Appennini, vandali in azione a bordo pista: «Sabotati dieci cannoni spara-neve»
Nel pieno di un inverno con temperature miti e mancanza di precipitazioni nevose, i gestori dell’impianto sul Corno alle Scale, nell’Appennino tosco-emiliano, devono fare i conti anche con atti di vandalismo. Nel fine settimana, infatti, sono stati danneggiati dieci cannoni spara-neve, indispensabili per l’avvio della stagione invernale. A riportarlo è il Resto del Carlino, aggiungendo che di questi dieci, quattro erano «cannoni di ultima generazione». Gli autori del raid notturno, scrive il quotidiano locale, avrebbero tagliato i cavi rendendo inutilizzabili gli innevatori situati fra Le Polle e i campi scuola. L’episodio, denunciato ai carabinieri di Lizzano in Belvedere e della compagnia di Vergato, è stato bollato dal sindaco di Lizzano, Sergio Polmonari, come «un atto di sabotaggio all’economia del territorio». La società che gestisce gli impianti sciistici si sta muovendo – come riporta il giornale di Bologna – per verificare la possibilità di riparare i quattro innevatori danneggiati, mentre per gli altri sei non sarà possibile intervenire. «Con questo gesto – affermano il presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Flavio Roda e il consigliere della società Marco Palmieri, citato da Resto del Carlino – si colpisce in maniera vigliacca e deliberata, oltre alla società degli impianti e ai suoi dipendenti, cui va il nostro pensiero, anche e soprattutto le numerose aziende, gli imprenditori ma particolarmente i tanti giovani che come noi hanno deciso di investire sul futuro del Corno alle Scale». Un atto di vandalismo questo che mette ulteriormente alla prova l’economia turistica dell’Appennino, in un inverno già molto difficile per la scarsità di neve.