L’allarme di Confedilizia sulle case Green: «La tassa Ue sugli immobili costerà 10 mila euro a famiglia»
Il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa dice oggi in un’intervista a Libero che la tassa Ue sulla casa costerà 10 mila euro a ogni famiglia italiana. Spaziani Testa si riferisce al piano Ue sulle case green. Che prevede che tutte le case debbano rispettare gli standard energetici della classe E entro il 2030 e della classe D entro il 2033. La direttiva Ue fa parte del pacchetto Fit for 55, che ha l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Attualmente in Europa gli edifici esistenti sono responsabili del 40% del consumo di energia e del 36% delle emissioni. In Italia il 60% degli edifici si colloca tra la classe F e la G. Spaziani Testa spiega che ci sono tre elementi da considerare: «In primo luogo, il patrimonio edilizio italiano risale a molto indietro nel tempo. Ed è in grande parte collocato in contesti unici dal punto di vista della conformazione del territorio. Basti pensare ai centri storici delle nostre città o alle migliaia di borghi. Vogliamo davvero deturpare – anziché proteggere – un tesoro fatto di storia, arte e bellezza che il mondo ci invidia?».
I dieci milioni di immobili
Il secondo problema è che, essendo il nostro un paese a proprietà immobiliare diffusa, un’imposizione del genere vuole dire obbligare a spese ingenti la quasi totalità degli italiani. Infine, ci sono le proprietà condominiali: «Questo rende più complessa la gestione delle norme con vincoli». Secondo il rappresentante dei proprietari di immobili se la normativa venisse approvata «l’effetto immediato sarebbe la svalutazione dell’intero patrimonio immobiliare italiano. E quindi del risparmio delle famiglie. È evidente che un immobile che entro pochi anni sarà “fuori legge” perde subito buona parte del suo valore. Le conseguenze ricadrebbero anche sulle banche. Che infatti sono molto preoccupate per la svalutazione degli immobili che hanno a garanzia dei prestiti. E questo sarebbe solo il primo danno». Poi c’è il problema degli affitti: «Imporre lavori porterà i proprietari a rivalersi sugli inquilini».
I costi
Secondo Spaziani Testa i costi medi dovrebbero arrivare da subito a 10 mila euro per ogni appartamento. «I lavori imposti negli anni seguenti invece costeranno altre decine di migliaia di euro ad ogni famiglia». Spaziani Testa dice che l’Ue dovrebbe invece seguire la via degli incentivi in luogo degli obblighi. «Era la strada che l’Italia stava seguendo, pur fra mille difficoltà. E che continuerebbe a seguire se non si fosse costretti a far fronte a questa direttiva coercitiva. La quale, peraltro, avrà l’effetto di distrarre l’Italia dalla necessità di un intervento ben più urgente: quello per la sicurezza sismica dei nostri immobili».