Caro-benzina, il decreto del governo: monitoraggio quotidiano dei prezzi, informazioni chiare alla pompa e tetto ai costi in autostrada
Il governo passa all’azione per tenere a freno il caro-benzina. Il Consiglio dei ministri riunitosi nella serata di oggi, martedì 10 gennaio, ha varato un decreto per favorire la trasparenza dei prezzi dei carburanti nelle stazioni di servizio, con l’obiettivo di di contrastare i rincari che si segnalano dall’inizio del 2023. La misura approvata prevede che il monitoraggio dei prezzi sia realizzato su base non più settimanale, bensì giornaliera. Oltre a ciò, il decreto introduce l’obbligo per gli esercenti di esporre un cartello con accanto al prezzo praticato quello medio misurato quotidianamente dal ministero dell’Ambiente. In caso di violazione alle nuove regole sono previste sanzioni che potrebbero essere comminate dal prefetto e che prevedono la sospensione dell’attività per un periodo che va da un minimo di 7 a un massimo di 90 giorni in caso di recidiva da parte del gestore.
Il decreto, che comprende le «norme sulla trasparenza dei prezzi sui carburanti e sul rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del garante dei prezzi», prevede inoltre l’individuazione di un tetto, che sarà fissato da una norma, per i fornitori di carburante nelle autostrade italiane. Da quanto si apprende, inoltre, verranno intensificati i controlli della Guardia di finanza sulle eventuali speculazioni da parte dei gestori, accusati di approfittare degli aumenti legati alla fine dello sconto su benzina e diesel, introdotto dal governo Draghi prima e rinnovato poi fino a fine anno dal governo Meloni.
Questa mattina, la premier Giorgia Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per fare il punto e valutare azioni di contrasto alle speculazioni sui prezzi dei carburanti. Poco prima dell’incontro, il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, ha fatto sapere di aver scritto allo stesso Zafarana per acquisire la documentazione relativa ai controlli fatti dalle fiamme gialle sui prezzi dei carburanti e in particolare sulle violazioni accertate.
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