Redditi dei parlamentari, via alle dichiarazioni. Matone e il piccolo impero immobiliare: «Frutto di dolorosi lutti familiari»
Magistrato minorile per tanti anni, arrivata alla politica solo lo scorso anno quando in tandem con Enrico Michetti provò a riportare a destra il Comune di Roma, infine eletta nel collegio 2 di Roma tra le fila della Lega di Matteo Salvini, Simonetta Matone è stata tra i primi deputati, prima della pausa natalizia, a presentare la dichiarazione di redditi e patrimoni presso la Camera dei Deputati, in relazione al 2021. C’è ancora circa un mese di tempo per ottemperare all’obbligo, che include il dovere di dichiarare contributi ricevuti per la campagna elettorale, ma intanto dall’elenco spuntano le prime curiosità. Nel caso del magistrato che ha concluso la carriera ai vertici dell’organizzazione giudiziaria, come Sostituto procuratore presso la corte di Appello di Roma, ad alzare il totale dell’imponibile – che arriva a 213.711 euro – rispetto alla media dei suoi pari sono le tante proprietà immobiliari, 43 in tutto: 20 a Roma, 4 a Gaeta, 1 a Velletri, più altre partecipazioni minori. «Non ho fatto investimenti, sono tutti immobili frutto di eredità, alcune in seguito a lutti familiari molto dolorosi», spiega lei: «Non c’è nessun mistero, ho preferito presentare subito i documenti richiesti ai parlamentari».