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Il messaggio di pace di Salvini a Meloni: «Sì c’è stata competizione tra noi, ma ora insieme 10 anni» – Il video

17 Dicembre 2022 - 18:43 Redazione
Il video del leader della Lega è stato diffuso durante la festa per i dieci anni di Fratelli d'Italia. «Per tutti i gufi che spererebbero il contrario, dureremo a lungo »

Gli attriti tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni sarebbero ormai un vecchio ricordo. Il video messaggio del leader della Lega trasmesso durante la festa per il decennale di Fratelli d’Italia sembrerebbe mettere fine all’idea di un rapporto teso tra il capo del Carroccio e l’attuale presidente del Consiglio: «C’è stata competizione? sì. C’è competizione ora? No», ha detto Salvini nel video, « ora vogliamo governare almeno 10 anni». E ancora: «Lo dico per tutti i gufi che spererebbero il contrario. Non vado oltre altrimenti rischiamo polemiche». Salvini si è detto dispiaciuto di non essere presente alla festa di Fdl per impegni politici in Lombardia, «i primi doni sotto l’albero di natale per l’anno nuovo 2023 sono due: le vittorie alle elezioni regionali della Lombardia e del Lazio. Avremo squadre all’altezza».

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SCIENZE E INNOVAZIONECoronavirusInfluenzaISSItaliaSanità

Virus del Cammello in Italia? L’Iss allontana le voci: «Ne circolano altri, ma non quello»

17 Dicembre 2022 - 18:21 Redazione
Il virus Mers si può manifestare con sintomi lievi alle vie respiratorie, ma in molti casi provoca polmoniti gravi e anche decessi. Secondo l'Istituto superiore di Sanità, però, le preoccupazioni ora arrivano da influenza e Covid

Probabilmente Coronavirus e influenza saranno ospiti sgraditi delle vacanze natalizie, ma almeno il virus Mers – ribattezzato l’influenza del cammello – non sta circolando nel nostro Paese. Lo assicura l’Istituto superiore di sanità (Iss) in una faq pubblicata sul sito. La Mers (Middle East Respiratory Syndrome o Sindrome Respiratoria Mediorientale) è una patologia infettiva causata dal coronavirus Mers-CoV, appartenente alla famiglia coronaviridea. Come precisato dall’Organizzazione mondiale della sanità in una nota, si può manifestare con sintomi lievi alle vie respiratorie, ma in molti casi provoca polmoniti gravi e anche decessi. Scoperto nel 2012 in Arabia Saudita, spesso trasmesso dai dromedari, è recentemente entrato nel mirino delle autorità sanitarie dopo che altri paesi hanno segnalato alcuni contagi, e i timori sono cresciuti nei confronti dei soggetti provenienti dal Qatar (dove sono in corso i Mondiali di calcio 2022 ). Le sorveglianze Iss, comunque, ogni anno monitorano i diversi virus respiratori che circolano nella stagione invernale, sia dal punto di vista epidemiologico che virologico. Tra i principali figurano l’ili (influenza like illness, o sindrome simil influenzale), una manifestazione acuta con sintomi generali e respiratori. Ci sono poii virus influenzali suddivisi in quattro tipi differenti: il virus tipo A e il virus tipo B, responsabili della sintomatologia influenzale classica. A cui si aggiungono il tipo C, di scarsa rilevanza clinica, e il tipo D, la cui possibilità di infettare l’uomo non è ancora chiara. Finora in questa stagione in Italia circolano soprattutto virus di tipo A, con una piccola quota di B. Vi è inoltre il Sars-CoV-2, il virus responsabile del Covid-19, che fa parte della famiglia dei coronavirus.

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SPORTCalcioMondiali 2022Qatar

Qatar 2022, la Croazia sul podio dei Mondiali. Ma è festa Marocco per l’impresa storica

17 Dicembre 2022 - 17:59 Redazione
Finisce 2-1 per i croati la finale di consolazione in Qatar contro il Marocco. Un risultato storico per il gruppo del ct Walid Regragui che regala ai marocchini il miglior piazzamento nella storia per una Nazionale africana

Non riesce al Marocco l’impresa di salire sul podio dei Mondiali in Qatar come prima nazionale africana, fermata dalla Croazia di Modric che vince per 2-1 la finale di consolazione. Gara partita con grande equilibrio, aperta dai croati con Gvardiol di testa e ripresa due minuti dopo dal marocchino Dari colpevole una dormita delle difesa avversaria. Al 42′ è stato poi Orsic servito da Livaja a pennellare col destro il 2-1 poco prima dell’intervallo. Sarò lo stesso Orsic in apertura di ripresa a sfiorare la doppietta, mentre il Marocco riesce a far crescere il pressing per buona parte della seconda parte di gara, costringendo i croati nella propria metà campo.

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DIRITTIArrestiDiritti umaniHijabIranMahsa AminiSocial mediaTeheran

Iran, arrestata l’attrice Taraneh Alidousti. Sui social senza hijab: «Il silenzio significa sostenere la tirannia»

17 Dicembre 2022 - 17:43 Redazione
Il media indipendente iraniano Iranwire denuncia anche l'omicidio dopo essere stata torturata da parte della polizia di Aida Rostami, medico che curava i manifestanti feriti delle proteste. Secondo le forze dell'ordine di Teheran, la donna sarebbe morta in un incidente stradale

Aveva pubblicato sue foto che la ritraevano senza hijab, sostenendo più volte sui social le proteste della popolazione iraniana contro il regime. Ora la nota attrice Taraneh Alidousti è stata arrestata. Nel suo ultimo post Instagram risalente all’8 dicembre, la 38enne aveva criticato duramente l’esecuzione del Mohsen Shekari, anche lui manifestante delle proteste innescate dalla morte della giovane Mahsa Amini, la giovane curdo iraniana presa dalla polizia morale per non avere indossato correttamente il velo. «Sedetevi e aspettate le conseguenze della vostra sete di sangue», aveva scritto l’attrice, «il silenzio significa sostenere la tirannia e i tiranni».

La dottoressa che cura i manifestanti presa e torturata dalla polizia

Gli iraniani feriti durante le proteste stanno sempre di più evitando gli ospedali per il timore di essere torturati, imprigionati, uccisi e messi a processo. Preferiscono farsi curare in strada o nelle loro case da medici che si oppongono al regime. Una di loro era Aida Rostami, 36enne, che curava i manifestanti a Ekbatan e in altri quartieri occidentali di Teheran, fino alla sua scomparsa, il 12 dicembre, poco dopo essere uscita da casa di un paziente per procurarsi del materiale medico. La sua salma è stata riconsegnata ieri in mortuario, dopo che la famiglia era stata avvertita dalla polizia, secondo cui la donna sarebbe morta a causa di un incidente stradale. Tuttavia, secondo una delle persone che è riuscita a vedere il corpo, Rostami sarebbe stata torturata. «L’anatomopatologo ha confessato alla famiglia che gli è stato chiesto di mentire sulla causa della morte. Non è morta in un incidente, l’hanno uccisa», ha dichiarato la fonte anonima a IranWire. «Facendo un’incidente è impossibile spezzarsi entrambi i polsi, avere lividi sul basso ventre e gli occhi fuori dalle orbite». La famiglia ha chiesto alla polizia di farsi mostrare l’auto di Rostami e il luogo dell’incidente, ma la richiesta non è stata accolta.

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ECONOMIA & LAVOROBonusCarovitaGoverno Meloni

Bonus occhiali, via libera allo sconto di 50 euro anche per lenti a contatto: chi può ottenerlo

17 Dicembre 2022 - 17:13 Redazione
È possibile chiedere il contributo una sola volta e per più componenti dello stesso nucleo famigliare per spese effettuate tra il 2021 e il 2023

Arriva il bonus occhiali per le famiglie con reddito Isee annuale inferiore ai 10.000 euro. Consisterà nel contributo una tantum pari a 50 euro, da destinare all’acquisto di occhiali da vista lenti a contatto correttive. Il decreto del ministero della Salute che ne definisce criteri, modalità e termini di erogazione è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo il via libera del Garante della privacy. Questo perché per accedere al bonus sarà necessario fornire, oltre alla dichiarazione Isee, un set di informazioni imprescindibili: nome e cognome, codice fiscale, indirizzo mail e/o numero di telefono, ed eventuali dati anagrafici del familiare o dei familiari per cui viene fatta la domanda. Il bonus potrà essere richiesto una volta sola per ciascun membro della famiglia.

La procedura

L’importo andrà a coprire le spese sostenute tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023, tramite voucher o rimborso. Nel primo caso, basterà fornire un documento di autocertificazione del reddito. Nel secondo, sarà necessario fornire gli estremi del documento di acquisto, una copia digitalizzata della fattura o dello scontrino e le coordinate Iban. Chi vorrà fare domanda dovrà registrarsi su un’apposita applicazione disponibile sul sito del Ministero, accedendo tramite carta d’identità elettronica (Cie), Spid o carta nazionale dei servizi (Cns).

Una volta terminato il percorso di autenticazione, bisognerà attendere le verifiche dell’Inps. Se viene confermata l’aderenza del candidato ai requisiti richiesti, l’indennizzo sarà accreditato sul conto corrente del richiedente. Mentre il bonus verrà emesso in formato digitale con apposito Qr code, sarà disponibile nell’apposita area riservata e dovrà essere utilizzato entro 30 giorni dalla data di emissione (pena l’annullamento della richiesta: bisognerà, in quel caso, ripetere l’intera procedura). I bonus verranno assegnati in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande, fino all’esaurimento delle risorse annuali disponibili.

La cifra potrà essere spesa solo presso gli appositi fornitori, ovvero gli esercizi commerciali accreditati. Che, a loro volta, se interessati a venir inclusi nell’elenco disponibile sulla piattaforma, dovranno registrarsi via Cie, Spid o Cns. E poi compilare un modulo con partita Iva, codice Ateco, denominazione e luoghi dove svolgono l’attività, tipologia di beni offerti e venduti. Oltre a una dichiarazione che li vincola ad accettare i buoni solo per gli acquisti previsti dalla norma, e solo per uno dei prodotti consentiti. Chi verrà accettato si vedrà riconosciuto un importo pari al buono validato.

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ATTUALITÀFotoGiovaniGoverno MeloniInchiesteLazioPoliziaRaveRomaVideo

Roma, in 200 a una festa non autorizzata contro il decreto anti rave: «È un picnic». La polizia circonda i partecipanti nel parco – Foto e video

17 Dicembre 2022 - 16:45 Redazione
L'evento è partito poco dopo le 13 nel parco vicino alle Terme di Caracalla per protestare contro il decreto anti rave del governo Meloni. Iniziative simili anche a Napoli, Bologna e Torino

Sarebbero circa 200 le persone che si sono ritrovate nel parco vicino alle Terme di Caracalla a Roma per quello che pare un vero e proprio rave con musica e gente che balla. Gli organizzatori definiscono la festa semplicemente «un picnic», tecnicamente una «taz», cioè zona temporaneamente autonoma, che da poco dopo le 15 è stata anche circondata dalla polizia, nel tentativo di impedire che altre persone si aggiungessero. Ci sarebbe stato qualche attimo di tensione tra le forze dell’ordine e un paio di partecipanti intenti a passare per una via alternativa a quella scelta per l’accesso. La situazione sarebbe però presto tornata alla normalità. Secondo quanto riporta Repubblica, sarebbe in corso una trattativa tra gli organizzatori e le forze dell’ordine per trasferire la festa al Circo Massimo.

Il volantino diffuso dagli organizzatori del «PikNix» che dava appuntamento a oggi 17 dicembre alle 13 alla fermata della metro Circo Massimo a Roma

Da alcuni giorni sui social era circolata la locandina dell’evento rivolto «a chi suona, a chi balla, a chi lotta, a chi studia, a chi lavora, a chi abita, a chi occupa». Poco più sotto nello stesso volantino emerge chiaro che la “festa” è una protesta contro il decreto Rave: «Il governo Meloni ha dichiarato guerra ai poveri – recita il testo – mostrando la faccia feroce contro le persone comuni, garantendo immunità a poteri forti e padroni (…) Oggi è toccato ai rave ma domani toccherà a chi occupa le scuole, le università, le fabbriche, le case, a chi sceglie di scendere in strada, a chi decide di lottare e a chi non ha scelta». Sempre Repubblica parla di alcuni striscioni presenti sul posto: “No bis no party” ma anche “il carcere uccide” e “no al 41bis” in riferimento alla vicenda di Alfredo Cospito.

Manifestazioni anche a Torino, Napoli e Bologna

Credit: ANSA Foto

In contemporanea altre manifestazioni contro il decreto anti rave stanno avendo luogo da Nord a Sud dell’Italia. A Torino, per esempio, una parata animata da alcune centinaia di antagonisti e anarchici è partita da piazza Statuto. In un comunicato gli anarchici hanno dichiarato: «Non sarà la ennesima legge repressiva a cancellare la storia da cui proveniamo e che stiamo ancora scrivendo». La manifestazione, intitolata ‘Smash Repression’, sta avendo luogo anche a Bologna, Napoli e Firenze. Nel capoluogo emiliano il corteo musicale è partito nel pomeriggio, per poi attraversare mezza città: da via Carracci a via Matteotti e Indipendenza, poi le vie Marconi, Lame, Saffi, Zanardi fino a tornare in zona Navile per concludersi in piazza dell’Unità. Le forze dell’ordine lo hanno controllato a distanza. I partecipanti sarebbero più di duemila. A Napoli, 1.300: la manifestazione è partita da piazza Dante e procede senza problemi. Gli organizzatori napoletani ribadiscono la loro intenzione di «rivendicare il diritto alla musica, alla socialità, alla sperimentazione fuori dalle logiche del mercato». A organizzare il corteo la rete ‘Smash repression’ che riunisce sound crew dei rave, centri sociali, collettivi e associazioni.

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ESTERIAndriy ShevchenkoBombardamentiCalcioDroniKievRussiaUcraina

Shevchenko, il ritorno spaventoso in Ucraina: «Un drone russo esploso vicino a me: perché dobbiamo combattere ancora»

17 Dicembre 2022 - 16:19 Redazione
L'ex calciatore è tornato nel suo Paese per incontrare il presidente ucraino Zelensky e per rilanciare una raccolta fondi che permetta l'acquisto di generatori elettrici per gli ucraini

L’ex attaccante di Milan e Chelsea Andriy Shevchenko è di recente tornato dall’Ucraina, dove si è recato per incontrare il Presidente Zelensky e sostenere il Paese invaso dalla Russia. In un’intervista esclusiva a Sky Sport, ha raccontato la sua esperienza e i momenti di paura vissuti. Che includono un incontro ravvicinato con un missile. Mentre di trovava a Kiev, infatti, un drone dell’esercito del Cremlino avrebbe colpito la città. L’ex stella delle Serie A ha spiegato che in quel momento si trovava a «circa 2 km dall’attacco». «La sensazione (dall’esplosione) è stata molto forte – ha proseguito -. Uno dei generatori elettrici centrali (è stato colpito), come tutti sappiamo i russi stanno cercando di colpire l’infrastruttura critica». Dalle sue parole trapela turbamento ma non sorpresa: «Quando mi trasferisco in una zona di guerra so che potrebbe succedere». Schevchenko era tornato a Kiev anche per per lanciare un nuovo progetto. «Mentre ero lì, abbiamo fatto una chiamata tramite Zoom tra l’ambasciatore degli Stati Uniti e Usyk (il campione del mondo di boxe Oleksandr): abbiamo parlato di come aiutare il popolo ucraino in questa situazione. Ora iniziamo una raccolta fondi per tutte quelle persone che hanno bisogno di generatori elettrici. Sono importanti soprattutto per gli ospedali che in questo modo avranno la possibilità di salvare la vita delle persone».

Il ritorno a casa

«È una sensazione incredibile quando vai lì – racconta l’ex calciatore – Le persone soffrono ma sono molto unite. Sappiamo cosa dobbiamo fare, sappiamo come sopravvivere, sappiamo che dobbiamo essere uniti insieme. Quando l’elettricità torna in alcuni posti, chiami i tuoi amici e li inviti a casa, fai una doccia, condividi del cibo. Questo è quello che fanno le persone, collaborano solo per cercare di aiutarsi a vicenda». Definisce la forza dell’Ucraina «indistruttibile»: «Non abbiamo scelta. Abbiamo un obiettivo molto chiaro: stiamo combattendo per la nostra terra, per il nostro futuro». Adesso, Shevchenko si trova a Doha, ospite della Fifa in occasione dei Mondiali di calcio. Ma anche dalla capitale Qatarina, scrive Sky Sport, continua a tenere incontri con influenti politici di tutto il mondo, lanciando appelli per un maggiore sostegno al popolo ucraino invaso dalla Russia.

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CULTURA & SPETTACOLOCinemaLeonardo DiCaprioUSA

C’era spazio per Jack sulla zattera del Titanic? Il regista James Cameron ha risolto il mistero del suo film

17 Dicembre 2022 - 15:51 Redazione
Da anni i fan della pellicola si interrogano se il personaggio interpretato da Leonardo Di Caprio si sarebbe potuto salvare. Il regista ha rivelato di aver affidato il caso a diversi esperti per chiudere una volta per tutte la discussione

A tutti, o quasi, guardando Titanic, è capitato di chiedersi se Jack su quella porta di legno spezzata proprio non ci stesse. In molti sostengono che ci fosse spazio per entrambi, e sul tema non mancano meme che mostrano la sagoma della zattera improvvisata con due persone a bordo. A smentire tutti, però, ci ha pensato il regista James Cameron che ha commissionato uno studio per stabilirlo. «Abbiamo fatto un’accurata analisi forense con un esperto di ipotermia e la risposta è che non c’è nessun modo in cui sarebbero riusciti a sopravvivere entrambi. Solo uno dei due ce la poteva fare», ha dichiarato il regista al Toronto Sun in occasione della presentazione di Avatar: La via dell’Acqua. Cameron ha spiegato che allo studio hanno partecipato stunt con la stessa massa corporea di Kate Winslet e Leonardo DiCaprio che sono stati messi in acqua gelida dopo essere stati ricoperti di sensori. «Abbiamo provato svariati modi, ma sono uno dei due ce la poteva fare». Ad ogni modo, secondo Cameron, Jack «doveva morire». Perché «è come Romeo e Giulietta. Un film sull’amore e sul sacrificio e sulla morte. L’amore si misura con il sacrificio. Magari dopo 25 anni finalmente è finita questa storia». Già nel 2019 il regista aveva definito l’intero dibattito una stupidaggine.

Foto di copertina: 20TH CENTURY STUDIOS

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POLITICAForza ItaliaFranciaGermaniaNucleareRussiaSilvio BerlusconiUnione europeaVladimir Putin

Berlusconi, l’amarezza su Putin: «Da lui ipotesi assurde sul nucleare. Sulla Russia nell’Ue convinsi tutti, tranne Germania e Francia»

17 Dicembre 2022 - 15:13 Redazione
L'ex premier ricorda come riuscì a ottenere il via libera per l'ingresso in Europa di Mosca anche dallo stesso presidente russo, ma Berlino e Parigi si opposero «e oggi purtroppo la situazione è tornata quella della guerra fredda»

Torna a commentare l’invasione russa in Ucraina Silvio Berlusconi, ma stavolta con toni più distaccati nei confronti dello storico amico Vladimir Putin. Alla convention di Forza Italia a Milano in vista delle Regionali in Lombardia, l’ex premier ha detto che quella in Ucriana è «una guerra che non si sa quando finirà, una guerra che ha implicazioni in tutti i paesi europei e una guerra che troppo spesso paradossalmente suscita ipotesi assurde di utilizzo delle armi nucleari», proprio come da «Putin quattro giorni fa». Berlusconi resta comunque critico anche sul ruolo diplomatico dell’Europa che «oggi purtroppo non conta sul piano internazionale ma, cambiando il sistema di voto da quello all’unanimità a quello di maggioranza qualificata, come chiedo dal 2000, potrebbe darsi, come succede negli Stati Uniti con la libertà assoluta di tutti gli Stati, una politica di difesa comune con una voce sola di quel coordinamento delle forze militari dei singoli paesi europei».

La trattativa per la Russia nell’Ue

Berlusconi rimpiange l’occasione persa anni fa, quando si impegnò per avviare il processo di adesione della Russia all’Unione europea: «Speravamo di poter convincere la Russia, che è assolutamente un paese europeo per storia, per tradizione, per religione, per la sua letteratura, per la sua musica, per il suo stile di vita, ad entrare nella nostra Europa, mettendo così fine al pericolo che incombe su di noi di un’espansione del globalismo cinese anche sul nostro continente». All’epoca Berlusconi sostiene di aver ottenuto «da Putin il via su questa operazione, tutti i paesi europei furono d’accordo eccetto Germania e Francia, che si opposero temendo, bisogna dire a ragione, con l’ingresso della Russia nell’Unione Europea, di perdere la loro primazia in Europa. È stato un gran peccato e oggi purtroppo la situazione è tornata quella della guerra fredda».

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Manovra, stangata sul tabacco trinciato: da gennaio aumenta di 40 centesimi. Calano le accise sulle sigarette

17 Dicembre 2022 - 14:56 Redazione
La modifica permette di ridurre gli aumenti previsti per i pacchetti di sigarette tradizionali

Stretta in arrivo sul tabacco trinciato: dal 1° gennaio 2023 comprarlo sfuso per rollarsi le sigarette «fai-da-te» costerà fino a 40 centesimi in più. Con un emendamento al Ddl di bilancio, ora all’esame della Camera, il governo Meloni aggiusta il tiro sulle nuove tasse previste per la materia prima delle sigarette rollate, solitamente venduta in pacchetti da 30 grammi. L’accisa minima specifica per il trinciato arriverà a toccare i 140 euro al chilo: una scelta che, secondo la Ragioneria, aumenterà gli incassi per circa 50 milioni nell’anno venturo. Un tesoretto che dovrebbe aiutare l’esecutivo a ridurre il prelievo di 48 milioni sulle sigarette tradizionali, che andava a incidere soprattutto sui prodotti a basso costo.

Aumenti più contenuti per le sigarette tradizionali

I fumatori delle sigarette tradizionali, dunque, dovranno affrontare rincari più contenuti. L’aumento previsto dal 1° gennaio scende dai 15-30 centesimi a pacchetto, ipotizzati con la presentazione della manovra di bilancio, a una cifra compresa tra i 10 e i 12 centesimi. L’emendamento riduce l’importo specifico fisso, attualmente fissato dall’articolo 29 del Dl a 36 euro per mille sigarette nel 2023. Che avrebbe dovuto salire a 36.50 euro nel 2024 e 37 euro nel 2025. Adesso la somma ogni mille sigarette prevista per i prossimi tre anni scende di circa otto euro: e dunque la «specifica» per il 2023 scende a 28 euro, 28.20 nel 2024 e 28.70 dal 2025. La commissione Bilancio attende di passare in esame il correttivo in arrivo, che prevede anche un intervento sull’onere fiscale minimo. Ottenuto dalla somma di due componenti: il già citato importo specifico fisso e un secondo importo che risulta dall’applicazione dell’aliquota di base al prezzo di vendita (a cui poi si aggiunge anche l’Iva). Attualmente il Ddl prevede che tale onere fiscale minimo sia pari al 96,22% della somma dell’accisa globale per il 2023, al 96,50% per l’anno 2024 e al 96,90% a partire dall’anno 2025. Le percentuali, calcolando l’effetto del tabacco trinciato, salgono al 98,10% per il prossimo anno, al 98,50% per il 2024 e al 98,60% a partire dal 2025.

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POLITICAAlessio D'AmatoElezioni RegionaliGiuseppe ConteInceneritoriLazioM5SPD

Da Conte bordate al Pd, l’attacco al candidato nel Lazio: «Non lo accetto: deve 300mila euro alla Regione. Inceneritore a Roma? Una follia»

17 Dicembre 2022 - 14:50 Redazione
«Non ci interessa allargare il perimetro per avere qualche assessore in più», spiega l'ex premier che allontana ancora una volta l'ipotesi di un riavvicinamento nel Lazio con i dem

È sempre più gelido il rapporto tra M5s e Pd nel Lazio, a differenza della Lombardia, dove l’asse giallo-rosso si sarebbe ricomposto in vista delle Regionali del prossimo febbraio. A Roma il presidente M5s Giuseppe Conte pare aver ormai chiuso ogni possibilità di ricucire con i dem, passando anzi agli attacchi frontali da campagna elettorale ormai partita. L’ultimo arriva contro il candidato Pd Alessio D’Amato, su cui Conte solleva una questione morale, «premessa di ogni azione politica», dice alla riunione del Coordinamento2050 riferendosi alla condanna dell’ex assessore regionale da parte della Corte dei conti. «Oggi voglio affrontare il rischio di questa mia precisazione: Io non posso accettare che in una mia lista del M5s, e lo stesso vale per gli amici del coordinamento2050, ci possa essere una persona che deve alla Regione Lazio quasi 300mila euro, perché ha creato un danno erariale accertato. Non ci giriamo intorno: non posso accettarlo come candidato alla Regione».

«L’inceneritore è una follia»

Altro pomo della discordia tra Pd e M5s è poi il termovalorizzatore di Roma, su cui il sindaco dem Roberto Gualtieri ha ottenuto poteri speciali dal governo: «La transizione se non è coniugata alla partecipazione democratica non significa nulla – tuona Conte – Pensate che atto di autoritarismo conferire ad un commissario di Roma» i poteri «perché scelga lui, a dispetto di tutto il coinvolgimento dei cittadini, di fare un impianto con una tecnologia obsoleta. Il principio di incenerimento è una follia. È l’opposto di qualsiasi logica futura».

«Dobbiamo essere umili e intransigenti»

Il leader del M5S quindi ha lanciato un messaggio in vista delle elezioni: «Noi dobbiamo essere umili e lavorare con i cittadini. Per questo è importante aprirci a forze sociali, civiche, creare dei forum da portare avanti» Infatti, «solo così possiamo costruire una regione meglio governata» spiega Conte. «A noi non interessa allargare il perimetro per avere qualche assessore in più, per avere qualche chance maggiore di avere occasioni per moltiplicare il nostro potere. A noi interessa perseguire obiettivi politici, e per farlo, essendo molto ambizioni, dobbiamo essere, per forza di cose, intransigenti».

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FACT-CHECKINGElon MuskFake newsSocial media

No! Questo tweet non è stato pubblicato da Elon Musk

17 Dicembre 2022 - 14:26 David Puente
Non c'è alcun riscontro, mentre l'origine del tutto è un account Reddit

La recente sospensione di diversi giornalisti da parte di Elon Musk di alcuni giornalisti, da lui accusati di aver violato le regole di Twitter, ha scatenato diverse discussioni sulla piattaforma. Accusati di “doxxing”, ossia di cercare e diffondere pubblicamente informazioni personali o private, in realtà i giornalisti avevano parlato della sospensione dell’account @ElonJet e di altri che tracciavano aerei privati, mentre alcuni avevano scritto articoli critici sulla nuova gestione di Twitter. Nella totale confusione, è stato sospeso anche l’account della giornalista Linette Lopez che da anni pubblica le sue indagini su Tesla, la società di Musk. Alcuni degli account sono stati ripristinati, ma non tutti, nel frattempo nella piattaforma di Musk circola un falso screenshot che gli attribuisce parole non sue sulla vicenda.

Per chi ha fretta

  • Circolano due versioni dello screenshot, uno con e uno senza i contatori dei retweets, dei quote tweets e dei likes.
  • Non risultano screenshot con altri numeri nei contatori. L’immagine, dunque, risulta l’unica presunta prova.
  • Non si trova alcun altro screen e il tweet non viene citato da alcun giornalista o media. Stesso discorso per i siti che archiviano contenuti online.
  • L’immagine risulta realizzata e pubblicata da un utente su Reddit.

Analisi

Lo screenshot del presunto tweet attribuito a Elon Musk è stato condiviso da diversi account, tra questi quello di @YourAnonNews. Nello screenshot leggiamo:

You know, in some parts of the world, journalists get murdered for crossing the wrong people. Banning the reporters I don’t like from my own platform feels like a pretty innocuous alternative to me

Il contatore del tweet

Il presunto tweet, secondo lo screenshot, sarebbe stato pubblicato il 16 dicembre 2022 intorno alle ore 10:16 del mattino (non si conosce il fuso orario). Ciò che manca nello screenshot di @YourAnonNews sono i contatori dei retweets, dei quote tweets e dei likes. Circolano altri screenshot che però li riportano, ma sempre con gli stessi numeri.

Ciò che notiamo nello screenshot è una sorta di watermark che ci porta a una probabile origine: l’utente Reddit “Butterstickdildo” («r/WhitePeopleTwitter by u/BUTTERSTICKDILDO»).

La fonte del fake

Ecco la pubblicazione dell’immagine con gli stessi identici dati nel contatore:

Come possiamo notare, oltre ai contatori leggiamo il titolo della cosiddetta “opera” («Elon the benevolent») alla quale vengono indicati i tag “Satire” e “Fake Tweet”. Tra i commenti su Reddit troviamo quello della moderazione dove viene subito indicato come non vero: «Oi you lumps. This post has been marked as Satire, meaning it is not a real tweet. Satire means it’s not real. du-doi. You can stop reporting it now».

La teoria del tweet cancellato

Secondo l’account @YourAnonNews, Musk avrebbe rimosso il tweet a seguito di numerose critiche: «Yes, that was a real Tweet by him – stop asking. He deleted it because he got too much flack for posting it».

Ad oggi, nessuno è stato in grado di fornire un link del tweet rimosso. Questo, inoltre, non figura nei salvataggi su WebArchive. Considerando che gli status di Musk tra il 16 e il 17 dicembre iniziavano con l’ID «16036», «16037» e «16038», non risultano tweet del genere su Archive. Su servizi come Polititweet.org non risulta nemmeno tra i rimossi.

Considerando l’orario presente nello screenshot e quello del tweet iniziale di @YourAnonNews (17 dicembre 2022 alle ore 1:26 del mattino) sarebbe passata circa mezza giornata (dipende dal fuso orario). Vista l’enorme attenzione mediatica nei confronti di Elon Musk a seguito della sospensione dei giornalisti, un tweet del genere sarebbe stato quantomeno notato nel mondo del giornalismo e citato in quanto tale. Non si ha traccia del tweet nei media, ma anche se fosse stato rimosso ci sarebbero almeno tracce come i tweet che lo hanno commentato o condiviso. Rimossi anche quelli? Se ne sarebbero resi conto in molti e una cancellazione di massa del genere avrebbe scatenato un aumento considerevole delle critiche (soprattutto sui media).

Conclusioni

Lo screenshot che circola online non trova alcun riscontro. Non ci sono tracce della sua esistenza, così come non risulta citato da alcun giornalista o media. Tutto porta a un account Reddit che ha creato l’immagine per “satira”.

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