In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ESTERICinaCoronavirusSanitàSequenziamentoTamponiUSA

Covid, «in Cina 9000 morti al giorno». E gli Usa pensano di analizzare l’acqua di scarico degli aerei per trovare i positivi

30 Dicembre 2022 - 10:27 Antonio Di Noto
Secondo gli esperti i morti nel Paese potrebbero toccare gli 1,7 milioni

Fino a 9000 morti al giorno per Covid in Cina. Questa è la stima di Airfinity, associazione di esperti che analizza dati sanitari, citata dal Guardian. Il tutto mentre Pechino continua a diffondere dati rassicuranti: tre morti, un morto, due morti. Sono questi i risultati del nuovo sistema di conteggio per mascherare i veri effetti del virus sulla popolazione. Nel gigante asiatico, i contagi hanno iniziato ad aumentare sensibilmente a novembre, ma è da quanto il Paese ha abbandonato la politica zero Covid, allentando gran parte delle severe restrizioni, che il Coronavirus sta circolando con insistenza. Sono circa 100 mila i contagi in Cina dall’1 dicembre e il picco pare essere ancora lontano, secondo Airfinity, non arriverà prima del 13 gennaio, quando dovrebbero essere raggiunti i 25 mila contagi al giorno, e oltre mezzo milione dall’inizio di dicembre. Ad aprile, i morti potrebbero toccare gli 1,7 milioni. Nulla di vero per Pechino, secondo cui il punto massimo sarebbe già stato raggiunto e superato, spiega La Stampa.

Gli ospedali cinesi in tilt

Anche negli ospedali cinesi la situazione è drammatica, con la metà del personale del Drum Tower Hospital di Nanchino positiva e numerosi centri sportivi di Pechino che sono stati trasformati in pronto soccorso d’emergenza. Nelle strutture sanitare vere e proprie, le barelle sono ovunque: nei corridoi, negli ascensori, nelle aree pubbliche. Le vaccinazioni, in Cina, procedono a rilento. Per questo, tra i tanti viaggi all’estero prenotati non appena il governo ne ha dato possibilità, non c’è solo chi parte per piacere o affari, ma anche un nutrito numero di turisti vaccinali. La prima a veder arrivare i cittadini cinesi bisognosi di vaccino è stata Macao, dall’altro lato della baia formata dall’estuario del fiume delle Perle rispetto ad Hong Kong, con la quale condivide lo status regione amministrativa speciale della Cina. Il turismo vaccinale, però, potrebbe intensificarsi da gennaio, quando le autorità cinesi riprenderanno a rilasciare e rinnovare passaporti. Alcuni Paesi asiatici iniziano a vedere la situazione come un’opportunità. È il caso della Thailandia che sta prendendo in considerazione la possibilità di offrire la vaccinazione gratuitamente ai cittadini cinesi. L’idea è di incentivare il turismo proveniente dal gigante asiatico. Un flusso che ha sempre rappresentato un’entrata importante per Bangkok, che si aspetta circa 5 milioni di turisti cinesi nel 2023.

L’acqua di scarico degli aerei funziona meglio dei tamponi

Nel frattempo, preoccupa la mancanza di informazioni circa la natura del virus e delle sue varianti, che la Cina non fornisce. Per questo alcuni Paesi, tra cui l’Italia, stanno effettuando tamponi ai passeggeri cinesi all’arrivo negli aeroporti, non senza problemi, polemica e contraddizioni. Una misura, ha fatto sapere l’Ue, che «non è giustificata» se l’obiettivo è quello di contenere i contagi. Infatti, ha fatto sapere l’Ecdc: «I Paesi dell’Ue hanno livelli relativamente alti di immunizzazione e vaccinazione, e le varianti che circolano in Cina sono già in circolazione nell’Ue». Per questo, gli esperti suggeriscono, piuttosto, di analizzare l’acqua di scarico degli aerei alla ricerca di potenziali nuove varianti che potrebbero creare scompiglio nei Paesi occidentali. Un’opzione al vaglio del Center for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitense, nonostante sull’altra sponda dell’Atlantico siano già in vigore i tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti
ATTUALITÀCoronavirusIndice RTISSSanità

Covid: continua a scendere l’Rt, incidenza stabile. Nessuna regione a rischio alto – Il monitoraggio Iss

30 Dicembre 2022 - 10:06 Redazione
Pressoché stabili le terapie intensive con il 3,2% di posti letto occupati, contro il 3,1% della settimana scorsa

Continua la discesa dell’indice di trasmissibilità Rt, misurato sui casi sintomatici di Coronavirus. L’indice si mantiene sotto la soglia epidemica. Nel periodo tra il 7 e il 20 dicembre il valore medio si è attestato sullo 0,84 (range 0,81-0,88). Una diminuzione rispetto alla settimana precedente – quando era 0,88 – e «sotto la soglia epidemica» rileva il rapporto settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. In calo anche l’indice basato sui casi con ricovero ospedaliero. Al 20 dicembre il valore è 0,87 (con range 0,84-0,90), era 0,91 una settimana prima. Il trend positivo si riflette anche nei tassi di occupazione delle aree mediche. Le terapie intensive rimangono pressoché stabili con il 3,2% di posti letto occupati, contro il 3,1% della settimana scorsa. Includendo nel conteggio anche i reparti ordinari, la percentuale di posti occupati passa dal 13,7% del 22 dicembre, al 13% della rilevazione del 29 dicembre. Per quanto riguarda l’incidenza settimanale, questa rimane stabile a 207 casi ogni 100 mila abitanti. Questa settimana, inoltre, nessuna regione o provincia autonoma è considerata a rischio alto dall’Istituto. Ce ne sono 5 a rischio moderato Basilicata, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia e Umbria – e 16 a rischio basso. Dodici regioni hanno riportato un’allerta di resilienza mentre sono due a riportarne molteplici.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti
SOSTENIBILITÀAndrew TateArrestiDiritti umaniGreta ThunbergInchiesteRomaniaSocial media

Come ha preso Greta Thunberg l’arresto di Andrew Tate: «Vedete cosa succede a non riciclare le scatole della pizza?»

30 Dicembre 2022 - 09:55 Redazione
L'ambientalista sfotte l'ex kickboxer su Twitter

Greta Thunberg ha reagito su Twitter con ironia oggi alla notizia dell’arresto di Andrew Tate, l’ex kickboxer con cui aveva avuto uno scambio di sfottò nei giorni scorsi. «Vedete cosa succede a non riciclare le scatole della pizza?», ha scritto. Il riferimento è a una circostanza raccontata in occasione del fermo di Tate e del fratello Tristan: pare che la polizia romena abbia avuto la certezza che l’uomo si trovasse nel paese grazie al video con cui ha risposto a Thunberg. Nel quale faceva bella mostra il cartone di una pizza portata a domicilio, che appartiene a una nota catena locale. La polizia rumena ha in ogni caso smentito la circostanza. Tate è stato arrestato nella notte con l’accusa di traffico di esseri umani. Secondo l’indagine avrebbe sfruttato donne per girare filmati da rivendere sul web.

Leggi anche:

Articoli di SOSTENIBILITÀ più letti
ESTERIBrasileCalcioPeléVideo

Il Cristo Redentore si illumina con i colori della bandiera brasiliana per omaggiare Pelé – Il video

30 Dicembre 2022 - 09:44 Redazione
Il presidente Bolsonaro proclama tre giorni di lutto. I funerali si svolgeranno martedì 3 gennaio

La statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro si è illuminata con i colori della bandiera brasiliana per omaggiare Pelé. Per la morte del leggendario campione il presidente Jair Bolsonaro ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. La veglia funebre per Edson Arantes do Nascimento si terrà lunedì 2 gennaio. I funerali avranno luogo il giorno dopo, martedì 3 gennaio, a Santos, la città del sud est del Brasile dove Pelé giocò per quasi tutta la sua carriera. Per la veglia sarà aperto lo stadio Urbano Caldeira, meglio conosciuto come Vila Belmiro, «lì dove Pelè ha incantato il mondo», come annunciato dal club. Il feretro di Pelé sarà poi portato in un corteo funebre per le vie della città, prima di celebrare una cerimonia religiosa in forma privata.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti
CULTURA & SPETTACOLOLombardiaMilanoPropagandaTeatroUcraina

Il teatro Arcimboldi di Milano cancella l’esibizione del ballerino ucraino Sergei Polunin

30 Dicembre 2022 - 09:30 Redazione
La "rock star della danza" ha un tatuaggio di Putin e si è esibito per finanziare l'esercito

Il teatro Arcimboldi di Milano ha deciso di cancellare le due date dello spettacolo di Sergei Polunin. La “rock star della danza” è ucraino di Cherson ma tifa Russia: si è fatto tatuare il ritratto di Putin sul corpo. Il direttore del Tam Gianmario Longoni ha anticipato la decisione al Corriere della Sera. Diverse proteste si erano alzate per il suo spettacolo: per le due date erano stati già venduti 3.500 biglietti. Negli anni Polunin ha pronunciato frasi come «Putin è la mia luce» e attaccato donne, obesi, neri. Il suo spettacolo è stato cancellato anche dalla programmazione dell’Opéra di Parigi. Ma lui continua ad esibirsi in Russia, dove ha partecipato a uno show per finanziare l’esercito. Il sito del teatro fa sapere che l’esibizione era in programma il 29 e il 30 gennaio.

Leggi anche:

Articoli di CULTURA & SPETTACOLO più letti
ATTUALITÀCinaCoronavirusInfluenzaLazioLombardiaPronto soccorsoQuarantena

Coronavirus e influenza, i pronto soccorso del Lazio in ginocchio. E la Lombardia pensa di riaprire i Covid Hotel per chi arriva dalla Cina

30 Dicembre 2022 - 08:59 Redazione
«Sento aria di discriminazione», ha commentato Francesco Wu, presidente onorario dell'associazione imprenditori Italia-Cina

I pronto soccorso degli ospedali del Lazio sono sovraffollati. In questi giorni di festa i pazienti ci si riversano ma vengono subito avvertiti. «Previste molte ore di attesa. Rivolgersi al curante» si leggeva ieri sul pannello elettronico all’entrata del pronto soccorso dell’ospedale Casilino. La causa delle lunghe code è la concomitanza di varie patologie. C’è il Covid, con i 2.627 nuovi positivi di ieri nella regione. Si somma l’influenza, con il picco anticipato rispetto al normale a causa del ritorno dopo due anni di relativa calma. Gli ospedali si imballano e nelle lunghe file di persone che aspettano di essere curati non mancano i pazienti che si presentano con altri problemi: chi viene colpito da ictus, traumi fisici, incidenti stradali, e polmoniti non virali. I meno gravi sono costretti ad aspettare per ore e alcuni si trovano a dover pagare per il boarding, ovvero per rimanere nel dipartimento di emergenza e accettazione in attesa di un posto nel reparto adatto.

I contagiati in arrivo a Malpensa

«Il 15% dei pazienti viene preso in carico dopo 48 ore», fa notare al Messaggero Giulio Maria Ricciuto, a capo del Simeu del Lazio. Inoltre, aggiunge Ricciuto, raramente ci sono meno di 700-900 pazienti in attesa di ricovero. Ed è un problema, perché si perdono i benefici dei primi interventi tempestivi, puntualizza. Il tutto avviene mentre c’è preoccupazione per gli arrivi dalla Cina. Fino a un paziente su due tra quelli che atterrano a Malpensa, ieri, è risultato positivo al Covid. Al momento gli esperti non hanno trovato nuove varianti. I tamponi sequenziati dicono Omicron. Il virus sta iniziando a circolare in maniera massiccia solo ora in Cina, ed è improbabile che debba mutare per contagiare. C’è apprensione, però, per il Capodanno cinese, il 22 gennaio prossimo. Si prevedono molti arrivi per che si aggiungono alla nutrita comunità cinese in Italia. Come spiega la Repubblica, i tamponi negli aeroporti continuano, anche se da oggi in quelli milanesi si passerà al rapido, e il molecolare sarà richiesto solo in caso di positività al primo.

La situazione in Lombardia

Ieri in conferenza stampa, il presidente della Lombardia Attilio Fontana si è detto soddisfatto dell’organizzazione ottenuta in sinergia tra regione e governo. L’assessore al Welfare Guido Bertolaso, ha aggiunto che non si esclude la possibilità di riaprire i Covid hotel utilizzati durante le fasi più acute della pandemia per tenere i passeggeri positivi in isolamento. Uno sarà a Monza, e l’altro a Milano, probabilmente a Baggio. Anche in relazione a quest’ultimo punto è arrivata la protesta di Francesco Wu, presidente onorario della dell’associazione imprenditori Italia-Cina: «Sento aria di discriminazione verso la comunità cinese, verso una minoranza. Fare i tamponi solo a chi arriva su volo diretto dalla Cina non ha senso, quando sappiamo che tanti arrivano facendo scalo. Io capisco se ci fossero motivazioni sanitarie serie, ma sappiamo che si tratta di variante Omicron, che già circola in Italia».

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti
ATTUALITÀInchiesteSardegnaSparatorieSuicidi

Alghero, un operatore ecologico spara a due colleghi e si uccide

30 Dicembre 2022 - 08:51 Redazione
Colpiti alle gambe prima del suicidio

Uno spazzino di Alghero ha sparato alle gambe di due colleghi nell’ecocentro comunale in via degli Artigiani. Poi si è seduto, ha rivolto l’arma contro sé stesso e si è tolto la vita. L’uomo si chiamava Antonio Urgias e aveva 42 anni. L’operatore ecologico, per ragioni ancora sconosciute, se l’è prima presa con altri due spazzini. Solo grazie all’intervento di un terzo non li ha uccisi. Poi si è sparato alla testa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale del 118. L’operatore viveva da solo in un alloggio di fortuna. Secondo le prime indagini aveva avuto di recente problemi al lavoro, che riguardavano la modalità di svolgimento delle sue mansioni. L’uomo era addetto alla raccolta porta a porta. Questa mattina si trovava nell’Isola ecologica di Ungias/Galantè, adibita al conferimento per tutte le frazioni di rifiuti domestici della città di Alghero e delle sue frazioni. I feriti sono il capo del cantiere dell’Isola ecologica dove è accaduto il fatto, Ivan Cherchi, e il suo stretto collaboratore. Il sindaco di Alghero Mario Conci si è detto sconvolto per la tragedia: «Ho sentito il responsabile della società che gestisce il servizio per dare anche supporto alle famiglie coinvolte in questo fatto di sangue – ha detto – ci saranno accertamenti, ma probabilmente il tutto è frutto di un qualche disagio che andrà ricercato».

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti
ATTUALITÀBancheInchiesteLazioPoliziaRapineRoma

Roma, entrano con un buco nella banca per rapinarla: i clienti in fila al bancomat li vedono e chiamano la polizia

30 Dicembre 2022 - 08:14 Redazione
Un piano che ricorda la trama de I Soliti Ignoti. Ma che finisce malissimo

Sembra la trama de I Soliti Ignoti. Ma l’audace colpo non è andato benissimo. Due rapinatori entrano nella filiale della Banco Desio di piazza Irnerio a Roma attraverso un foro aperto nel locale accanto. Con un passamontagna e la maschera di Anonymous, oltre alle pistole. E si fanno dare 40 mila euro da tre dipendenti e dal direttore. Ma intanto fuori dalla banca c’è la fila di gente che vuole prendere i soldi dal bancomat. Li vedono e danno l’allarme alla polizia. Che arriva e circonda la filiale e tutta la zona tra via Baldo degli Ubaldi e la piazza. E alla fine li arrestano. Il Messaggero racconta oggi nelle sue pagine romane che il piano della Banda del Buco andava avanti da qualche tempo. «Quel negozio era chiuso da tre anni poi qualche giorno fa abbiamo visto riaprire la saracinesca per la ristrutturazione», fa sapere al quotidiano un negoziante della zona. Nel blitz i rapinatori avrebbero portato via tra i 30 e i 40mila euro. Già restituiti dalla polizia alla filiale. Le pistole erano caricate a salve.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti
ESTERIAndrew TateArrestiDiritti umaniGreta ThunbergInchiesteRomaniaVideoViolenza sulle donne

Andrew Tate: l’ex kickboxer che ha litigato con Greta Thunberg arrestato per traffico di esseri umani – Il video

Gli inquirenti indagano su sei donne sfruttate. Sono arrivati a Tate attraverso un dettaglio del video in cui risponde a Thunberg?

Fino all’altroieri Andrew Tate era famoso soltanto per essere stato un kickboxer. E per essersi fatto allontanare dal Grande Fratello britannico a causa di alcuni commenti sessisti. Poi, un paio di giorni fa, è diventato virale il suo scambio di sfottò su Twitter con Greta Thunberg. Lui ha elencato all’attivista le sue automobili inquinanti. Lei ha risposto chiedendo un elenco completo all’indirizzo mail smalldickenergy@getalife.com. E lui ha controreplicato insultandola e fumando un sigaro. Ma oggi i media romeni scrivono che Andrew e il fratello Tristan sono stati arrestati in Romania nell’ambito di un’indagine per traffico di esseri umani.

Il video di Tate e il dettaglio della pizza

E la parte curiosa della vicenda è che un ruolo nell’arresto lo ha avuto proprio la polemica tra Tate e Thunberg. Secondo le ricostruzioni di alcuni media, le autorità romene aspettavano la prova che Tate si trovasse nel paese per intervenire. Dopo la diffusione del video di Tate, sono scattati il blitz delle forze dell’ordine nella sua villa e l’arresto insieme al fratello. Galeotta fu infatti la scatola di pizza a domicilio che si vede nel filmato di Tate. Appartiene a una nota catena locale. Per questo la polizia ha avuto la certezza che Tate si trovasse in Romania. Ed è andata ad arrestarlo. La polizia rumena ha in ogni caso smentito la circostanza. Il Guardian scrive che gli inquirenti hanno identificato sei donne sfruttate sessualmente da Tate e dal fratello. «I quattro sospettati sembrano aver creato un gruppo criminale organizzato con lo scopo di reclutare, alloggiare e sfruttare le donne costringendole a creare contenuti pornografici destinati a essere visti su siti Web specializzati a pagamento», sostiene l’accusa.

L’indagine e OnlyFans

L’agenzia di stampa Reuters fa sapere che l’indagine nei confronti dei fratelli Tate va avanti dall’aprile scorso. Tra le accuse c’è anche quella di stupro. I due sono stati arrestati insieme a due cittadini rumeni. Avrebbero guadagnato notevoli somme di denaro grazie allo sfruttamento di cui sono accusati. Buzzfeed scrive che la polizia ha fatto irruzione nella villa dei fratelli e in altre cinque case. A effettuare la perquisizione è stata l’unità della polizia romana che indaga sulla criminalità organizzata e sul terrorismo (Dicot). Secondo il media l’accusa riguarda video e filmati prodotti per la piattaforma OnlyFans. All’inizio del 2022 la polizia aveva compiuto un’altra irruzione nella residenza rumena dei Tate. L’inchiesta era scaturita dalle denunce di una donna americana che diceva di essere stata trattenuta contro la sua volontà nella casa.

Chi è Andrew Tate

Nato a Washington Dc ma cresciuto a Luton, Tate è stato espulso nel 2016 da “Celebrity Big Brother” per aver aggredito una donna. È diventato famoso scrivendo su Twitter che «le donne devono assumersi la responsabilità degli abusi sessuali». Successivamente è stato bandito dai diversi social media (Facebook, Instagram, TikTok e Twitter, oltre a YouTube). Ma il suo account Twitter è stato ripristinato quando Elon Musk ha comprato il social network.

Leggi anche:

Articoli di ESTERI più letti
POLITICAAzioneCarlo CalendaFdIGiorgia MeloniItalia VivaMatteo RenziPresidenzialismoTerzo polo

Il piano di Giorgia Meloni per il presidenzialismo (con la sponda di Renzi e Calenda)

30 Dicembre 2022 - 07:11 Redazione
La premier lavora alla commissione bicamerale per la riforma. Che sarà snella e presieduta da Marcello Pera

Giorgia Meloni vuole il presidenzialismo. Non ne ha fatto mistero in campagna elettorale. E lo ha ribadito ieri durante la conferenza stampa di fine anno. Ma la premier ha anche un piano per arrivare alla riforma. Che passa per la bicamerale. E per un’alleanza con il Terzo Polo di Matteo Renzi e Carlo Calenda. La Stampa spiega oggi in un retroscena che il piano prevede una commissione con 15 o 20 parlamentari al massimo. Due anni di tempo per l’ok. E lo scettro del comando affidato a Marcello Pera. Uno dei tanti ex berlusconiani finito nelle liste di Fratelli d’Italia. La ministra Casellati ha già cominciato un giro di consultazioni con gli alleati del centrodestra. Ma l’ex presidente del Senato vuole preparare un testo che il governo faccia suo. Invece FdI punta all’approvazione anche tramite referendum.

Un referendum costituzionale?

A spiegarlo è stato ieri Emanuele Prisco, già capogruppo di FdI in Commissione Affari Costituzionali. «Anche se la riforma dovesse ottenere i due terzi dei parlamentari sarebbe giusto indire il referendum. Una tappa epocale non può non essere confermata dalle urne», ha detto. Mentre è stato proprio Renzi a suggerire a Meloni di «non fare tutto da sola» nella riforma. Perché rischierebbe lo stesso errore commesso dal leader di Italia Viva. Il presidenzialismo servirebbe anche a riequilibrare rispetto all’autonomia differenziata della Lega. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno già chiuso la porta alle proposte. Il Terzo Polo invece no. «Se il governo apre una discussione non è possibile sfilarsi», ha detto il vicepresidente di Azione Matteo Richetti.

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti
ATTUALITÀAeroportiCinaCoronavirusGoverno MeloniOrazio SchillaciSanitàSequenziamentoTamponi

Le contraddizioni dell’ordinanza sui tamponi per chi arriva dalla Cina: chi può atterrare senza passare dai controlli

30 Dicembre 2022 - 06:28 Giada Giorgi
Il documento firmato dal ministro Schillaci mira a difendere il Paese dalla «tempesta perfetta asiatica». Ma da Malpensa a Capodichino un elenco di eccezioni esclude, tra gli altri, equipaggio e personale dallo screening

Da poche ore in Italia si tenta di arginare quella che il ministro della Salute Schillaci ha chiamato «la tempesta perfetta cinese». Poca copertura vaccinale contro Covid-19, scarsa protezione: l’ondata di contagi che per questo ha colpito di nuovo Pechino viene rimandata al mittente negli aeroporti italiani con l’obbligo di tamponamento per tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina. «Dobbiamo difenderci», ripete Schillaci, firmando un’ordinanza valida su tutto il territorio nazionale. Ma da Malpensa a Capodichino, il documento del ministero della Salute permette di fatto a una parte di viaggiatori arrivati dalla Cina di sviare ai controlli. «Ai fini dell’identificazione e del contenimento della diffusione di possibili varianti del virus Sars-Cov-2», il ministero della Salute impone nei confronti di «tutti i soggetti in ingresso dalla Cina» l’obbligo di sottoporsi a un tampone antigenico «al momento dell’arrivo in aeroporto», e qualora ciò non fosse possibile, «entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale».

Dov’è il problema

Ma nella seconda parte dell’ordinanza il testo firmato dal ministro Schillaci presenta un elenco di profili che, nonostante la presenza sugli aerei dalla Cina, non risultano coinvolti nella direttiva del governo. «A condizione che non insorgano sintomi», recita il testo, «le disposizioni non si applicano ai minori di sei anni, ai membri dell’equipaggio e al personale viaggiante dei mezzi di trasporto di persone e merci». E ancora: «Ai funzionari e agli agenti dell’Unione europea o di organizzazioni internazionali, agli agenti diplomatici, al personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, al personale delle Forze di Polizia». Un gruppo di persone che, trovandosi sugli stessi voli messi sotto controllo dal governo, corrisponderebbero a tutti gli effetti alla definizione di contatti stretti dello stesso ministero della Salute.

La definizione di contatto stretto

Le indicazioni del ministero della Salute su «Test diagnostici, contact tracing, isolamento e autosorveglianza», datate settembre 2022, forniscono una chiara definizione di contatto stretto di un positivo a Covid-19. «Il “contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato è definito come»:

  • una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19
  • una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano)
  • una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso con un caso COVID-19 in assenza di DPI idonei
  • un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
  • una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto

Secondo l’elenco fornito dal ministero di cui il firmatario dell’ordinanza Schillaci è rappresentante, anche il personale addetto e i viaggiatori, «entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso covid19», sono considerati quindi soggetti ad alto rischio di contagio. Appare chiara anche l’assenza di alcuna differenza di età, minori compresi, se si tratta di soggetti «presenti nello stesso ambiente chiuso con un caso Covid-19 in assenza di DPI idonei». Eccezioni dunque che appaiono in netta contraddizione con le regole di contact tracing finora stabilite dal ministero stesso. E che, come se non bastasse, risultano del tutto assenti nella direttiva inviata all’Ats Insubria dalla Regione Lombardia, in cui la procedura di screening ha dichiaratamente coinvolto anche tutti gli operatori.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti
ATTUALITÀDolomitiInchiesteIncidenti aereiTrentino-Alto AdigeTrento

Silvia De Bon, chi è la pilota dell’atterraggio d’emergenza sulle Dolomiti: «Mio padre vuole che smetta ma io voglio volare»

30 Dicembre 2022 - 06:16 Redazione
Ha salvato sé stessa, il fratello e la fidanzata di lui. E non ha intenzione di smettere

Si chiama Silvia De Bon e ha 22 anni la pilota che ha effettuato un atterraggio d’emergenza sulle Dolomiti. L’aereo da lei pilotato è atterrato a 2.100 metri di quota sul gruppo montuoso del Lagorai, in Trentino. Illesi il fratello Mattia De Bon e la sua fidanzata Giorgia Qualizza che si trovavano a bordo. Lei è stata trattenuta in ospedale per alcuni controlli. Dopo l’atterraggio i tre hanno raggiunto sani e salvi il bivacco «Paolo e Nicola». Quindi, attorno alle 16.25, hanno dato l’allarme. Secondo le prime informazioni, l’atterraggio d’emergenza si sarebbe reso necessario a causa di un calo di potenza del motore. Il Piper Pa 28 è un aereo da turismo di proprietà dell’Autoclub Belluno. L’Associazione Nazionale Sicurezza sul Volo e la procura di Trento hanno aperto un’inchiesta sull’incidente.

Il Piper PA 28 dell’Autoclub Belluno

Silvia De Bon ha invece parlato di quello che è successo in due interviste rilasciate a La Stampa e al Corriere della Sera. «Stavamo passando poco sotto la vetta di Cima Cece, ma tra il freddo e l’aria rarefatta il motore ha perso potenza. Ero a circa 80 chilometri orari e ho provato a tirare verso l’alto il mio aereo muovendo all’indietro la cloche, ma dopo che il motore diminuisce di potenza a una certa velocità inizia a precipitare. Ho pensato dentro di me “c…o, adesso mi schianto”. Poi ho solo tentato di appianare l’aereo al pendio. Dal momento del botto all’istante successivo ho il vuoto», racconta oggi dall’ospedale di Trento dove è ricoverata per accertamenti. La manovra che ha effettuato «di norma è sbagliata, perché più si tira, più la velocità diminuisce e l’aereo cade. Sapendo di andare contro alla montagna, ho fatto di tutto per atterrare con la pancia dell’aereo rispetto al pendio. Se mi fossi schiantata in maniera dritta, avrei distrutto il muso e le conseguenze sarebbero state peggiori. Uguale se avessi provato a tornare indietro: avrei centrato il costone di roccia. La cosa più giusta probabilmente era fare così».

Il salvataggio sulle Dolomiti

La pilota ora ha alcune ferite sul volto: «Non so come me le sono fatte perché il vetro dell’aereo sembra intatto. Forse ho sbattuto sul cruscotto. Ho un po’ di dolori alla schiena e alle costole. Niente di grave». Ma smentisce i problemi di accensione all’aereo: «È stato un fraintendimento. Quando siamo partiti da Trento il motore era freddo e faceva fatica a partire. Ma questo fatto non è collegato o collegabile con quanto accaduto in volo». Il padre di Silvia, Ettore, vorrebbe che lei smettesse di volare: «Ma io non lo ascolto. Se tutti quelli coinvolti in incidenti stradali smettessero di guidare cosa succederebbe?». Silvia invece ha un sogno: «Diventare pilota di linea. Per il momento ho il brevetto di aviazione generale italiano e quello statunitense. Per diventare pilota di linea devo studiare ancora, ma sono pronta. Io voglio volare».

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti