Chi è la principessa Boncompagni Ludovisi che si rifiuta di lasciare la casa con l’unico affresco a muro di Caravaggio
Al Casino dell’Aurora, storica dimora di Roma, si trova l’unico affresco a muro mai dipinto da Caravaggio. La villa, però, non è un museo, ma una casa privata, dove vive la principessa Rita Jenrette Boncompagni Ludovisi, che non ha nessuna intenzione di andarsene, nonostante venerdì sia arrivato l’ordine di sfratto della giudice Miriam Iappelli del tribunale di Roma, stabilito in seguito al crollo di uno dei muri perimetrali della proprietà, che ha causato un blocco stradale. Ludovisi, ora ha 60 giorni di tempo per liberare la villa. L’ordine, dal quale si è detta «sbalordita» a Reuters, arriva dopo che giovedì scorso si è conclusa la quinta asta – la prima era stata a gennaio 2022 – per la vendita dell’immobile. Ancora una volta non si è trovato un compratore disposto a spendere i 145 milioni di euro necessari per l’acquisto. «Sono intenzionata a difendere con forza il mio diritto d’uso [della villa, ndr]», ha dichiarato la donna. «Sto cercando di non arrabbiarmi, ma è difficile».
La quinta asta andata a vuoto
Da 20 anni Ludovisi, nata Jenrette, vive nella villa che apparteneva a suo marito, il principe Nicolò Boncompagni Ludovisi prima che morisse, nel 2018. Nei suoi voleri, il principe ha indicato la donna, sua terza moglie, come avente diritto ad abitare nella villa, ma la decisione è stata contestata dai figli, dando vita a una battaglia legale. Le parti sono infine giunte a un accordo: quello di mettere all’asta la villa. Ma a un anno dal primo colpo del martello, ancora non c’è un compratore, nonostante il prezzo sia sceso di 330 milioni di euro rispetto a quello inizialmente richiesto. La prossima asta è prevista ad aprile.
L’affresco di Caravaggio
Per almeno altri 60 giorni, quindi, Ludovisi, ex attrice e modella di Playboy statunitense, continuerà ad abitare la villa, nella quale si trova l’unico affresco a muro noto di Caravaggio: Giove, Nettuno e Plutone. Lungo 3 metri e largo 1,8, commissionato nel 1597, è valutato, da solo, circa 300 milioni di euro. Un buon motivo per accogliere nella villa appassionati e studiosi, come avveniva quando il principe era ancora in vita. Oggi, Ludovisi nega l’accusa mossale dal tribunale di aver organizzato dei tour guidati illegali, che graverebbero sulla sua posizione e sarebbero stati determinanti nella decisione dello sfratto.