Criptovalute, crolla anche il colosso Genesis. Peggio di Ftx: buco da 3,4 miliardi
La piattaforma di trading di criptovalute Genesis Global Holdco ha dichiarato bancarotta. Insieme a sue due sussidiarie, Genesis Global Capital e Genesis Asia Pacific, ha chiesto il ricorso alla cosiddetta «Chapter 11» della legge fallimentare statunitense, una formula che offre alle aziende la possibilità di ristrutturare il debito attraverso un piano di riorganizzazione. Al momento, asset e passività di Genesis Global Holdco e Genesis Asia Pacific oscillerebbero tra i 100 e i 500 milioni di dollari. Quelle di Genesis Global Capital sarebbero comprese tra 1 miliardo e 10 miliardi di dollari. I creditori della società, inoltre, sarebbero più di 100mila, con esposizioni che ammonterebbero a 3,4 miliardi di dollari. Ben oltre quelle di Ftx pari a 3,1 miliardi. Ma il colosso ha assicurato di poter sostenere una ristrutturazione, dichiarando di avere oltre 150 milioni di dollari in contanti che forniranno «ampia liquidità». L’episodio si inserisce tuttavia nel quadro più ampio dello smottamento subìto dal mondo delle criptovalute dopo il fallimento della piattaforma di trading Ftx, lo scorso novembre. Che, secondo quanto spiega il Wall Street Journal, segna la fine di un’era: quella in cui gli investitori, sia singoli che istituzionali, puntavano sul mercato delle «crypto», nella ricerca di rendimenti tanto elevati quanto rischiosi. Molte aziende che dipendevano da questo modello di business sono crollate dopo il forte calo nei prezzi iniziato alla fine del 2021. A risentirne sono anche le quotazioni, come dimostra il caso del Bitcoin, passato dai quasi 70 mila dollari del gennaio 2021 agli attuali 20 mila.
January 20, 2023
La vicenda
Il crollo dei prezzi ha fatto emergere le prime crepe anche nel modello di business di Genesis. In particolare a causa dei prestiti concessi all’hedge fund di valute digitali Three Arrows Capital e ad Alameda Research, la holding di Ftx. Entrambe le realtà sono infatti fallite, inaugurando un periodo buio per l’azienda: Genesis avrebbe effettuato due round di licenziamenti dallo scorso agosto. Mentre la dichiarazione di fallimento era un’ipotesi su cui avrebbe iniziato a meditare da novembre, smettendo di pagare i rimborsi e di erogare nuovi prestiti. Derar Islim, amministratore delegato ad interim di Genesis, ha tuttavia ostentato ottimismo, dichiarando: «Abbiamo compiuto progressi significativi nel perfezionare i nostri piani aziendali per porre rimedio ai problemi di liquidità causati dalle recenti sfide straordinarie nel nostro settore, tra cui il default di Three Arrows Capital e il fallimento di Ftx. Una ristrutturazione in tribunale rappresenta la strada più efficace attraverso la quale per preservare le risorse e creare il miglior risultato possibile per tutte le parti interessate». Il futuro del settore, però, secondo molti osservatori rimane in bilico.
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