Il Qatargate si allarga a Panama, Atene chiede l’accesso ai conti di Eva Kaili: «20 milioni trasferiti nel paradiso fiscale»
Dopo le immagini, diffuse dalle autorità belghe, di valigie piene di contanti e soldi nascosti nella casa di Eva Kaili, il caso Qatargate attraversa l’Oceano atlantico e arriva fino a Panama. In questo caso, sono stati gli inquirenti greci a chiedere allo Stato di Panama l’accesso alle informazioni relative a un presunto conto aperto presso un istituto di credito del paradiso fiscale, la Bladex Bank. Il conto sarebbe intestato proprio all’ex vicepresidente del Parlamento europeo e ai suoi genitori. L’autorità anti-riciclaggio ellenica ha formulato l’ipotesi che circa 20 milioni di euro possano essere stati trasferiti dal Qatar direttamente sul conto offshore di Kaili che, adesso, è ancora detenuta in carcere a Bruxelles. È stato Charalampos Vourliotis, presidente dell’autorità anti-riciclaggio greca, a inviare, negli scorsi giorni, una richiesta urgente a Panama sulle possibili rimesse qatarine confluite su conti aperti da Kaili o dai suoi familiari. Circostanza però che l’avvocato dell’europarlamentare, Michalis Dimitrakopoulos, ha cercato di smentire chiarendo che non esisterebbero conti a Panama intestati alla sua assistita o a componenti della sua famiglia.
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