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Da Milano a Roma, le altre piazze della festa per la vittoria dell’Argentina ai Mondiali – Le foto e i video

18 Dicembre 2022 - 21:56 Redazione
Mentre in Qatar Messi e compagni battevano ai rigori la Francia, in Italia, da nord e sud, tifosi e simpatizzanti hanno riempito le strade per celebrare il successo dell'albiceleste

Napoli si è riversata in strada già in mattinata, prima dell’inizio del match, per sostenere a distanza l’Argentina e manifestare tutto il suo supporto all’albiceleste. Ma quando la partita è finita e l’Argentina ha battuto ai rigori la Francia – in una finale combattutissima, tenuta aperta fino all’ultimo dalla tripletta di Mbappé – una marea di tifosi si è riversata anche nelle altre piazze italiane, da Milano a Roma. A Napoli il corteo di festa si spostava nei quartieri spagnoli per omaggiare l’indimenticato diez argentino Diego Armando Maradona, che nel 1986 aveva alzato la coppa del Mondo in Messico così come oggi, 36 anni dopo, Messi l’ha alzata in Qatar. A Milano, dove la comunità non è particolarmente numerosa, decine di tifosi hanno celebrato la vittoria in piazza Duomo e in corso Buenos Aires, mentre a Roma i festeggiamenti sono stati principalmente in piazza Venezia, dove un centinaio di supporter ha improvvisato caroselli e canti spostandosi poi per le vie del centro.

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Twitter dichiara guerra a Facebook e Instagram: stop a tutti i link alle altre piattaforme

18 Dicembre 2022 - 21:28 Redazione
L'azienda di Elon Musk ha deciso di vietare ai suoi utenti di pubblicare collegamenti a social network rivali, resterebbe però la possibilità di pubblicizzare a pagamento i contenuti su altri social

Mentre il mondo era sintonizzato sulla finale dei Mondiali in Qatar, Twitter ha deciso di introdurre nelle sue politiche di utilizzo del social media un nuovo divieto. La piattaforma di Elon Musk – che si trovava al Lusail Stadium a guardare la partita – vieterà ai suoi utenti di pubblicare collegamenti a social network rivali. È quello che si legge in una nota diffusa in queste ore dall’azienda stessa, poi confermata anche su Twitter. «Twitter è il luogo in cui si svolge la conversazione pubblica e dove persone provenienti da tutto il mondo vengono a promuovere le loro attività, arte, idee e altro ancora. Sappiamo che molti dei nostri utenti potrebbero essere attivi su altre piattaforme di social media; tuttavia, in futuro, Twitter non consentirà più la promozione gratuita di specifiche piattaforme di social media», si legge. Le piattaforme che rientrano in questa nuova politica sono Facebook, Instagram, Mastodon, Post e Truth, il social di Donald Trump, ma anche «aggregatori di link di social media di terze parti come linktr.ee e lnk.bio». In sintesi, gli utenti non potranno più includere link ai propri profili su altri social o anche il loro nome nella loro biografia di Twitter. «Esempi: “seguimi @nomeutente su Instagram”, “nomeutente@mastodon.social” o “controlla il mio profilo su Facebook – facebook.com/username”», precisa la piattaforma che consentirà, però, di pubblicizzare a pagamento i contenuti su altri social. Rimangono fuori dal ban, per ora YouTube e TikTok.

Cosa succede se si viola questa politica?

La piattaforma ha inoltre sottolineato che prenderà provvedimenti contro gli utenti che violeranno questa nuova regola. E lo farà «sia a livello di tweet che di account». Nella nota, Twitter sottolinea che le «sanzioni» andranno dall’eliminazione dei tweet alla sospensione temporanea dell’account. «Se le violazioni di questa politica sono un incidente isolato, potremmo intraprendere una serie di azioni che vanno dalla richiesta di cancellazione di uno o più tweet al blocco temporaneo degli account. Eventuali infrazioni successive comporteranno – si legge – la sospensione definitiva».

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Festa Argentina, prima il boato di Buenos Aires al gol di Messi, poi la folla in strada – I video

18 Dicembre 2022 - 20:59 Redazione
La capitale è esplosa di gioia. Sui social i video dei festeggiamenti

Al gol di Messi l’intera città di Buenos Aires è esplosa di gioia. Un enorme boato – testimoniato dai video dei residenti e diffusi sui social – è risuonato tra i palazzi della capitale dopo la vittoria ai rigori dell’Argentina in finale contro la Francia. In tutta l’Argentina è scoppiata un’incontenibile festa per la storica vittoria. Al fischio finale la cittadinanza si è riversata per le strade di tutto il Paese al grido di «Vamos Argentina» e «Dale campeòn!». In un video ripreso da Fox Soccer, si vede la folla a Buenos Aires dopo la vittoria, che ha circondato il celebre monumento della capitale argentina: l’obelisco di Buenos Aires. Una gioia che ripaga un intero Paese che, alla pari del suo capitano Leo Messi, che lascerà la selección dopo il Qatar, e a cui mancava solo questo titolo, sentiva di essere in debito con la storia. Entusiasmo anche dal presidente argentino, Alberto Fernandez, che dopo la vittoria ha ringraziato i giocatori e il team tecnico: «Sono l’esempio che non dobbiamo arrenderci e che abbiamo un grande popolo e un grande futuro».

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ATTUALITÀCampaniaMondiali 2022NapoliQatarVideo

Napoli, i festeggiamenti ai quartieri Spagnoli per la vittoria dell’Argentina – Il video

18 Dicembre 2022 - 20:45 Redazione
I tifosi hanno celebrato la nazionale argentina, alla quale sono profondamente legati nel ricordo di Diego Armando Maradona

Dopo l’incredibile finale disputata tra Argentina e Francia, anche a Napoli è esplosa la festa per la vittoria dell’Argentina ai Mondiali 2022 in Qatar. I tiofsi napoletani non hanno mai dimenticato Maradona e l’affetto per l’albiceleste è fortissimo. I locali del centro sono stati invasi dai tifosi e dai simpatizzanti della Selección, che si sono riversati in strada per intonare canti ed esporre le bandiere dell’Argentina. In molti hanno seguito il match ai quartieri Spagnoli che fin dal primo pomeriggio si sono riempiti di sostenitori che hanno celebrato la nazionale argentina in ricordo di Diego Armando Maradona, venerato con la stessa devozione nella città campana come a Buonos Aires. Già dalla mattina, i sostenitori dell’albiceleste hanno affollato le strade di Napoli, riunendosi in piazza Dante e dando il via alle celebrazioni per la finale, che in serata sono sfociate in veri e propri festeggiamenti.

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ECONOMIA & LAVOROCommissione UEGoverno MeloniLegge di bilancioPagamenti elettroniciUnione europea

Pos obbligatorio, salta la norma: la marcia indietro dopo il confronto con Bruxelles

18 Dicembre 2022 - 20:02 Redazione
Secondo le indiscrezioni, l'esecutivo dovrebbe sostituire l'articolo in questione cambiandone l'impostazione e inserendo una previsione sui crediti d'imposta

Salta la norma che introduce la soglia di 60 euro sotto la quale i commercianti possono rifiutare i pagamenti elettronici. Lo ha confermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenendo in commissione Bilancio alla Camera dove ha annunciato tutti gli emendamenti definitivi presentati dal governo Meloni sulla legge di Bilancio. A quanto si apprende da fonti di governo, citate da Ansa, nel confronto delle ultime settimane con la Commissione Ue sarebbe emerso che con la misura prevista vi fosse il rischio che alcuni aspetti della norma contrastassero con milestone e target del Pnrr raggiunti dall’Italia lo scorso anno. Per questo motivo, il governo – con un emendamento – dovrebbe sostituire l’articolo in questione, cambiandone l’impostazione e inserendo una previsione sui crediti d’imposta. Si profila una seduta notturna domani, 19 dicembre, in commissione Camera per chiudere l’esame della manovra. In mattinata potrebbero però cominciare le votazioni sul resto degli emendamenti del governo, già depositati nella giornata di ieri, secondo quanto riportato dall’Ansa. Quel che emerge comunque è che la partita per Palazzo Chigi è tutt’altro che chiusa, almeno secondo la stessa premier Giorgia Meloni che, subito dopo il concerto di Natale in Senato, ha commentato le indiscrezioni emerse dai quotidiani: «L’obbligo del pos è un obiettivo del Pnrr e quindi lo stiamo trattando con la Commissione. Se non ci sono i margini ci inventeremo un altro modo per non fare pagare agli esercenti le commissioni bancarie sui piccoli pagamenti».

Meloni: «La manovra non ha mai approvazione facile, daremo tempo al Parlamento per valutarla»

La presidente del Consiglio ha aggiunto: «La manovra non ha mai una approvazione facile: stiamo facendo tutti il nostro lavoro. Però penso che abbiamo fatto del nostro meglio nelle condizioni e nei tempi che avevamo, per dare al Parlamento la possibilità di avere i tempi di valutarla». E la premier Meloni ha aggiunto: «Ricordo che il governo che non nasceva nei mesi di ottobre, ma a febbraio (riferendosi al governo Draghi, ndr), presentò la manovra il 20 novembre». [Fact-checking: la legge di Bilancio del 2022 del governo Draghi venne presentata il 28 ottobre 2021 e venne approvata definitivamente grazie al via libera della Camera il 30 dicembre 2021, ndr]. E la premier Meloni ha dunque proseguito: «Noi siamo stati molto disponibili anche a valutare nel merito le singole proposte che arrivavano: se ne arrivano di buone nessun problema ad approfondirle. Se invece l’approccio è pregiudiziale il governo deve fare il governo e l’opposizione l’opposizione». In Commissione comunque la maggioranza non sarebbe intenzionata a fare passi in avanti sul nodo dei pagamenti elettronici, almeno finché non arrivi un via libera da Mef e Palazzo Chigi.

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Qatar 2022, Bleus sconfitti in finale dall’Argentina: Macron scende in campo per consolare Mbappé

18 Dicembre 2022 - 20:00 Redazione
Il presidente francese dagli spalti dello stadio di Lusail e sui social ha continuato a sostenere la nazionale allenata da Deschamps

«I Blues ci hanno fatto sognare». Si congratula con i suoi e si complimenta con gli avversari Emmanuel Macron, al termine della finale dei Mondiali 2022 che ha visto trionfare ai rigori l’Argentina contro la nazionale francese di Deschamps. Volato in Qatar per assistere alla semifinale di mercoledì scorso, tra polemiche e rivendicazioni, il presidente francese è stato ospitato oggi, domenica 18 dicembre, nella tribuna d’onore dello stadio di Lusail e dagli spalti, sui social e infine in campo, ha continuato a sostenere i Bleus. Dopo l’ultimo rigore, che ha sancito la vittoria degli argentini, Macron è sceso in campo per consolare il giocatore francese la squadra e in particolare Kylian Mbappé, che nella finale di oggi si è caricato la Francia sulle spalle realizzando tre gol, utili a portare il match fino ai rigori ma non alla vittoria finale.

Boccone amaro, dunque, anche per Macron che prima del fischio d’inizio aveva mandato un messaggio al presidente dell’Argentina, Alberto Fernández, ricordandogli «Tutta l’amicizia» nei confronti del Paese sudamericano. «Ma in anticipo, – ha scritto – mi dispiace per questo pomeriggio. Allez les Bleus!». Tempestiva la risposta (ironica) di Fernández che sempre con un tweet aveva sottolineato il suo «grande affetto» per il presidente francese. Poi la battuta: «Ti auguro il meglio per il futuro. Tranne questa domenica. L’Argentina è il mio meraviglioso paese, ed è l’America Latina! Forza il blu e il bianco!». Non è la prima volta che Emmanuel Macron utilizza questo format con i capi di Stato e di governo delle nazioni che si sono sfidate in campo per la Coppa del Mondo. Nel quarto di finale tra Francia e Inghilterra, il presidente francese aveva infatti punzecchiato il premier britannico: «Caro Rishi Sunak, non vedo l’ora inizi la partita di stasera: se vinceranno Les Blues (e lo faranno!) farete il tifo per noi in semifinale?». Stesso format, ma finale diverso: in quella occasione, infatti, i Blues di Deschamps avevano battuto l’Inghilterra per 0 a 2. Anche la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen a inizio partita aveva mandato un messaggio di incoraggiamento alla nazionale francese e, in particolare, a Macron. «Il mio cuore va a te e alla squadra francese oggi. Tutti i miei migliori auguri per la Coppa del Mondo! Forza Blues!». Ma nulla da fare, questa sera è l’Argentina ad alzare la sua terza coppa del mondo, nell’ultima partita in un Mondiale per Messi. 

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L’Argentina vince i Mondiali 2022, lo spot (ironico) su tutte le coincidenze con la vittoria del 1986 – Il video

18 Dicembre 2022 - 19:43 Redazione
Il filmato è stato realizzato da un'azienda che produce birre ed è presto diventato virale

In queste ore, subito dopo la vittoria ai rigori dell’Argentina in finale contro la Francia torna di attualità lo spot pubblicitario ironico che l’azienda di birra Quilmes ha diffuso in Argentina in cui mostra le diverse coincidenze tra il Mondiale del 1986 e quello attuale in Qatar. Nel filmato si vede, ad esempio, l’orario della finale di Doha di oggi: mezzogiorno. Ed è lo stesso di Messico 1986. Poi c’è la pioggia nei giorni precedenti ai Mondiali, il Canada qualificato in entrambe le edizioni e il Cile cha ha mancato la qualificazione. Coincidenze che toccano anche il mondo del cinema con Robert De Niro e i suoi due viaggi in Argentina, nel 2022 e nel 1986. Lo spot assume tratti sempre più ironici, tanto da scomodare l’astrologia con «Giove che sarà in Pesci, come nel giorno della finale del 1986». Il filmato si chiude poi con un parallelismo calcistico: gli argentini sciolgono il dibattito diffuso tra i tifosi e che va avanti da decenni: «Sì ma… nel 1986 avevamo il miglior giocatore del mondo… E anche ora». E, sempre verso la fine, appare la scritta: «Per chi necessita di coincidenze, ci sono le coincidenze. Per chi ha bisogno della squadra, c’è la squadra».

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Pallavolo, Conegliano campione del mondo per club: battuto 3 a 1 il VakifBank Istanbul dell’ex Egonu

18 Dicembre 2022 - 19:10 Redazione
Entusiasmo del coach Daniele Santarelli che si trova a vincere il secondo mondiale in poche settimane

Le atlete dell’Imoco Conegliano hanno vinto il Mondiale per Club 2022 di pallavolo femminile. Le venete hanno battuto 3 a 1 (25-18, 23-25, 25-21, 25-21) il Vakifbank Istanbul della ex Paola Egonu. Conegliano diventa campione del mondo per la seconda volta nella sua storia, dopo l’affermazione del 2019 sempre 3 a 1 ma sull’Eczacibasi. Si tratta della terza finale su tre partecipazioni consecutive della squadra, che all’Antalya Sports Arena si prende la rivincita alle Super Finals 2022 di CEV Champions League nell’ormai riconosciuta rivalità sportiva con il Vakifbank Istanbul, allenato dall’italiano Giovanni Guidetti. L’inizio delle Pantere è stato intenso con tre difese e i punti di Plummer e Haak per un immediato 3 a 0. Entusiasmo del coach Daniele Santarelli che si trova a vincere il secondo mondiale di queste settimane, dopo quello raggiunto con la Serbia in Olanda lo scorso ottobre.

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Trionfo Argentina, Messi e compagni sono campioni del Mondo. Dal dischetto gli errori di Coman e Tchouameni

18 Dicembre 2022 - 18:55 Redazione
La vittoria in una finale Mondiale bellissima e senza fine, che dopo 120 minuti era ferma sul risultato di 3 a 3

L’Argentina è campione del mondo. Al termine di una partita bellissima e logorante, che ha visto la Selección tre volte in vantaggio e tre volte recuperata da Kylian Mbappé, Messi – autore di una doppietta – e compagni hanno portato in trionfo l’albiceleste ai rigori, grazie agli errori dal dischetto di Coman e Tchouameni. L’Argentina alza così la sua terza coppa del mondo, nell’ultima partita in un Mondiale per Messi.

La partita

L’Argentina aveva iniziato meglio la partita, pressando i Bleus che erano parsi subito in confusione. Il match si è sbloccato intorno al 20esimo minuto, Di Maria è stato atterrato in area da Dembélé e si è procurato il rigore. Sul dischetto è andato Messi che ha realizzato il suo sesto gol a questo Mondiale. Poco più di dieci minuti più tardi, in cui la Francia non è riuscita a cambiare l’inerzia della partita, l’Argentina ha realizzato il raddoppio, grazie al contropiede finalizzato al 35esimo da Di Maria. Il ct francese Deschamps ha quindi tentato di dare una scossa ai suoi con una doppia sostituzione prima della fine del primo tempo: fuori Dembélé e Giroud per Kolo Muani e Thuram. Nel secondo tempo il copione è rimasto più o meno lo stesso, fino agli ultimi minuti. A dieci minuti dalla fine infatti, Kylian Mbappé si è caricato la Francia sulle spalle realizzando una doppietta. Ha segnato prima su rigore, accorciando le distanze, e poi ha realizzato il secondo gol – il suo settimo in questo Mondiale – con un tiro al volo in area appena un minuto dopo. Ai supplementari, durante il secondo tempo, Messi ha segnato ancora, su azione, riportando l’Argentina in vantaggio. Ma solo per pochi minuti. Perché sempre Mbappé, calciando su rigore, è riuscito a pareggiare ancora una volta il risultato di svantaggio, portando la partita nuovamente in parità, fino ai rigori.

Le formazioni

Così sono scese in campo le due squadre, che hanno diramato le formazioni ufficiali. Argentina: E. Martinez; Molina, Romero Otamendi, Tagliafico; Di Maria, De Paul, E.J. Fernandez, MacAllister; Messi, J. Alvarez. Francia: Lloris; Koude, Varane, Upamecano, Theo Hernandez; Rabiot, Tchouameni, Griezmann; Dembele, Mbappé, Giroud.

Il percorso delle due finaliste

L’Argentina ha avuto un pessimo esordio in Qatar. Nella prima partita, la sconfitta con l’Arabia Saudita ha complicato il passaggio del turno della Selección e messo in crisi i tifosi. Ma non la squadra, che si è affidata al suo capitano per uscire dal momento difficile. Da quel momento, Messi e compagni hanno vinto contro Messico e Polonia ai gironi – arrivando primi ed evitando l’accoppiamento con la Francia -, battuto l’Australia agli ottavi e superato ai rigori l’Olanda, che era riuscita a rimontare il doppio svantaggio. In semifinale, hanno poi liquidato la Croazia con un secco 3-0. Anche per la Francia due vittorie e una sconfitta ai gironi: dopo le vittorie con Australia e Danimarca, è arrivata la sconfitta a sorpresa con la Tunisia. Les Bleus hanno affrontato e superato la Polonia e l’Inghilterra, per ritrovarsi in semifinale contro il sorprendente Marocco, battuto 2-0. La Francia ha così ottenuto la sua quarta finale nelle ultime sette edizioni di un Mondiale.

La sfida tra i due campioni

In finale arrivano Argentina e Francia, due delle squadre favorite dall’inizio della competizione. Da una parte Lionel Messi, stella del calcio mondiale negli ultimi vent’anni, Pallone d’oro per 7 volte, vincitore di (quasi) tutto con la maglia del Barcellona e dell’albiceleste, una carriera intera sotto lo scrutinio di tifosi e appassionati che hanno interpretato i suoi successi e fallimenti alla luce del paragone con Cristiano Ronaldo e Diego Armando Maradona. E soprattutto, avendo superato i 35 anni, giunto alla sua ultima partita in un Mondiale. Dall’altra Kylian Mbappé, 24 anni da compiere dopodomani, una carriera appena iniziata e già fenomenale, tra record individuali e trofei sollevati, come i cinque campionati di Ligue 1, il mondiale in Russia quattro anni fa e la Nations League tre anni dopo.

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Lampedusa torna in allarme, naufragio al largo dell’isola: morta una bambina di due anni

18 Dicembre 2022 - 18:11 Ygnazia Cigna
Salvato un altro bambino presente sullo stesso barcone. La piccola era stata portata al Poliambulatorio con sindrome da annegamento

Naufragio a Lampedusa. Quasi una cinquantina di migranti sono stati soccorsi, ma una bambina di due anni è deceduta. Era stata portata con sindrome da annegamento al Poliambulatorio dell’isola dopo essere stata soccorsa da una barca affondata a circa 10 miglia a sud di Lampedusa. La piccola viaggiava con la madre. Sullo stesso barcone era presente un altro bambino, che è finito in acqua ed era stato tratto in salvo in gravi condizioni. I medici, in questo caso, sono però riusciti a rianimare il piccolo. Le persone migranti tratte in salvo sono in tutto 43, originarie di Costa d’Avorio, Guinea e Camerun. Oltre alla piccola, sono stati portati al Poliambulatorio altri 3 migranti salvati dalla Guardia di Finanza e – secondo quanto appreso finora – avrebbero riportato gravi ustioni. Non è ancora chiaro, al momento, se i naufraghi siano stati trovati direttamente in acqua o se l’imbarcazione sulla quale viaggiavano si sia ribaltata successivamente. Non risultano dispersi. I superstiti del naufragio hanno riferito di essere partiti alle 22 di ieri da Sfax, in Tunisia, e di aver pagato 2.500 euro a testa per effettuare la traversata.

Il sindaco: «È una strage senza fine. Non faccio altro che accogliere morti»

L’isola è tornata in allarme, oggi 18 dicembre, e da molo Favarolo, così come dal Poliambulatorio, è un continuo via vai di soccorritori e forze dell’ordine. Nel frattempo, il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino – che ha appena ricevuto sull’isola Matteo Salvini – è in costante contatto con le autorità e i medici della struttura di soccorso. «È una strage senza fine. Sono notizie che non soltanto rovinano le giornate, ma che devastano. Perché si tratta di bambini. Non che non faccia impressione quando perdono la vita gli adulti, ma quando si tratta di bambini è veramente devastante», ha dichiarato il sindaco apprendendo della notizia del naufragio. «È straziante, da quando sono diventato sindaco non faccio altro che accogliere morti. E sono stati tantissimi, una decina almeno, i bambini», ha aggiunto Mannino.

Foto di copertina da archivio

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L’appello del leader ceceno Ramzan Kadyrov ai musulmani: «Uniamoci contro la Nato»

18 Dicembre 2022 - 17:46 Redazione
Il fedelissimo di Putin ha pubblicato il messaggio in lingua cinese sul suo canale Telegram

Un invito ai musulmani di tutto il mondo a unire gli sforzi contro «il nemico comune»: la Nato. È quello che si legge nel messaggio del leader ceceno Ramzan Kadyrov, postato su Telegram in queste ore e in lingua cinese. «L’Alleanza Nord Atlantica minaccia l’esistenza del mondo intero. Ma la Russia, contrariamente a tutte le previsioni dell’Occidente, ha sfidato questo male e si sta avviando con fiducia verso la vittoria», si legge. «Negli ultimi 100 anni, gli Stati Uniti e l’Europa hanno organizzato decine di guerre, colpi di stato militari e invasioni. Milioni di civili sono diventati le loro vittime. E ora la minaccia ancora più grande è quella di distruggere tutti i valori morali. Vogliono trasformarci in animali facilmente manipolabili», scrive il fedelissimo del presidente russo, Vladimir Putin, secondo cui l’intero mondo islamico «e tutte le persone sane di mente» dovrebbero unirsi per combattere «il nostro comune nemico!». E poi ancora: «I loro soldi e le loro armi non sono niente in confronto alla nostra unità, volontà e fede nel nostro Creatore!». Per Kadyrov i Paesi non dovrebbero lasciare che sia la Nato «dettare le regole» perché – si legge – «presto verranno a calpestare la vostra patria!». Il leader ceceno era tornato a far parlare di sé dopo l’indiscrezione di pochi giorni fa del Wall Street Journal, secondo cui il presidente russo Vladimir Putin avrebbe ordinato al leader ceceno Ramzan Kadyrov di occupare la sede del governo di Kiev e di assassinare il presidente Zelensky. Secondo quanto riferito dai funzionari ucraini, infatti, Kadyrov sarebbe stato convocato dal Cremlino tre settimane prima dell’inizio del conflitto, lo scorso 24 febbraio, per «studiare una strategia» per uccidere il presidente ucraino.

Telegram/Kadyrov | Il messaggio del leader ceceno in lingua cinese pubblicato su Telegram

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Influenza, le raccomandazioni del ministro Schillaci per Natale: «Vaccinatevi e se avete sintomi tenete la mascherina»

18 Dicembre 2022 - 17:14 Redazione
A Domenica In, il ministro della Salute ha invitato tutti alla responsabilità per proteggere le persone più fragili

Vaccinazione e uso della mascherina sono le due lezioni che il ministro Orazio Schillaci si augura gli italiani abbiano imparato per affrontare nel modo migliore questo Natale 2022. «È il momento della responsabilità – ha detto il ministro della Salute a Domenica In – è quello che il Covid ci ha insegnato, abbiamo imparato tanti accorgimenti, non li dobbiamo dimenticare, ci vuole responsabilità verso le persone più deboli». In occasione delle feste infatti, come ogni anno, aumenteranno gli spostamenti, gli scambi, gli incontri e con i numeri dell’influenza stagionale che continuano a crescere, il rischio è che aumentino eccessivamente anche i contagi. Il ministro ha ricordato come negli ultimi due anni, come conseguenza dell’uso delle mascherine e delle restrizioni imposte per arginare il coronavirus, l’influenza stagionale non aveva avuto numeri elevati. Quest’anno invece è tornata a fare paura, con un’incidenza «molto importante anche con un anticipo stagionale rispetto a quello che avveniva in passato», ha spiegato Schillaci, che ha sottolineato come lo strumento «più importante contro l’influenza è la vaccinazione, soprattutto per gli anziani e per i fragili, penso ai cardiopatici, a chi ha problemi polmonari o oncologici e agli immunodepressi». Per questo, il ministro suggerisce in determinate condizioni di «portare sempre la mascherina se si ha una leggera sintomatologia quando si vanno a trovare i parenti».

La doppia vaccinazione

Schillaci ha quindi ricordato che il ministero ha lanciato una campagna sia per la quarta dose di vaccinazione Covid sia per la vaccinazione antinfluenzale: «Le due vaccinazioni sono compatibili e si possono fare anche insieme nella stessa giornata». Il ministro ha poi ringraziato i medici di famiglia, che sono «presidi insostituibili», e invitato a diffidare di rimedi fai-da-te per curare sintomi e influenza. «I medici sono quelli che conoscono meglio il paziente e più di altri possono indirizzare i pazienti verso le scelte giuste», ha aggiunto. Il ministro ha quindi espresso il desiderio di valorizzare il lavoro che hanno svolto durante la pandemia e in questa fase di emergenza per l’aumento dei contagi da influenza. «Non solo da un punto di vista economico – ha specificato – ma anche rendendo più attrattivo il Ssn, che per anni è stato uno dei migliori del mondo».

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