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Il trucco di Pechino per smorzare l’emergenza Covid: così la Cina si ritrova con zero morti

22 Dicembre 2022 - 11:47 Antonio Di Noto
Con l'allentamento delle misure per contenere il virus, si sono formate vere e proprie file di carri funebri davanti ai forni crematori. Ma la definizione per le statistiche dei decessi è stata cambiata per mantenere basse le cifre. Nel frattempo, paracetamolo e ibuprofene spariscono dalle farmacie

La Cina ha abbandonato la politica zero Covid dopo le violente proteste che hanno infiammato il Paese negli ultimi giorni in cui le misure restrittive sono rimaste in vigore. E il virus è tornato a correre. A leggere i dati, però, parrebbe che poco o nulla sia cambiato. Zero morti per Covid si registravano durante gli infiniti lockdown, e zero morti continuano a essere registrati ora, anche se città come la capitale Pechino, dove vivono circa 22 milioni di persone, stanno subendo la più forte ondata di contagi dall’inizio della pandemia. Ufficialmente, il picco dei contagi è stato a inizio dicembre, con oltre 60 mila casi al giorno, mai visti prima nel Paese. Ma gli esperti avvertono: il 60% dei cinesi verrà infettato nei prossimi mesi. La popolazione è impreparata, i tassi di vaccinazione, soprattutto tra gli anziani, non sono alti come quelli europei, e gli ospedali si stanno riempiendo rapidamente. Così tanti nuovi casi comportano necessariamente un incremento nelle morti correlate al Coronavirus. Ciononostante, ieri la statistica ufficiale indicava «zero» decessi per Covid.

Il cambio di definizione

Il motivo? La definizione è cambiata, e ora sotto la voce “decessi” vengono registrati solo i quelli legati a un’insufficienza respiratoria o una polmonite, ma non associate ad altre patologie. Si tratta di un cambio di rotta che potrebbe rivelarsi fuorviante – spiega il Corriere della Sera – soprattutto mentre l’Oms si dice molto preoccupata dalla situazione pandemica in Cina e chiede «dati più precisi per poter valutare il rischio», invocando un’accelerazione delle vaccinazioni.

I carri funebri in fila davanti ai forni crematori

La statistica è ferma, ma le lunghe code di carri funebri davanti ai crematori di Pechino raccontano altro. Così come racconta altro «un funzionario di un’agenzia funebre di Chongqing» su Weibo – social di microblogging cinese – che riferisce di «cremare 22 corpi al giorno», quando a novembre erano 4 o 5. Finora la Cina conta 5,241 decessi, quasi tutti registrati nel 2020 a Wuhan. Significa, in rapporto alla popolazione, un tasso di mortalità di 3 ogni milione di abitanti. Un millesimo della media delle statistiche mondiali, che oscilllano tra i 2,400 e i 3000 per milione di abitanti.

La carenza di medicinali

Nel frattempo, chi si contagia corre ai ripari come può, acquistando i classici farmaci contro i sintomi influenzali. Paracetamolo e ibuprofene sono ormai difficilissimi da trovare nelle farmacie cinesi, e anche nei Paesi vicini, come Hong-Kong, Macao, Taiwan e l’Australia si fa fatica a reperirne, racconta la Cnn. Chi ha la fortuna di trovarne qualche scatola, compra le compara tutte e poi le spedisce ad amici e parenti in bisogno. Tutto ciò avviene mentre anche negli Usa e in Canada questo genere di farmaci scarseggia, a causa della forte ondata di virus respiratori che stanno colpendo soprattutto i bambini.

In copertina: REUTERS/Alessandro Diviggiano | Un carro funebre attende il proprio turno a un affollato forno crematorio di Pechino

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La Russia: «Gli Stati Uniti combattono una guerra per procura fino all’ultimo ucraino»

22 Dicembre 2022 - 11:00 Redazione
Il portavoce del Cremlino Peskov: i Patriots non cambieranno le sorti della guerra

Secondo la Russia i rifornimenti di missili Patriot da parte degli Usa non cambieranno le sorti del conflitto in Ucraina. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov lo ha affermato in un briefing telefonico con i giornalisti riportato dall’agenzia di stampa Reuters. Secondo Peskov durante la visita di Zelensky non ci sono stati segnali di disponibilità a colloqui di pace. Questa, sostiene il portavoce di Putin è la prova che gli Stati Uniti stanno combattendo una guerra per procura con la Russia «fino all’ultimo ucraino».

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Ecco il video girato dalla vittima della puntura di Roma, in cui riesce a inquadrare l’aggressore prima di perdere le forze

22 Dicembre 2022 - 10:30 Redazione
La donna insegue il presunto aggressore da via Brunetti fino al bar Valadier

Open pubblica il filmato registrato dalla donna che ha denunciato il caso di needle spinking in pieno centro a Roma. Nel video si vede la donna che insegue il presunto aggressore a partire da via Brunetti, poi verso via del Babuino fino al bar Valadier. Il filmato è stato registrato alle 12 di ieri mattina. «Mi si è alzata la giacca sulla schiena – ha raccontato la 40 enne – All’improvviso ho sentito una puntura. Non so cosa fosse esattamente, forse una piccola siringa ma sono certa che fosse un ago. Ho alzato lo sguardo e ho visto un uomo allontanarsi». La denuncia è arrivata ai carabinieri di via San Lorenzo in Lucina.

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Caccia al cinghiale anche in centro città e «si potranno mangiare»: da Asterix e Obelix a Romolo e Remo, ecco i migliori meme sull’emendamento alla manovra

22 Dicembre 2022 - 10:00 Redazione
Oltre alle proteste degli animalisti la misura ha scatenato anche la fantasia dei mematori

Alla fine, la possibilità di abbattere gli animali selvatici anche nei centri cittadini per motivi di sicurezza è entrata in manovra. Un emendamento voluto da FdI che punta principalmente a risolvere il problema cinghiali di Roma, che ne è invasa, ma che comprende anche lupi, orsi, volpi e altri animali. E che ha scatenato la rabbia degli ambientalisti. L’altra grande novità è che i suini e gli altri animali abbattuti, se si riveleranno sani, potranno anche essere mangiati. Si tratta di una novità che qualcuno, su Twitter, considera tanto surreale che «potrebbe essere un titolo di Lercio». Non ci è voluto molto prima che il social network di Elon Musk si riempisse di meme e battutine per schernire l’idea. Da quelle più velate, come Asterix e Obelix che trasportano dei cinghialotti, a quelle decisamente più dirette, che prendono di mira il sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali Claudio Durigon (Lega). Non manca nemmeno una rivisitazione delle celebre statua di Romolo e Remo allattati dalla lupa di Roma, che per l’occasione diventa, ovviamente, un cinghiale. Di seguito vediamo alcuni dei migliori meme sulla questione tra quelli creati ad hoc, e quelli tornati popolari per l’occasione.

Immagine di copertina: Twitter

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Nuovo intoppo sulla manovra: torna in commissione per cassare i 450 milioni ai comuni votati per errore

22 Dicembre 2022 - 09:46 Redazione
Ieri l'errore che ha "regalato" alle città i soldi. Oggi la nuova maratona

La Legge di Bilancio dovrà tornare in Commissione. Lo fa sapere l’agenzia di stampa Ansa, che cita fonti del governo Meloni. I relatori dovrebbero annunciarlo al termine della discussione generale in corso alla Camera. Dopo la trentina di interventi degli iscritti a parlare, che dovrebbe portare via circa quattro ore alla discussione. Altre due serviranno per espungere dal testo la norma (errata) che stanzia 450 milioni di euro per i comuni. È stata approvata senza coperture nella notte tra martedì e mercoledì. Quindi si tornerà in Aula dove il governo porrà la questione di fiducia. Su cui la Camera voterà 24 ore dopo. Secondo le ricostruzioni di ieri la norma faceva parte del pacchetto iniziale di proposte, sulla scia delle richieste dell’Anci. Il testo sarebbe ricomparso per un errore materiale. Ovvero la lettura «sbagliata» del numero dell’emendamento rientrato senza volontà di alcuno. E che, quindi, avrebbe sostituito qualche altra proposta, probabilmente di FdI, che alla fine invece non ha trovato posto in manovra. La Ragioneria dello Stato chiederà lo stralcio dell’emendamento scoperto. E quello che non rientrerà nel tesoretto parlamentare sarà inevitabilmente cassato.

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Roma, una donna denuncia un caso di needle spiking in strada: «Punta da un ago in pieno centro città»

22 Dicembre 2022 - 09:29 Redazione
La testimonianza: «Ho visto un uomo allontanarsi»

Roma, Via Brunetti, intorno a mezzogiorno di ieri. Lo sguardo calato per togliere la catena dalla bicicletta. Ed è lì che l’uomo ha colpito. «Mi si è alzata la giacca sulla schiena – ha denunciato una donna di 40 anni all’AdnKronos, ripreso da la Repubblica – All’improvviso ho sentito una puntura. Non so cosa fosse esattamente, forse una piccola siringa ma sono certa che fosse un ago. Ho alzato lo sguardo e ho visto un uomo allontanarsi». Non è chiaro il movente, ma il caso ricorda molto il needle spiking, il fenomeno delle iniezioni a tradimento che durante questa estate ha colpito centinaia di giovani mentre partecipavano a feste in Spagna e Francia. La donna ha denunciato il fatto ai carabinieri a San Lorenzo in Lucina.

Il racconto

«Quello che mi è successo è sconvolgente», dice la donna, madre di due figlie. «Mi sono spaventata e sono rimasta impietrita, avevo paura che potesse farmi del male, però l’ho seguito con lo sguardo», racconta. «Lui ha continuato ad andare avanti compiendo atti di vandalismo lungo la via. Appena mi sono ripresa sono salita sulla bici e l’ho seguito, sono riuscita a riprenderlo, lui mi ha visto e si è dileguato tra la folla», spiega la donna. Nel video da lei girato dalla donna e in quelli delle telecamere di sicurezza della zona – che al momento non vengono diffusi – si vede un uomo con una cresta a spazzola, rasata ai lati, che si allontana indossando uno smanicato nero su una felpa beige e un pantalone di colore chiaro. «Subito dopo sono andata allo Spallanzani», continua la donna, spiegando di essere «fortunata perché non è uscito sangue, anche se la parte dove sono stata punta si è gonfiata». «Ora dovrò comunque sottopormi ai test per hiv ed epatite. È stato veramente un trauma, ieri piangevo ed ero disperata ma sporgerò denuncia perché la stessa cosa potrebbe capitare a chiunque, anche a qualche bambino», racconta la signora.

Il needle spiking

Il needle spiking è un fenomeno diffuso da anni nei locali notturni del Regno Unito. Ma nel corso di quest’anno pare essersi diffuso in maniera massiccia anche in altri Paesi europei, tra cui Francia e Spagna. Le vittime lamentano sempre la stessa cosa. Mentre ballano e si godono la serata sentono un pizzicore, spesso al braccio, sintomo di un’iniezione a tradimento. Fatta probabilmente per inoculare qualche tipo di sostanza stupefacente che le stordisca e renda l’approccio più semplice. Le cosiddette «droghe dello stupro». Chi subisce il colpo, nella maggior parte dei casi, riporta sintomi lievi. Come vertigini, nausea e mal di testa. Ma alcuni hanno segnalato anche perdita di memoria, spasmi o paresi muscolari, difficoltà a parlare e a muoversi. Anche chi non ha manifestato particolari sintomi denuncia comunque di aver avvertito dolore e prurito al momento della puntura. E presenta molto spesso un livido nel punto interessato.

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ATTUALITÀCalabriaFrodiGiuseppe ConteInchiesteM5STasseVibo Valentia

Riccardo Tucci: il deputato M5s accusato di frode fiscale in Calabria imbarazza Conte

22 Dicembre 2022 - 09:17 Redazione
Udienza preliminare rinviata per quattro volte. L'accusa coinvolge una cooperativa e 700 mila euro di tasse evase

Quattro rinvii consecutivi. L’udienza preliminare che deve decidere se rinviare o meno a giudizio il deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Tucci a Vibo Valentia va avanti ormai dal 28 ottobre 2021. Secondo l’accusa il socio del parlamentare ha evaso le tasse emettendo fatture false per 700 mila euro. Gli imputati sono cinque. Tra questi c’è anche un cugino di Tucci, Adriano, e Vincenzo Maria Schiavello. Che è considerato il personaggio principale dell’inchiesta della pubblica ministera Concettina Iannazzo. Tucci è imputato in qualità di “legale rappresentante della cooperativa Assistenza servizi telematici satellitari”. Si tratta di una società che secondo la Guardia di Finanza è rientrata in una frode fiscale ideata proprio da Schiavello, titolare della Autoelettrosat ed ex socio del parlamentare. La società di Tucci, secondo l’accusa, ha emesso false fatture con lo scopo di permettere alla società di Schiavello e alla sua ditta individuale di dedurre, ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap, l’imponibile delle fatture emesse dalle cooperative. Ora un giudice deve decidere sul rinvio a giudizio. Ma finora rinviata è stata soltanto l’udienza preliminare. Con una punta d’imbarazzo che comincia a toccare anche il partito di Conte.

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ECONOMIA & LAVOROBonusGoverno MeloniLegge di bilancio

Legge di bilancio, la proroga per il bonus mobili ed elettrodomestici: 8 mila euro di spesa per il 2023. Come funziona e come richiederlo

22 Dicembre 2022 - 08:53 Redazione
Il tetto del detraibile sarebbe dovuto scendere a 5 mila euro, ma il governo lo ha risollevato. Confermate le modifiche al Superbonus e prorogato il bonus barriere architettoniche fino al 2025

Sale il tetto di spesa coperto dal bonus mobili. Dal prossimo gennaio passa da 5 mila euro a 8 mila euro nella nuova legge di bilancio. Consentendo così ai richiedenti di ottenere non 2,500 ma ben 4 mila euro di sconto totale sull’acquisto di mobilio e grandi elettrodomestici. Senza l’emendamento alla manovra – spiega il Sole24Ore – il bonus mobili avrebbe continuato ad esistere nella forma attuale. Ovvero come una detrazione pari al 50% della spesa. Ma il tetto limite su cui è possibile applicarlo sarebbe passato dagli attuali 10 mila euro a 5 mila. Il governo ha quindi introdotto uno scalino intermedio. Per il 2023 la cifra varrà 8 mila euro, per poi scendere, probabilmente, a 5 mila dal 2024.

L’applicazione

Si tratta di una modifica che fa felici i produttori del settore. «L’innalzamento del tetto – spiega il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin – è un ottimo risultato per la filiera del legno-arredo e per le famiglie e giovani che potranno usufruire di un aiuto concreto soprattutto in un momento di grande difficoltà, dovuto all’inflazione che corre, al caro energia e alla perdita di potere d’acquisto». La detrazione Irpef del bonus continuerà ad essere erogata in dieci quote annuali di pari importo. Si applica a mobili nuovi e grandi elettrodomestici Per ottenerla, l’immobile deve essere stato sottoposto a un intervento di manutenzione ordinaria – in caso di condomìni solo nelle parti comuni – o straordinaria. Possibile l’associazione anche con opere di risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o ricostruzione e ripristino a seguito di elementi calamitosi. La data di inizio lavori deve essere antecedente a quella di acquisto dei mobili.

Le categorie “scontate”

Rientrano nello sconto «letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione», si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In caso di grandi elettrodomestici, questi devono essere a basso consumo. Non inferiore alla classe A per i forni e le lavasciuga, e A+ per tutti gli altri. Anche le spese di trasporto e montaggio possono rientrare nella detrazione a patto che il tutto venga pagato con bonifico o carta, conservandone l’attestazione e la fattura emessa dal negozio. L’agenzia delle entrate predispone una guida consultabile su questo sito.

Il bonus barriere architettoniche

Una proroga arriva anche per il bonus barriere architettoniche, attivo da quest’anno. Lo sconto del 75% per chi effettua lavori di rimozione delle barriere sarebbe dovuto scadere il 31 dicembre, ma la sua vita viene prolungata fino al 31 dicembre 2025. A ciò si aggiunge una modalità semplificata per l’approvazione dei lavori nei condomìni che deriva dal Superbonus. Per le delibere relative a questo tipo di intervento, infatti, basterà l’approvazione della maggioranza dell’assemblea che rappresenti un terzo del valore millesimale dell’edificio.

Il Superbonus

Il bonus mobili è l’ultima novità tra quelle edili di questa manovra. Confermato è anche il nuovo Superbonus 110%, la cui quota di rimborso passa dal 110 al 90% del 2023, con eccezioni per quei condomìni che entro il 25 novembre abbiano presentato dichiarazione asseverata di inizio lavori. Per quelli che invece hanno presentato la delibera di esecuzione lavori entro il 18 novembre, si apre la possibilità di una mini proroga per portare la Cilas in comune entro il 31 dicembre e mantenere il 110%. Niente da fare, invece, per chi ha presentato la delibera di inizio lavori tra il 19 e il 24 novembre. Si apre, poi, la possibilità di collocare parte dei lavori su immobili diversi qualora quelli preposti siano coperti da vincoli, come nel caso dei pannelli fotovoltaici nei centri storici.

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Rugby, la denuncia dell’azzurro Traoré: «Una banana marcia come regalo di Natale». Poi le scuse dei compagni

22 Dicembre 2022 - 08:43 Redazione
Ma lui annuncia che lascerà la Benetton Treviso

In un lungo post su Instagram il giocatore di rugby Chérif Traoré ha raccontato di aver ricevuto dai suoi compagni di squadra della Benetton Treviso una banana marcia come regalo di Natale. Italiano ma originario della Guinea Conakry, Traoré gioca come pilone ed è stato convocato 16 volte in nazionale. Il dono è arrivato durante il cosiddetto rituale del Secret Santa: «Oltre al fatto di reputare il gesto offensivo, la cosa che mi ha fatto più male è stata vedere la maggior parte dei miei compagni presenti ridere. Come se tutto fosse normale. Sono abituato o meglio, mi sono dovuto abituare, a dover fare buon viso a cattivo gioco ogni volta che sento battute a sfondo razzista per cercare comunque di non inimicarmi le persone vicine. Ieri è stato diverso però. Fortunatamente, alcuni compagni, soprattutto stranieri, hanno cercato di supportarmi. Fuori dall’Italia un gesto come questo è condannato gravemente anche all’interno di piccole realtà».

Dopo la denuncia di Traoré sono arrivate le scuse della società: «Davanti ad episodi del genere Benetton Rugby sarà sempre dalla parte del rispetto delle persone, della loro cultura, della loro etnia, della loro fede e della loro dignità. Condanniamo con la massima fermezza ogni espressione di razzismo». E anche quelle del compagno che ha donato la banana. Ma al giocatore non sono bastate: «Mi ha chiesto scusa, ho dovuto accettare perché siamo una squadra e dobbiamo giocare. Ma basta, ho deciso: a fine stagione me ne vado. È già successo altre volte. Ho sempre sofferto. La mia famiglia mi ha sempre chiesto di passarci sopra. Ma adesso non riesco più. In Italia ci sono ancora delle persone che non capiscono che siamo tutti uguali. Quando ho ricevuto la banana, ho guardato i ragazzi dell’Accademia. Mi sono domandato cosa avrebbero pensato di me. Non potevo stare zitto», ha detto a La Stampa.

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Rimini, il sindaco che ordina la felicità ai suoi cittadini: «Da oggi tristezza vietata»

22 Dicembre 2022 - 08:14 Redazione
Il primo cittadino di Pennabilli Mauro Giannini: «Ci pensavo da qualche anno, alla fine mi sono deciso»

Anche se ricorda un po’ il Dittatore dello Stato Libero di Bananas, che obbligava i suoi cittadini a portare le mutande sopra i vestiti per meglio verificare che se le cambiassero regolarmente, il sindaco di Pennabilli in provincia di Rimini Mauro Giannini non si preoccupa più di tanto. E in un’intervista al Il Resto del Carlino oggi spiega perché ha emanato un’ordinanza per obbligare i suoi compaesani a… essere felici. «Con la volontà di vedere uniti e gioiosi tutti i suoi concittadini in occasione del santo Natale, il sindaco ordina: sorridete alla Vita, aprite i vostri Cuori e riempite di gioia chiunque voi incontrate», ha scritto nell’atto pubblicato ieri. Trasmesso poi alla polizia e al prefetto. «Ci pensavo da qualche anno, alla fine mi sono deciso», sostiene nel colloquio con Mario Gradara. «Come ho scritto nel documento, mi richiamo all’articolo 2 dello Statuto comunale, che promuove tolleranza e rispetto delle persone, e all’articolo 7, ispirato ai principi di uguaglianza e solidarietà», dice Giannini. Aggiungendo che «l’andazzo è generale. Basta guardare i social: offese pesanti a tutto spiano, non sopportiamo chi la vede diversamente da noi». Per questo ha pensato di «dare un segno. Tra l’altro non sono previste sanzioni a chi non la rispetta». Infine, Mancini spiega perché qualche tempo fa aveva scritto su Facebook “Sono nato con la camicia nera e morirò con la camicia nera”: «La camicia nera è quella che portava il reggimento d’assalto Arditi, dai quali provengo».

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Il gioielliere che insegue, spara e uccide due ladri a Grinzane Cavour: «Bastardo» – Il video

22 Dicembre 2022 - 07:48 Redazione
Mario Roggero è imputato di omicidio doloso plurimo

Il filmato dura in totale otto minuti. Ritrae il gioielliere Mario Roggero, 67 anni, mentre insegue, spara e uccide Andrea Spinelli e Giuseppe Mazzarino. Si tratta di due ladri che erano entrati nella sua gioielleria a Grinzane Cavour per rapinarlo il 28 aprile 2021. E ha scatenato la reazione dei parenti delle vittime quando è stato trasmesso durante il processo che vede Roggero imputato di omicidio doloso plurimo. «Bastardo», si è sentito dire tra il pubblico secondo quanto racconta oggi l’edizione torinese del Corriere della Sera. Il filmato mostrato dal pm Davide Greco ricostruisce gli eventi a partire dalle 18,45. Ovvero quando i rapinatori arrivano con una Ford Fiesta bianca e la parcheggiano in zona. Entrano con un cappello e una mascherina nell’esercizio. Spinelli si finge cliente. Mazzarino arriva qualche minuto dopo ed estrae un coltello. Un terzo bandito, Alessandro Modica (rimasto ferito all’epoca), carica in un borsone i gioielli. I tre puntano una pistola giocattolo contro l’orafo e svuotano la cassaforte. Poi ci sono le sequenze finali. Immortalate da una telecamera vicino a un ufficio postale. Roggero insegue i rapinatori con il revolver. E spara in successione cinque colpi. Modica viene colpito alla gamba, poi scende dalla vettura e fugge. Spinelli cerca di scappare, Roggero lo colpisce alla testa e alla schiena con calci. Poi gli punta la pistola addosso, ma le munizioni sono finite. Tra i due c’è una colluttazione e infine il bandito cade al suolo e muore. Nell’auto era intanto deceduto anche Mazzarino. Poi Roggero torna nella gioielleria e chiama la polizia: «Una rapina… ho sparato… ci sono due morti».

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Corruzione al Tar, l’inchiesta si allarga: 18 indagati, nel mirino i soldi del Pnrr

22 Dicembre 2022 - 07:23 Redazione
Le nomine a commissario per il Recovery Plan tra gli obiettivi dell'avvocato Tedeschini secondo l'accusa

Oggi l’avvocato Federico Tedeschini si presenterà davanti al giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia. Il legale si trova agli arresti domiciliari per il caso della corruzione al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio. E molto probabilmente si avvarrà della facoltà di non rispondere. Le accuse nei confronti suoi e del giudice Silvestro Maria Russo sono di corruzione in atti giudiziari e per atti contrari ai doveri d’ufficio. Russo avrebbe chiesto proprio a Tedeschini un aiuto per diventare presidente di sezione. Mentre un altro filone d’indagine riguarda lo scambio di consulenze e favori tra Tedeschini, il commissario Gaia Checchicci e il suo compagno (e legale) Pierfrancesco Sicco. Oltre a Gianmaria Covino. Ma intanto l’inchiesta si allarga: secondo il Messaggero gli indagati sono almeno 18.

I soldi del Pnrr

Dagli atti, racconta il quotidiano romano, emerge che Tedeschini puntasse ai ministeri. Con l’obiettivo di avere una nomina a commissario che gestisce i fondi del Pnrr. Anche a costo di usare amici ignari. Si legge in un’informativa: «A partire dal 4 novembre (2021) sono state intercettate alcune conversazioni telefoniche in cui Tedeschini si prodiga per fissare un appuntamento con la dottoressa Quadri, coniuge del suo amico avvocato dello Stato Maurizio Greco (non indagati ndr)». Francesca Quadri, consigliere di Stato, era il capo di Gabinetto dell’allora ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna. Per il gip Roberta Conforti le conversazioni intercettate nelle indagini sono «l’ennesima conferma di come Tedeschini rappresenti un centro di riferimento e di potere nella Capitale per accedere a raccomandazioni politico-istituzionali; in tal modo Tedeschini acquisisce ulteriore potere e credito presso centri di interesse da ‘monetizzare’ al momento opportuno con richieste di favori per sé, per i suoi clienti o persone a lui vicine».

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