: «L’inchiesta ha stabilito che il reato è stato commesso nella primavera del 2022 da un sacerdote diocesano di 50 anni, abate di una delle parrocchie del distretto di Zhytomyr» si legge nel messaggio. Secondo la procura il religioso dopo la funzione della Domenica delle Palme ha affermato l’improbabilità dei crimini di guerra commessi da parte di militari russi contro la popolazione civile di Bucha. Inoltre, «ha negato l’aggressione armata della Federazione Russa contro il popolo ucraino e ha deliberatamente sostenuto la propaganda nemica».

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Belgio, camion resta in panne sui binari. Il treno non riesce a fermarsi: l’impatto violento – Il video

23 Dicembre 2022 - 08:30 Redazione
4 passeggeri hanno riportato lievi ferite

Un camion è rimasto bloccato sulle rotaie di un passaggio a livello finché è sopraggiunto un treno che ha centrato in pieno il tir distruggendolo. Succede nel comune di Ardooie, nelle Fiandre Occidentali. La scena è stata ripresa e sta circolando sui social. Il video mostra i disperati tentativi dei tecnici per spostare il camion, che si sono però rivelati inutili. A seguito dell’impatto, il treno ha continuato la corsa, ma ha deragliato. Non risultano vittime, al momento, ma quattro passeggeri hanno riportato ferite lievi. A causa dello scontro le autorità hanno sospeso i servizi tra la città di Deinze e il comune di Lichtervelde.

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«Sei davvero tu?»: così Netflix prepara la fine delle password condivise nel 2023

23 Dicembre 2022 - 08:26 Redazione
Il colosso dello streaming pronto alla stretta. Tre ipotesi allo studio

Il colosso della fiction Netflix prepara i suoi utenti a dire addio alle password in condivisione. Nel 2023 gli abbonati americani riceveranno un codice sul proprio cellulare per attivare il servizio. Poi toccherà agli europei, ai sudamericani e agli asiatici. «Interrompiamo questo programma Netflix per assicurarci che sia davvero tu quello che lo sta guardando», è il testo ipotetico riportato oggi da Repubblica. La sostanza però non cambia: attualmente l’azienda leader dello streaming legale prevede la possibilità di vedere programmi da diversi dispositivi. Che però in teoria dovrebbero trovarsi tutti nella stessa abitazione. Dal 2023 cambierà tutto. Con tre ipotesi:

  • l’invio sul cellulare dell’abbonato di un codice di identificazione ogni volta che accede al servizio: in questo caso l’utente avrebbe una quindicina di minuti di tempo per confermarlo, altrimenti verrebbe sloggato;
  • il pagamento di una quota addizionale per permettere l’utilizzo condiviso;
  • il permesso di condividere la password soltanto con altre due persone.

L’azienda non ha ancora deciso quale strada seguire, ma quella più probabile sembra la prima. Anche se secondo gli analisti il blocco della password potrebbe costare 720 milioni di dollari in meno in abbonamenti.

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