La prima scelta di Messina Denaro: il suo avvocato sarà la nipote Lorenza Guttadauro. Chi è e chi ha difeso in passato
Ora che è stato assicurato alla giustizia, nelle prime ore di carcere a L’Aquila, Matteo Messina Denaro deve pensare alla linea difensiva che vorrà tenere nei processi e nei molti interrogatori che lo attendono. Gli inquirenti, e il Paese intero, sperano che il suo arresto potrà condurre ad aprire uno squarcio sui troppi misteri che riguardano soprattutto la stagione delle stragi di mafia dei primi anni ’90. Se il capomafia di Castelvetrano parlerà, naturalmente, e fornirà informazioni veritiere. In attesa che si chiarisca il suo orientamento, Messina Denaro ha preso la prima decisione: la nomina del proprio legale. La scelta è caduta su Lorenza Guttadauro, avvocato penalista e consanguinea non di uno, ma di due boss mafiosi. La legale infatti, che esercita in uno studio di Palermo, è figlia della sorella del boss, Rosalia Messina Denaro, e di Filippo Guttadauro, arrestato e condannato per associazione mafiosa e figlio di uno storico capobastione. Il nonno paterno della legale è infatti lo storico boss di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro. La legale è inoltre sposata con Girolamo “Luca” Bellomo, già condannato per crimini mafiosi e che sarebbe stato uno dei pupilli di Messina Denaro nonché finanziatore della sua latitanza.
Nomina inattesa?
L’indicazione da parte del boss della scelta della nipote avvocata non è ancora stata ufficializzata, ma è stata preannunciata alla professionista. La quale, secondo la sua prima dichiarazione rilasciata ad Adnkronos, ne era all’oscuro: «Sono rimasta sorpresa anche io dalla nomina ricevuta da Matteo Messina Denaro, le dico la verità, non me l’aspettavo. Sono sincera», le sue prime parole affidate all’agenzia di stampa che l’ha contattata. Classe 1978, Guttadauro è iscritta all’Albo degli Avvocati di Palermo dal 2009. Da meno di un anno (aprile 2022) risulta anche iscritta all’Albo Speciale dei professionisti di processi in Cassazione e Giurisdizioni Superiori. Nel corso della sua carriera, ha già difeso la zia e il fratello, accusati di essere portavoce ed esecutori degli ordini del latitante. Ora dovrà definire rapidamente la strategia difensiva del suo assistito. Il primo ‘impegno’ processuale di Messina Denaro, come ricorda l’Ansa, cadrà già questa settimana giorni: venerdì 19 gennaio è infatti in programma, nell’aula bunker di Caltanissetta, un’udienza in cui l’ex latitante è imputato per le stragi mafiose del ’92 di Capaci e Via D’Amelio. Se l’incarico alla penalista sarà formalizzato nelle prossime ore, l’udienza potrebbe però essere rinviata a fronte di un’eventuale richiesta di concessione di termini alla difesa.
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