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Operazione «Tramonto», la poesia di una bimba uccisa nella strage di Firenze nel ’93 dietro il nome dell’inchiesta su Messina Denaro

17 Gennaio 2023 - 13:25 Ygnazia Cigna
Nadia Nencioni morì nell'attentato del 27 maggio 1993 con un'autobomba in via de' Georgofili coi genitori Fabrizio Nencioni e Angela Fiume

L’operazione che ha portato all’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro è stata chiamata Tramonto. Una scelta dei Ros fortemente simbolica in ricordo di una poesia di Nadia Nencioni, la bambina di 9 anni uccisa nell’attentato del 27 maggio 1993 con un’autobomba in via de’ Georgofili coi genitori Fabrizio Nencioni e Angela Fiume. Nonché la strage per cui il boss è condannato all’ergastolo. Il testo di quella poesia venne scritta dalla piccola proprio pochi giorni prima della strage e sono frammenti di testo sopravvissuti quel giorno. «Il pomeriggio se ne va, il tramonto si avvicina, un momento stupendo, il sole sta andando via (a letto). È già sera tutto è finito»: così si compone Tramonto. Quella notte morì anche la sorella Caterina che aveva 50 giorni di vita ed era appena stata battezzata. Morirono anche i genitori e lo studente Dario Capolicchio. Il quaderno è tuttora conservato e viene utilizzato per raccontare la vicenda nelle scuole. Tra i pochi parenti della famiglia Nencioni rimasti vivi ci sono gli zii.

Lo zio: «La scelta è un bel segnale»

Da La Romola (Firenze), lo zio di Nadia, Luigi Dainelli, commenta la scelta dei Ros: «L’abbiamo saputo stamani anche noi. Aver usato la poesia Tramonto di Nadia come titolo dell’operazione che ha portato all’arresto di Matteo Messina Denaro è un simbolo, un bel segnale che viene dato a tutti, non è solo una carezza alle due bambine, nostre nipoti». «Non so dire – ha precisato Dainelli – se qualcuno di loro, dei carabinieri, scegliendo la parola Tramonto abbia voluto ricordare le bambine e aver voluto richiamare attenzione sulle vittime dell’attentato di Firenze, o se si sia voluto anche interpretare qualcosa di più, forse pure il tramonto personale del boss Matteo Messina Denaro che viene segnato dal suo arresto». «Questo non lo so – ha concluso -, ma so che al di là di tutto, facendo così, c’è stato un pensiero di investigatori e inquirenti dedicato alla strage di Firenze. Speriamo che Messina Denaro si decida a parlare, a dire la verità completa sulle stragi. Noi speriamo che con questo arresto si possa saperne di più».

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