Mistero sui soldati russi uccisi nel raid di Capodanno a Makiivka, Mosca censura i nomi. Gli attivisti: «Tra loro molti giovani riservisti»
Il giallo su quante siano state le vittime nel bombardamento di Capodanno a Makiivka rischia di rimanere irrisolto, dopo che da parte russa è stato ribadito che non sarà pubblicata una lista dei soldati rimasti uccisi nel raid. Come riporta il sito russo 63.ru citato dal media indipendente Meduza, il commissario militare della regione russa di Samara, Alexey Vdovin ha escluso che saranno resi pubblici i nomi dei militari morti nel bombardamento, che secondo Mosca non avrebbe fatto più di 89 vittime, mentre Kiev sostiene di aver ucciso almeno 400 soldati russi. Nella regione di Samara erano state raccolte 49mila firme da parte di attivisti che chiedevano con una petizione di rendere pubblici i nomi dei soldati. Tra loro ci sarebbero stati diversi riservisti, quindi giovanissimi, mobilitati nelle ultime settimane per la guerra in Ucraina e che arrivavano proprio dalla zona di Samara. Secondo Vdovin mantenere la riservatezza sui nomi dei soldati uccisi eviterebbe possibili «provocazioni» da parte delle agenzie di intelligence straniere.
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