La stangata dei mutui: fino a 2000 euro l’anno in più per il variabile con i nuovi tassi di interesse
Comprare casa costa sempre di più. L’aumento dei tassi di interesse imposto dalla Bce negli ultimi mesi sta facendo schizzare alle stelle i prezzi dei mutui. Il risultato? Sempre più persone ritardano l’acquisto di una casa preferendogli l’affitto, che aumenta a sua volta a causa della domanda, con punte del +17% nel Paese. Un po’ di numeri. Con i nuovi tassi aumentati per contenere l’inflazione, un finanziamento a tasso variabile per 126 mila euro in 25 anni comporterà un esborso di 2000 euro l’anno in più rispetto a pochi mesi fa, quando gli interessi della Bce erano nulli. Discorso simile anche per il tasso fisso, spiega La Stampa. Per lo stesso finanziamento l’aumento, riporta il quotidiano di Torino sarà di 1600 euro l’anno. Chi vive in affitto non se la passa meglio, con i canoni che secondo le rilevazioni sono saliti, in media, del 3,5% nel corso del 2022. Si tratta di un aumento di circa 420 euro l’anno se si considera un affitto di mille euro al mese. E di circa 250 euro l’anno sulla rata media italiana di 600 euro al mese. Ci sono, però, sostanziali differenze tra una città e l’altra, con Milano, Bologna e Venezia dove la percentuale del rincaro va oltre la doppia cifra e centri minori come Ravenna, Cuneo e Biella con i canoni in lieve calo.
L’aumento degli affitti e dei prezzi d’acquisto
Milano si conferma la città più cara d’Italia dove affittare casa, con un prezzo di 21 euro a metro quadro contro una media nazionale di 11,4. Il capoluogo meneghino, però, non è re dei rincari con il suo +11,2% nell’ultimo anno. Lo scettro spetta a Venezia, dove i canoni sono aumentati del 17,4%. Seguono Bologna (+12,5%), Torino (+12,4%) e Genova (+12,3%). Doppia cifra anche per Firenze (+11%). Più contenuti invece gli aumenti dei canoni a Roma (+6,8%), Napoli (+6,1%) e Palermo (+4,1%). Non solo gli affitti, anche i prezzi d’acquisto del mattone sono in crescita. Nel 2022, acquistare una casa è costato l’1,2% in più rispetto all’anno precedente. A livello nazionale, il prezzo al metro quadro è passato dai 1.821 euro del 2021 ai 1.843 del 2022. Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di Idealista, i valori non dovrebbero aumentare così tanto anche nel 2023. Tuttavia l’instabilità economica data dalla guerra in Ucraina, dalla crisi energetica e dall’inflazione potrebbe spingere molti a rimandare l’acquisto di una casa.
I mutui
Volano anche le rate dei mutui a tasso fisso. A gennaio 2021 un finanziamento di 126 mila euro in 25 per l’acquisto di un immobile da 180 mila euro comportava una rata mensile di 466 euro. A gennaio 2022 la cifra era già salita a 477 euro, ma è nel corso dell’anno che c’è stato il balzo più alto. Chi contrae il mutuo oggi deve essere pronto a sborsare 614 euro al mese di rata. La vera stangata deve ancora arrivare, invece, per i mutui a tasso variabile. Nel 2022 chi si è affidato a un finanziamento di questo tipo ha dovuto spendere 400 euro in più rispetto al 2021. Ma il momento caldo arriverà nei prossimi mesi. Stando ai tassi dell’indice Ue Euribor, su cui si basano gli interessi dei mutui, a gennaio 2022 la rata per il mutuo di riferimento era di 456 euro. Tra gennaio 2023 e giugno, però, questa potrebbe aggirarsi intorno ai 620 euro, per poi salire ancora – a 718 euro – nella seconda metà dell’anno. Nei 12 mesi, si tratta di un esborso complessivo di 8 mila euro, contro i 6 mila dell’anno precedente.
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