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Salute mentale, fondazione Cariplo raddoppia i fondi per 34 progetti in aiuto di oltre 30mila bambini e giovani

19 Gennaio 2023 - 16:41 Giada Giorgi
Ansia, aggressività, disturbi alimentari, dipendenza digitale, autolesionismo e suicidi. Queste le emergenze su cui Fondazione Cariplo ha deciso di intervenire stanziando risorse per 5,2 milioni di euro

La salute mentale dei più giovani e delle loro famiglie appare una priorità anche per il 2023. Il “vaso di Pandora” scoperchiato dall’emergenza sanitaria degli ultimi tre anni ha portato alla luce migliaia di situazioni di disagio fino a quel momento nell’ombra, o fatto nascere difficoltà a cui quasi nessuno, dai più piccoli agli adulti, è sembrato in grado di far fronte. «Per questo abbiamo deciso di aumentare i fondi dedicati al benessere psicologico di ragazze e ragazzi adolescenti», spiega il presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Fosti. La realtà attiva sul territorio italiano da 30 anni ha deciso di raddoppiare le risorse destinate alle nuove generazioni in condizioni di fragilità per 5,2 milioni di euro in totale. Da servizi di ascolto a risposte di cura, sono 34 i progetti che partiranno ufficialmente nel 2023. «Con l’insorgere della pandemia da Covid-19 è cresciuto anche l’allarme per il malessere emotivo e psicologico espresso da bambini e ragazzi», spiega ancora il presidente, «tra i problemi: ansia, depressione, aggressività, disturbi alimentari e del sonno, dipendenza digitale, ritiro sociale, fino agli attacchi al corpo come tentati suicidi, atti di autolesionismo». Ma l’emergenza che famiglie, scuole e servizi continuano a registrare avrà bisogno di un’attenzione costante e duratura: per questo l’annuncio è anche di un ulteriore bando che nella prossima primavera chiamerà a raccolta organizzazioni e realtà sociali per un investimento di 3,5 milioni di euro.

«Sfida possibile da superare solo unendo le forze»

I 34 progetti approvati per il 2023 e finanziati con il doppio della dotazione iniziale di 2,5 milioni di euro, hanno raccolto l’adesione di diversi enti del terzo settore, istituzioni scolastiche, servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza «per un totale di 144 candidature e più 1.233 organizzazioni come partner dei progetti o soggetti di rete». Chi potrà godere delle iniziative e dei servizi di cura sono ufficialmente 400 organizzazioni in tutto con 37mila beneficiari di cui 7mila adulti tra genitori, insegnanti, operatori. «Copriranno tutte le fasce di età», spiega il presidente, «dai bambini ai neo maggiorenni». E ancora: «La risposta del territorio ha superato le aspettative. Sostenere i ragazzi e le loro famiglie nell’affrontare il malessere emotivo e psicologico è una sfida cruciale e complessa che possiamo affrontare solamente unendo le forze».

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