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La storia di Greta Thunberg portata via dalla polizia alla manifestazione di Lützerath contro le estrazioni di carbone – Il video

16 Gennaio 2023 - 09:05 Ygnazia Cigna
Gli ambientalisti protestano contro il governo Che vuole radere al suolo la zona per ampliare le estrazioni di lignite

Sono in dirittura d’arrivo le operazioni di sgombero degli occupanti di Lützerath, in Germania, che stanno protestando contro l’ampliamento delle estrazioni di carbone da parte del colosso energetico Rwe. Sono centinaia le persone che sono già state allontanate. E tra queste c’è anche Greta Thunberg, trascinata dalla polizia assieme ad un gruppo di attivisti. Non ha riportato ferite ed è stata poi rilasciata. «Lützerath è ancora qui, e finché il carbone resterà sotto terra, questa lotta non sarà finita. Ciò che accade qui non resta qui», aveva dichiarato la 20enne svedese nel corso di una manifestazione organizzata sul posto sabato 14 gennaio. E aveva poi accusato la Germania di avere «enormi responsabilità perché si tratta di uno dei Paesi più inquinanti del mondo».

Perché è stata portata via

Stando alle ricostruzioni della stampa tedesca, la giovane attivista avrebbe ignorato gli ordini della polizia che la invitavano ad allontanarsi, aspettando di essere portata via dalle autorità. Thunberg si è presentata la prima volta nel villaggio lo scorso sabato e ieri, senza preannunciarlo, ha fatto ritorno nel borgo. Al suo arrivo, circa una settantina di attivisti l’hanno accolta e con una parte di loro ha occupato un campo dell’area. Ad un certo punto la giovane svedese si sarebbe seduta su un muretto che delimitava la zona della miniera di carbone, ma la polizia le avrebbe detto di spostarsi per la propria sicurezza. Ma lei si sarebbe opposta. Così le autorità l’hanno portata via con la forza.

Cosa sta succedendo a Lützerath

Lützerath, in questi giorni, è diventato il simbolo della mobilitazione contro i combustibili fossili e gli attivisti sul posto hanno ricevuto solidarietà dagli ambientalisti di tutta Europa. Nel weekend il borgo si è riempito di migliaia di manifestanti. Gli organizzatori hanno parlato di circa 35mila persone, mentre la polizia ne ha stimate circa 15mila. Si sono verificati diversi scontri tra gli ambientalisti e la polizia, con decine di persone ferite. Il piccolo villaggio, ad oggi, è abbandonato. Il gigante energetico Rwe ha ottenuto i permessi governativi per bonificare l’area ed espandere la miniera di carbone di Garzweiler al fine di estratte 280 milioni di tonnellate di lignite entro il 2030. E per riuscirci deve radere al suolo il villaggio.

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