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Scontri ultras, il sospetto del gip sulla regia del romanista Di Tosto: la chat che lo inguaia

16 Gennaio 2023 - 20:01 Redazione
A incastrare il 43enne, esponente di spicco del tifo giallorosso e militante del gruppo di estrema destra “Offensiva”, sarebbe stato un messaggio in cui si legge: «Se i napoletani sono in autogrill, fermiamoci alla rampa d'uscita»

Il romanista Martino Di Tosto, coinvolto negli scontri tra ultras scoppiati l’8 gennaio sull’A1, sarebbe tra gli ideatori «delle modalità con cui i tifosi romani si sono incontrati scientemente coi tifosi del Napoli creando pericolo per l’ordine pubblico». Ad affermarlo è il gip nell’ordinanza di convalida dove viene stabilito l’obbligo di dimora e di firma per l’ultrà dell’A.s Roma, arrestato all’ospedale di Arezzo dove i suoi amici lo hanno lasciato mentre sanguinava davanti al Pronto Soccorso. A incastrare il 43enne, esponente di spicco del tifo giallorosso e militante del gruppo di estrema destra “Offensiva”, sarebbe stata un chat salvata sul telefonino attraverso la quale Di Tosto «scambiava messaggi con tifosi in transito» per recarsi all’autogrill. In un messaggio trovato dagli inquirenti e che incastrerebbe l’ultrà dell’A.s. Roma, si legge: «arriviamo che li trovamo e stanno dentro all’autogrill, la cosa più intelligente da fa’ è fermasse alla rampa d’uscita quindi sull’autostrada, qui di entraje da davanti». Martino Di Tosto che dovrà rispondere ora di rissa aggravata, nel 2013 fu coinvolto nell’assalto dei tifosi giallorossi a un pullman di tifosi del Verona. Era anche l’autista dell’imprenditore Antonio Maria Rinaldi, assassinato in zona Pisana nel 2012. Ha scontato fino al 2018 un Daspo di 5 anni. I nove tifosi indagatitre della Roma e sei del Napoli, potrebbero dover rispondere anche di attentato alla sicurezza dei trasporti, oltre alla rissa aggravata e all’interruzione di pubblico servizio. Dopo gli scontri scoppiati domenica 8 gennaio sull’A1 tra i due gruppi ultras, già riconosciuti e sottoposti a Daspo dalle questure delle città di appartenenza, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha annunciato di voler punire le due tifoserie con uno stop sulle trasferte di almeno due mesi.

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