Ucraina, dopo l’ok ai carri armati l’appello di Zelensky agli alleati: «Ora servono caccia e missili a lungo raggio» – Il video
Dopo una giornata di importanti decisioni da parte dell’Occidente sui sostegni da inviare all’Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky non si ferma nella richiesta d’aiuto e si appella nuovamente agli alleati chiedendo l’invio di missili a lungo raggio e aerei da combattimento. Poche ore fa Berlino e Washington hanno dato il via libera alla distribuzione di carri armati Leopard 2 e Abrams sul territorio ucraino. Nel videomessaggio serale alla nazione Zelensky informa su un colloquio avuto con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg: «Abbiamo parlato. Dobbiamo aprire la fornitura di missili a lungo raggio all’Ucraina, è importante: dobbiamo anche espandere la nostra cooperazione nell’artiglieria e rendere possibile la fornitura di aerei per l’Ucraina», ha spiegato il presidente. Poche ore fa gli Usa hanno annunciato l’invio di 31 carri armati Abrams a Kiev, ma sui caccia il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby sembra aver messo un freno. «Al momento non c’è nessun annuncio da fare sull’eventuale invio di caccia all’Ucraina», ha detto in un briefing con la stampa alla Casa Bianca. «Non biasimo Kiev che continua a chiedere più armi, ma al momento non c’è nulla da dire sui jet», ha continuato. Intanto Zelensky non molla la presa e approfitta del messaggio serale per lanciare un ulteriore appello. Poi i riferimenti alla decisione sui carri armati: «La velocità e il volume delle consegne di carri armati occidentali all’Ucraina sono centrali nella guerra. La chiave ora è la velocità e il volume: la velocità dell’addestramento dei nostri soldati, la velocità delle consegne dei carri armati e il volume del sostegno».
Kiev: «Nel Donetsk i russi aumentano attacchi, loro in superiorità numerica, truppe ucraine senza armi»
Poche ore fa fonti militari ucraine hanno fatto sapere della grossa difficoltà a fronteggiare le forze russe nella regione del Donetsk. «La Russia è in superiorità numerica e sta intensificando la battaglia nel Donetsk. Sta aumentando la pressione nella battaglia a Bakhmut, mentre le forze di Kiev sono in inferiorità numerica e senza armi». Poi le dichiarazioni del vice ministreo della Difesa Ganna Malyar: «Ora nel Donbass, rispetto al loro numero superiore di soldati e armi, abbiamo solo il vantaggio di un comando militare professionale e il coraggio dei soldati», ha sottolineato in una nota il vice ministro della Difesa Ganna Malyar
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