Qualcuno ha preso troppo sul serio i profili falsi di Andrea Bonafede e Matteo Messina Denaro
In molti si domandano come sia possibile che ci siano voluti 30 anni per catturare Matteo Messina Denaro? Il boss di Cosa Nostra, è stato arrestato lo scorso 16 gennaio nella clinica di Palermo dove si sottoponeva alle cure contro il tumore. Il mafioso aveva diversi nascondigli, una rete di contatti che lo proteggeva, e un prestanome: Andrea Bonafede, anche lui arrestato, il 23 gennaio. C’è chi sostiene che sarebbe stato sufficiente cercare su Facebook il nome di quest’ultimo per rendersi conto che era proprio lui chi prestava l’identità a Messina Denaro e risalire al profilo del boss. Una tesi sconclusionata che non tiene conto di diversi elementi che la rendono molto poco plausibile. Vediamo quali.
Per chi ha fretta:
- Su Facebook sono apparsi diversi profili a nome Andrea Bonafede.
- Le loro foto profilo sono quelle di Matteo Messina Denaro.
- Gli utenti del social li usano per sostenere che per catturare il boss sarebbe stato utile provare a cercarlo su Facebook, suggerendo che rintracciarlo sarebbe stato più semplice di quanto avvenuto.
- Molti dei profili usano le foto successive all’arresto. Il che suggerisce non ne abbiano altre disponibili.
- Prima delle indagini nell’ambito dell’arresto, non era nota ai più la relazione tra Bonafede e Messina Denaro.
- Alla luce di ciò, è difficile immaginare che questi profili appartengano veramente a Messina Denaro
Analisi
Ricercando su Facebook i profili che corrispondo al nome di Andrea Bonafede, ne appaiono molti che usano come immagine di profilo e di copertina foto di Matteo Messina Denaro. Di seguito vediamo un post che denuncia la presunta facilità con la quale si sarebbe potuto rintracciare il boss mostrando uno dei profili. Nella descrizione si legge:
«Era qui, dove siete andati a cercarlo? Cerca amicizie»
Innanzitutto, salta subito all’occhio come molti di questi profili usino la foto che è stata scattata al boss in seguito al suo arresto. Già di per sé questo fattore prova che le foto siano state cambiate dopo la cattura. Prima, quelle disponibili erano foto vecchie di almeno trent’anni, oltre al noto identikit del mafioso. Una scelta difficile da comprendere, se si trattasse del vero profilo di Messina Denaro. Perché il boss dovrebbe cambiare la foto con quella scattata dopo l’arresto? Ma soprattutto, per quale motivo deciderebbe di creare un profilo su Facebook se il suo obiettivo è rimanere nascosto?
Nello screenshot qui sotto vediamo un esempio di uno dei profili. Si nota il numero esiguo di amici e di foto. Inoltre, molti degli amici sembrano profili falsi.
Inoltre, osservando i profili, si nota come molti di questi abbiano pochissimi amici e foto, caratteristiche tipiche dei profili falsi. Un altro elemento importante da notare è il numero di questi profili. Ce ne sono moltissimi. Quale sarebbe quello originale? Se lo fossero tutti, che senso avrebbe crearne così tanti?
Infine, va notato come solo le indagini nell’ambito dell’arresto abbiano svelato la connessione tra Messina Denaro e Bonafede. Significa che prima dell’arresto era molto difficile per chi non li conoscesse entrambi immaginare una relazione di questo tipo tra i due uomini. Altro elemento che si aggiunge agli indizi che puntano tutti nella stessa direzione: questi profili non sono veramente di Matteo Messina Denaro.
Conclusione
Su Facebook sono apparsi diversi profili a nome Andrea Bonafede. Le loro foto profilo sono quelle di Matteo Messina Denaro. Gli utenti del social li usano per sostenere che per catturare il boss sarebbe stato utile provare a cercarlo su Facebook, suggerendo, quindi, che rintracciarlo sarebbe stato più semplice di quanto avvenuto. Molti dei profili usano le foto successive all’arresto. Il che suggerisce non ne abbiano altre disponibili. Prima delle indagini nell’ambito dell’arresto, non era nota ai più la relazione tra Bonafede e Messina Denaro. Alla luce di ciò, è difficile immaginare che questi profili appartengano veramente a Messina Denaro.
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