La lite ferocissima tra Sgarbi e Morgan, divorzio in chat: «Mi ha accoltellato e umiliato…». Il critico: «Sei un topo…»
È finita con un divorzio di fatto tra Morgan e Vittorio Sgarbi una lite scoppiata in chat, dove ci sono politici, giornalisti e intellettuali, con una serie di espulsioni a raffica da parte del cantante a cominciare da diversi esponenti Pd, poi Diego Fusaro e molti altri considerati vicini al critico d’arte, e infine lo strappo tra i due ormai ex amici. Come riporta Mow, lo scontro si è consumato ieri 13 gennaio nel gruppo Whatsapp Rinascimento dissoluzione conclusosi con l’espulsione dal gruppo da parte di Sgarbi dello stesso Morgan poco dopo le 20. Tutto nasce da una discussione su Luigi Tenco, ovvero da una lettera scritta da Morgan 5 anni fa alla nipote del cantautore, Patrizia, che è stata pubblicata dal sito Mow il 7 gennaio 2023, e poi ripresa da Rockol il giorno seguente. Nel testo Morgan accusava la famiglia di non avere la capacità di gestire l’eredità di un «genio» perché hanno lasciato cadere la sua proposta di restaurare la produzione di Tenco. Inoltre, negli articoli in questione venivano riportate alcune dichiarazioni del cantante uscite dalla chat Rinascimento Dissoluzione. L’avvocato della famiglia Tenco ha poi replicato alla lettera diffondendo un comunicato in cui venivano definite false le accuse del cantante.
La delusione di Morgan
Successivamente, alcuni – a nome della chat – hanno replicato ulteriormente al comunicato della famiglia sostenendo Morgan e dichiarando che le frasi riportate erano una falsità. «Respingiamo con forza ogni accenno o qualsivoglia accusa al Premio Tenco 2022, andato in onda sulla RAI la notte tra il 7 e 8 gennaio 2023 e qualsiasi contenuto degli articoli usciti a mezzo stampa ivi riferiti, dato che non sono state rilasciate alcune dichiarazioni in merito, da parte di Morgan», si legge nel comunicato. Quest’ultimo viene condiviso nella chat Whatsapp chiedendo massima diffusione, senza però raccogliere grandi risultati. Morgan deluso dalla scarsa diffusione del comunicato chiede così nella chat di essere sostenuto, considerando «ignavi e ingrati» coloro che non lo avrebbero appoggiato.
L’acceso scambio di messaggi tra i due
Essendo amministratore del gruppo, Morgan ha iniziato a espellere diversi partecipanti della chat. E molti di questi erano amici di Vittorio Sgarbi. Così quest’ultimo, vedendo la situazione, ha tolto dal gruppo Morgan e nel frattempo, riporta Mow, si è sfogato in un’altra chat, dal nome «Ministero della Cultura». E qui Morgan ha condiviso lo screenshot di una chat privata tra i due in cui il critico d’arte gli ha scritto: «Io non ti ho neanche pensato. Sei un topo». Anche in questa chat nasce un acceso scambio di messaggi di entrambi. «Io ho chiesto a voi solidarietà e appoggio. Sgarbi mi ha accoltellato e umiliato, nonostante io lo abbia sempre appoggiato con lealtà, si è permesso di fare questo a me, perché? Perché ho espresso indignazione?», denuncia Morgan. E ancora: «Quanto tempo ho sprecato per Sgarbi, quante notti, quante parole, quanti sogni. Se non fosse stato per me non sarebbe sottosegretario. Così fanno i cattivi. Sfruttano e poi accoltellano». E ha aggiunto: «Gli ho detto che è stato sleale e mi ha risposto che io sono un topo che con i suoi amici mi deride e che non si è mai illuso che io fossi meritevole. Non è un’amicizia, è una mia illusione, ma lui non mi è amico. Mi ha sempre solo usato».
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