Lucio Caracciolo: «La Russia è più forte. O la Nato interviene o l’Ucraina perderà la guerra»
Il direttore di Limes Lucio Caracciolo in un intervento su La Stampa oggi sostiene che nel conflitto con l’Ucraina la Russia adesso ha più armi, uomini e mezzi. E quindi che se la Nato non scende in campo Kiev perderà la guerra. Caracciolo spiega che le tante divisioni nel vertice di Ramstein confermano «la varietà degli approcci atlantici allo scontro, parallela al crescente compattamento dei russi in nome della “grande guerra patriottica 2.0”. Ciò dovrebbe aprirci gli occhi sulla deriva del conflitto. Continuando lungo questo piano inclinato, prima o poi l’invio periodico e limitato di armi ai combattenti ucraini non basterà più. Bisognerà considerare l’invio di nostre truppe in Ucraina». Ma questo vorrebbe dire trovarsi di fronte alla scelta di fare davvero e direttamente la guerra alla Russia. L’alternativa è lasciare che Mosca prevalga. «Questo bivio “impossibile” si sta avvicinando, a vantaggio di Mosca. La consapevolezza dei costi umani, morali e geopolitici di un eventuale collasso di Kiev potrebbe indurre noi occidentali – americani con contorno di satelliti europei – a tentare di congelare lo scontro per il tempo necessario a inventare una convivenza pacifica fra russi e ucraini. Altrimenti ci resterà la scelta fra una catastrofe e una vergogna. Peggio: una miscela delle due».
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