Qatargate, Cozzolino rinuncia all’immunità e si difende: «Giorgi mandava mail a mio nome senza consultarmi»
Rinuncia all’immunità parlamentare e prova a difendersi prima di tutto davanti al Parlamento europeo, Andrea Cozzolino, l’eurodeputato eletto con il Pd e accusato di aver ricevuto soldi dal lobbysta Antonio Panzeri in cambio di posizioni accondiscendenti nei confronti di Qatar e Marocco. Nel corso dell’audizione davanti alla commissione Giustizia di Bruxelles, la sua, dicono i legali che lo rappresentano, è stata una difesa a tutto campo: «L’eurodeputato ha contestato le ipotesi investigative alquanto generiche formulate a suo carico, ha dichiarato formalmente di non aver mai ricevuto direttamente o indirettamente né denaro contante né altre forme di sostentamento e di essere totalmente all’oscuro delle attività realizzate dal signor Giorgi e dal signor Panzeri». In particolare, Cozzolino ha scaricato sul suo ex assistente e compagno della ex vicepresidente del Pe Eva Kaili, Francesco Giorgi, la responsabilità di alcune prese di posizione in favore del Qatar: «Il testo della mail inviata dal mio indirizzo prima della votazione al testo sul Qatar è stato preparato e diffuso senza il mio preventivo assenso dal mio ex collaboratore Francesco Giorgi», ha dichiarato Cozzolino. «Ho votato a favore degli emendamenti più significativi proposti al testo che stigmatizzava la condotta del Qatar», ha aggiunto spiegando però, come riferiscono i suoi legali Federico Conte, Dezio Ferraro e Dimitri de Beco che la sua «attività parlamentare a Bruxelles relativamente alle vicende del Qatar e Marocco è totalmente incompatibile con l’ipotesi di una sua partecipazione a una rete di influenza in favore di questi Stati». A proposito dell’ambasciatore del Marocco in Polonia, considerato da più parti tassello fondamentale nel giro di corruzione scoperchiato dalla procura belga, Cozzolino non ha negato di conoscerlo: «Conosco, come tanti altri miei colleghi, Abderrahim Atmoun» e «come per altri colleghi ho intrattenuto con lui rapporti cordiali. I nostri rapporti sono stati esclusivamente di tipo personale e amicale». Nessuna presa di posizione in favore del Marocco però: «L’unica risoluzione sul Marocco che ho sottoscritto è del giugno 2021», e, «conteneva una severa critica allo Stato marocchino in relazione alle vicende migratorie». In mattinata è arrivato l’annuncio che la commissione Giustizia (Juri) del Parlamento europeo voterà in sessione straordinaria sulla revoca dell’immunità dei due eurodeputati Andrea Cozzolino e Marc Tarabella martedì 31 gennaio. La decisione spetta alla plenaria dell’Eurocamera, che dovrebbe esprimersi in via definitiva durante la sessione di febbraio a Strasburgo.
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