Brasile, i sospetti di Lula: «Militari conniventi con gli assalitori». Su Bolsonaro: «Uno squilibrato, non accetta la sconfitta»
A quattro giorni dall’assalto al palazzo dei poteri brasiliani da parte dei bolsonaristi, il presidente in carica Luiz Inácio Lula da Silva è tornato sulla vicenda accusando alcuni militari di essere stati «conniventi» con i sostenitori di Jair Bolsonaro. «Sto aspettando che si abbassi la polvere: voglio vedere tutti i nastri registrati dall’interno della Corte suprema, c’è stata molta gente connivente tra la polizia militare, tra le forze armate», ha accusato l’ex sindacalista durante una colazione con i giornalisti al Planalto. «Sono convinto che la porta della sede del governo sia stata aperta per far entrare queste persone, perché non è stata sfondata, qualcuno ha facilitato il loro ingresso», ha aggiunto. Per il presidente le forze armate hanno un ruolo fondamentale nel Paese, stabilito inoltre dalla Costituzione, che è «la difesa del popolo brasiliano e della nostra sovranità contro possibili nemici esterni» e per questo motivo «non possono essere un potere moderatore (dello Stato) come loro pensano di essere», conclude Lula.
«Bolsonaro non accetta la sconfitta»
«Jair Bolsonaro è uno squilibrato che non accetta la sconfitta», ha detto il presidente, che nella prima settimana del suo insediamento ha dovuto fronteggiare l’assalto al Planalto. Per Lula, infatti, l’ex presidente dopo aver perso le elezioni lo scorso 30 ottobre, seppur di misura 50,9% contro 49,1%, «si è chiuso in casa, smettendo di governare il Paese e questa è la prima volta nella storia del Brasile che un presidente eletto inizia a governare prima di entrare in carica», ha detto Lula che poi ha assicurato di non volere «perseguire» Bolsonaro durante il suo mandato. «Non combatterò Bolsonaro perché il mio compito è combattere la fame», ha concluso l’ex sindacalista. Bolsonaro disertò platealmente la cerimonia d’insediamento del suo successore, svoltasi domenica 1° gennaio. Ma non è stato l’unico sgarbo del presidente uscente nei confronti di Lula. La catena televisiva brasiliana GloboNews aveva infatti testimoniato il 6 gennaio scorso lo stato in cui Bolsonaro ha lasciato l’Alvorada, il palazzo presidenziale di Brasilia. Un vero disastro.
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