‘Ndrangheta, la retata dei Ros sui traffici internazionali: 8 arresti e 3 misure interdittive. Tra gli indagati anche un avvocato ungherese
Associazione di stampo mafioso, riciclaggio internazionale, trasferimento fraudolento di valori, truffa internazionale. Sono alcuni dei reati per i quali i carabinieri del Ros (con il supporto in fase esecutiva dei militari del comando provinciale di Vibo Valentia) hanno arrestato questa mattina otto persone in un’operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro. Tra di loro ci sarebbe anche un avvocato ungherese, colpito da mandato d’arresto europeo: è risultato intestatario del 50% delle quote societarie di una serie di società costituite – secondo l’accusa – allo scopo di agevolare le attività di riciclaggio in favore di una cosca di ‘ndrangheta con base operativa a Sant’Onofrio, in provincia di Vibo Valentia. Gli arrestati sono già stati tutti condotti in carcere. Nei confronti di altri tre soggetti è stata disposta una misura interdittiva: sarà dunque loro vietato di esercitare attività imprenditoriali o uffici direttivi di persone giuridiche. Tutti e 11 le persone coinvolte sono indagate a vario titolo per associazione a delinquere di tipo mafioso, imputazione che viene contestata in particolare a quattro soggetti. Le altre accuse sono relative a riciclaggio internazionale, trasferimento fraudolento di valori, truffa internazionale ed altri reati, alcuni dei quali con l’aggravante mafiosa. L’operazione rappresenta la prosecuzione dell’indagine Rinascita Scott condotta nel dicembre 2019 dal Ros e che portò all’arresto di 334 persone. L’indagine, si apprende, è stata sviluppata in cooperazione con le autorità ungheresi, cipriote, francesi, danesi e britanniche e giudiziaria con il coordinamento di Eurojust.
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