Insegue e picchia infermiera perché non le ha dato la precedenza: la follia di una paziente al pronto soccorso di Bari
Una paziente ha aggredito un’infermiera del pronto soccorso dell’Ospedale Di Venere di Bari ieri, 13 gennaio, perché non le ha dato precedenza nell’accesso alle visite. «I codici rossi sono più gravi e hanno la precedenza rispetto agli altri», ha spiegato l’infermiera all’utente che si era presentata con «una banale ferita al dito». Scatenando così l’ira della paziente che prima le ha lanciato il mouse del computer in faccia, poi l‘ha presa a calci, l’ha inseguita minacciandola finché l’infermiera è riuscita a trovare rifugio in uno spogliatoio. A darne notizia è l’Asl di Bari che riferisce le condizioni in cui si trova ora l’infermiera: «Ha riportato un trauma contusivo escoriato degli arti inferiori per una prognosi di 7 giorni». Il direttore generale dell’Asl, Antonio Sanguedolce, ha condannato l’accaduto e ha contattato l’infermiera per esprimerle solidarietà e metterle a disposizione la tutela legale dell’azienda nel caso in cui decida di sporgere denuncia. «Apprendiamo con sdegno – dichiara Sanguedolce – dell’aggressione. È inaccettabile come sempre più spesso si verifichino atti di violenza ai danni degli operatori sanitari in prima linea».
La ricostruzione dei fatti
Sarà la relazione del responsabile del Pronto Soccorso a definire i dettagli dell’aggressione, mentre la Asl di Bari anticipa le prime informazioni raccolte dalle testimonianze: «È emerso che a causare l’aggressione sia stata l’impazienza della donna arrivata al triage con una ferita al dito e per questo presa in carico come codice verde. L’utente ha inveito contro con la pretesa di essere medicata immediatamente», spiega l’azienda che riporta poi le aggressioni fisiche: mouse in faccia, calci, inseguimenti e urla. «La donna – prosegue l’Asl – ha approfittato della assenza della guardia giurata impegnata in quel momento in un altro reparto ed è stata portata di forza fuori dal triage del pronto soccorso, dove ha continuato a minacciare l’infermiera e gli altri sanitari, creando panico e caos in tutto il reparto». Sanguedolce fa sapere che stanno verificando se c’è stata interruzione di pubblico servizio per prendere i provvedimenti necessari.
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