La seconda vita del tridente grillino delle origini: cosa stanno facendo Di Maio, Di Battista e Fico?
Kart e colazioni di lavoro per uno, comparsate in tv e manifestazioni contro Zelensky per l’altro. I due alter ego del Movimento 5 stelle originario, ormai fuoriusciti dal partito, si stanno costruendo nuove vite, lontani dalle aule parlamentari. Il terzo frontman della compagina grillina della prima ora, invece, è rimasto fedele a Conte, leader del partito. Stiamo parlando di Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e Roberto Fico. Repubblica dedica una pagina alle loro attuali attività. L’ex ministro degli Esteri, ancora in attesa di conoscere l’esito della “candidatura” a ricoprire il ruolo di emissario dell’Unione europea nel Golfo – contratto da oltre 10 mila euro mensili più staff al seguito -, pare si diletti in qualche scorribanda sui kart, sua antica passione. Torna di rado nel paese natale di Pomigliano, mentre ha conservato la casa a Roma, zona Camilluccia. L’ex fidanzata Virginia Saba, invece, si sarebbe trasferita altrove.
Nelle mattinate capitoline, pare che Di Maio partecipi a diverse colazioni di lavoro. Non di rado è stato visto pranzare a Ciampini, locale rinomato nei pressi di Montecitorio, e cenare in zona Ponte Milvio. Se non riuscisse a ottenere l’incarico europeo per il Golfo, il suo piano B punterebbe al mondo delle consulenze e del lobbying. La parabola dell’ei fu capo politico del Movimento, comunque, pare portarlo lontano da ulteriori esperienze di politica di partito. Non è così scontato, invece, che Di Battista non ripercorra la strada di qualche elezione. Ha fondato un’associazione culturale, Schierarsi, che un giorno potrebbe trasformarsi in un soggetto politico vero e proprio. Nel frattempo cura il suo canale YouTube da oltre 100 mila iscritti, gestisce una rubrica su Tpi, scrive libri per la casa editrice del Fatto quotidiano e raccoglie gettoni per le ospitate da Floris, su La7.
Non rinuncia ai viaggi all’estero con la famiglia, di cui lui stesso dà notizia sui social. La sua prossima azione da movimentista coriaceo averrà l’11 febbraio: Di Battista sarà a Sanremo per partecipare al controfestival organizzato da Carlo Freccero e dalla commissione Dupre, Dubbio e precauzione. Si tratta di una protesta contro il videointervento di Zelensky all’Ariston, che andrà in scena simultaneamente e nello stesso luogo dove si starà disputando la finale del Festival di Sanremo. Titolo della mobilitazione infarcita di messaggi anti Nato? No alla propaganda di morte in tv. Anche Beppe Grillo ieri, 25 gennaio, si è schierato contro la comparsata del presidente ucraino. Del tridente dei primissimi frontman grillini, l’unico rimasto ancora nelle file dei 5 stelle è Fico. Da ex presidente della Camera, ha conservato un ufficio riservato all’interno di Montecitorio, con staff annesso a carico del bilancio della Camera.
Non si vede frequentemente nel palazzo del parlamento, quando c’è, scrive Repubblica, i commessi si domandano cosa faccia dopo aver acceso i computer nella sua stanza. Fuori da Montecitorio, nella sua Campania, partecipa a iniziative con gli attivisti, fornisce i suoi suggerimenti agli assessori grillini del Comune di Napoli, incontra gli studenti nelle scuole e partecipa alle manifestazioni: insomma, come ai vecchi tempi, continua a fare politica sul territorio. Intanto, nell’organigramma del partito, ha la funzione di capo del Comitato di garanzia. Secondo lo statuto vigente, non ci sono prospettive di ricandidatura per Fico: avendo esaurito i due mandati consentiti dal regolamento, non potrà più correre sotto l’effigie delle 5 stelle né per le comunali, né per le regionali, né per le politiche e tantomeno per le elezioni europee.
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