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Russia-Ucraina, tregua finita. Mosca annuncia «600 soldati ucraini uccisi a Kramatorsk». Kiev smentisce: «Sciocchezze»

08 Gennaio 2023 - 17:06 Redazione
Nelle scorse ore i media del Cremlino hanno inoltre denunciato un attacco ucraino alla centrale elettrica di Starobeshevskaya, nell'autoproclamata Repubblica di Donetsk

Le autorità del Cremlino e quelle di Kiev offrono versioni discordanti in merito a quanto sarebbe avvenuto nelle ultime ore a Kramatorsk, in Ucraina. Il ministero della Difesa russo ha reso nota «un’operazione di rappresaglia con dei raid» effettuata dal «comando del gruppo congiunto delle forze russe». Il portavoce del ministero della Difesa, tenente generale Igor Konashenkov, ha parlato di oltre «600 militari ucraini» uccisi dalle forze armate russe in un «massiccio attacco missilistico» su «basi temporanee» a Kramatorsk. L’offensiva, ha puntualizzato Konashenkov, sarebbe stata scatenata dall’«attacco illecito del regime di Kiev a una base militare russa temporanea nell’insediamento di Makiivka» la notte di capodanno. Secondo i russi, l’attacco avrebbe provocato 89 morti, ma gli ucraini sostengono che le vittime siano state molte di più. Mentre se i numeri del raid a Kramatorsk fossero confermati, si tratterebbe della perdita più ingente per gli ucraini in un singolo attacco da quanto è scoppiata la guerra. Ma la parte ucraina smentisce la notizia, liquidando come «sciocchezze» le rivendicazioni dei russi in merito al numero delle vittime. «This is nonsense», ha commentato alla Cnn Serhii Cherevatyi, un portavoce delle forze armate di Kiev nel settore orientale. Gli inviati sul posto dell’emittente americana hanno aggiunto che non ci sono indicazioni di un alto numero di vittime. E che non sono state rilevate attività insolite dentro o intorno a Kramatorsk.

Mosca: «Missili da Kiev su due centrali elettriche»

Nelle scorse ore, l’agenzia di stampa nazionale russa Tass ha riferito che due persone sarebbero rimaste sotto le macerie generate da un attacco ucraino alla centrale elettrica di Starobeshevskaya, nell’autoproclamata Repubblica di Donetsk. Secondo esponenti del territorio filorusso, Kiev avrebbe colpito il villaggio di Novy Svet grazie a sistemi lanciarazzi multipli con cui avrebbe bombardato la zona, comprese parti della centrale, per sei volte. «I servizi di emergenza tanno lavorando per ripristinare la zona e pulire le macerie. Si presume che almeno due persone si trovino sotto i detriti», fanno sapere le autorità del Donetsk. L’agenzia stampa russa rende noto che l’Ucraina avrebbe preso di mira anche la città di Zugres, dove si trova un’altra centrale elettrica. L’offensiva, però, sarebbe stata respinta dalla Russia. La denuncia russa arriva dopo la tregua che era stata concordata con l’Ucraina in occasione del Natale ortodosso. Tregua che però non è stata rispettata, con Kiev che ha denunciato bombardamenti russi sul proprio territorio, tra cui Bakhmut e la regione di Cherson. Dal suo canto, anche la Russia ha accusato il Paese invaso di non aver rispettato il cessate il fuoco. Ufficiali governativi russi avevano negato ogni responsabilità negli attacchi ucraini, sostenendo di aver rispettato la tregua e di essere intenzionati a continuare lungo la stessa linea. In serata era arrivata anche la denuncia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ribadiva l’accusa alla Russia.

Foto copertina: Ansa/Forze armate ucraine | Abitazioni danneggiate da un attacco missilistico dell’esercito russo su Kramatorsk, 14 settembre 2022

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