Francesco, 18 anni: la storia del figlio segreto di Matteo Messina Denaro
Nei giorni scorsi abbiamo parlato della storia del figlio segreto di Matteo Messina Denaro. Il racconto partiva dal ritrovamento di abiti femminili in uno dei covi di Campobello di Mazara. Che ha fatto pensare alla possibilità che l’ultimo dei Corleonesi abbia frequentato una donna in questi ultimi mesi. Da qui il collegamento con la storia, o per meglio dire con la leggenda del figlio segreto. Oggi il Corriere della Sera riporta altri dettagli. Il presunto secondogenito del boss avrebbe diciotto anni o poco più. Si chiamerebbe con un nome che richiama quello di Francesco. Ovvero di Don Ciccio, leggendario boss del mandamento di Trapani morto da latitante e padre di Matteo e di Salvatore, i due figli maschi di Messina Denaro. Il Padrino avrebbe incrociato la madre intorno al 2004.
La leggenda del rampollo del Padrino
Il figlio maschio di un boss di mafia è per ora quindi un’ipotesi o una leggenda. Che si fonda su un’intercettazione delle sorelle di Messina Denaro che risale ormai a 9 anni fa. E secondo gli investigatori sarebbe appunto più o meno una fantasia. Una delle tante che hanno costellato i trent’anni di latitanza di ‘U Siccu. Che nasce già mafioso, visto che è figlio di un boss del calibro di Francesco Messina Denaro. E che per tutta la vita ha fatto parlare di sé in Sicilia a causa dei suoi rapporti con le donne. Francesca, detta Franca, Alagna, è la madre di sua figlia Lorenza. Non a caso chiamata come la madre. L’aneddotica vuole infatti che il boss abbia visitato le sue donne vestito da sacerdote o addirittura in abiti femminili per non farsi scoprire durante la latitanza. Tra le sue presunte conquiste c’è la vicenda della cittadina tedesca Andrea Haslener. Che lavorava al Paradise Beach Hotel di Selinunte. Il cui direttore venne fatto uccidere da Messina Denaro per questioni di gelosia. La donna è stata raggiunta dagli inquirenti a Vienna per capire se fosse lei la madre dell’altro figlio. Ma questo è stato escluso.
Il pentito Sinacori
Il pentito Vincenzo Sinacori ha invece raccontato agli inquirenti che un giorno Messina Denaro si congedò dagli amici con una certa fretta: correva da Franca Alagna «per andare a fare un figlio». Un’altra vicenda lo lega invece a Maria Mesi. Lei per incontrarlo aveva affittato un appartamento a due passi dal suo. Seguendola, gli inquirenti pensavano di prenderlo. Ma nel momento del blitz la casa era stata svuotata e ripulita. Infine c’è Sonia, la donna salutata alla vigilia della latitanza con una lettera: «Non voglio nemmeno pensare di coinvolgerti in questo labirinto. Non pensare più a me, non ne vale la pena».
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