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Ultima Generazione, vernice sulla sede del ministero dell’Economia a Firenze: «Basta sussidi ai combustibili fossili» – Il video

22 Gennaio 2023 - 11:34 Antonio Di Noto
Nuovo blitz degli attivisti climatici. Secondo un rapporto di Legambiente, nel 2021 l'Italia ha speso 42 miliardi di euro in sussidi dannosi per l'ambiente

Ancora un imbrattamento da parte dei climattivisti di Ultima Generazione. Dopo i recenti attacchi simbolici al Senato, a Roma, e al dito medio di Piazza Affari, a Milano, oggetto dell’azione degli attivisti è ancora una volta un edificio simbolo del potere politico ed economico: la sede fiorentina del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), che tre attivisti hanno nelle prime ore di oggi, domenica 22 gennaio, con vernice lavabile gialla e arancione. «Abbiamo deciso di sanzionare il Mef, perché nonostante l’evidenza della gravità della situazione il nostro Governo continua a spendere miliardi di soldi pubblici per finanziare le macro aziende del fossile, investendo nella rovina del Paese e della popolazione italiana» ha detto una degli attivisti. Nei momenti successivi all’imbrattamento, i tre attivisti hanno posato di fronte all’edificio con uno striscione con su scritto «Stop sussidi ai fossili».

«In Italia 42 miliardi di sussidi dannosi per l’ambiente nel 2021»

Ma a quanto ammontano e quali sono questi sussidi? Secondo un rapporto di Legambiente, nel 2021 l’Italia ha speso 42 miliardi di euro in sussidi dannosi per l’ambiente. Una cifra che negli ultimi 10 anni è in costante crescita. Tra le attività dannose vengono menzionati, ad esempio: la ricerca e la produzione di idrocarburi, le agevolazioni fiscali per il settore, i contributi a impianti che utilizzano fonti fossili, gli aiuti alle imprese energivore e i bonus per l’acquisto di caldaie a condensazione.

Le richieste: «Niente centrali a carbone e 20GW di rinnovabili»

Nel concreto, il movimento Ultima Generazione chiede che venga interrotta immediatamente la riapertura delle centrali a carbone fatte ripartire per fare fronte al caro energia così come la cancellazione del progetto di nuove trivellazioni per l’estrazione di gas naturale nel Mare Adriatico. Inoltre, gli attivisti chiedono «un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20 GW immediatamente, e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili».

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