Molta cronaca, poca critica. Così la stampa italiana racconta gli abusi su minori nella Chiesa
Molta cronaca, pochi accenti critici. Così la stampa italiana tratta il tema degli abusi sui minori nella Chiesa. Spesso mettendo in evidenza le iniziative intraprese dalla Diocesi volte a contrastare il fenomeno. Una modalità di affrontare la problematica che sembra tutta italiana. Negli altri Paesi, come Germania, Francia o Stati Uniti, vengono condotte vere e proprie campagne giornalistiche contro i casi di pedofilia da parte di esponenti ecclesiastici. Lo rivela un’indagine di Volocom, società leader nella news intelligence, che ha preso in esame 2.280 articoli – di cui 1.001 su quotidiani cartacei e 1.279 su media digitali – pubblicati in Italia dal 1° settembre 2021 al 31 agosto 2022. Uno spaccato che permette di capire quanto e soprattutto come l’informazione di un Paese come il nostro, così vicino al Vaticano, racconti uno dei temi più complessi e delicati del nostro tempo. In Italia, i fatti di cronaca a riguardo «vengono per lo più riportati piuttosto che giudicati», spiegano gli analisti che hanno coordinato l’indagine. Gli articoli critici sono una quota minoritaria: il 18%. Aumenta, invece, la percentuale di quelli che instaurano nel complesso un «sentiment positivo», ovvero i testi in cui si espone il punto di vista dell’accusato, si riportano difese di quest’ultimo, si raccontano iniziative delle Diocesi o della Chiesa italiana volte a contrastare il fenomeno degli abusi sessuali (39%). Mentre nel 43% dei casi le questioni vengono presentate in modo neutro.
Le differenze nei casi generali o specifici
Le differenze di narrazione emergono anche quando la stampa tratta l’argomento in generale o eventi specifici. Nel caso della cronaca generale, la quota di articoli positivi raggiunge il 75%, mentre in caso di reati o presunti tali chi racconta il fatto assume un approccio neutrale (81%) o – in percentuale minore – critico (17%). Quando vengono, invece, trattati casi specifici, il rapporto si ribalta: il sentiment positivo viene riscontrato solo nel 3% degli articoli pubblicati. Infine, come è consuetudine per molte tematiche giudiziarie, anche sugli abusi la stampa tende a seguire la dinamica tipica delle notizie di cronaca: l’attenzione è massima nelle fasi “calde” della vicenda, come l’arresto o la condanna di chi ha commesso il reato, mentre l’attenzione cala drasticamente nelle fasi intermedie, come gli interrogatori o le udienze dei processi.
Chi parla di più degli abusi? A sorpresa, la stampa cattolica
A sorpresa emerge anche che è proprio la stampa cattolica, soprattutto quella istituzionale come Avvenire e Osservatore Romano, ad aver trattato maggiormente l’argomento. A seguire, gran parte degli articoli su Chiesa e abusi è ospitata sulle testate locali. E in maggioranza dalle testate del sud. La cronaca locale, quando non racconta semplicemente i fatti, dà più spazio a iniziative di tono positivo, mentre sulle fonti nazionali il tema, più frequentemente trattato in senso generale, è più spesso osservato con toni critici, ma la quota di articoli positivi resta comunque maggioritaria e alta.
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