Il fratello di Emanuela Orlandi sulla risata di Fedez: «Ho subito cose più cattive negli anni: da lui solo immaturità»
«In tanti anni ho dovuto subire comportamenti in malafede e cattivi ben peggiori di una risata non nata sicuramente con la volontà di offendere, o mancare di rispetto». Così Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, la ragazza del Vaticano scomparsa il 22 giugno del 1983 a Roma e mai più ritrovata, commenta la risata di Fedez durante il podcast Muschio Selvaggio, giudicata da molti fuori luogo. «Ovviamente mi è dispiaciuto», ha detto Orlandi all’agenzia di stampa Ansa, ribadendo però la buona fede vista nel comportamento del cantante. «Non capivo cosa ci fosse da ridere dicendo “non l’hanno trovata, la stanno ancora cercando”», ha continuato il fratello della giovane sulla cui vicenda la giustizia vaticana ha da poco decido di riaprire le indagini. «Credo che si tratti semplicemente di un momento di immaturità, come quando da ragazzini poteva scappare una risata durante un funerale», ha spiegato Orlandi, «credo che in questa vicenda che dura da quarant’anni vi siano atteggiamenti molto più gravi da parte di intere istituzioni che dovrebbero far indignare molto di più di una, seppur fuori luogo, risata».
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